Va in scena la nascita del Partito Comunista d’Italia con la regia di Alessandro Benvenuti
di Laura Sestini
A distanza di 100 anni il Teatro Goldoni di Livorno torna ad essere l’ambiente ‘contenitore’ per rievocare uno dei Congressi politici più complessi della storia italiana del secolo Ventesimo.
Sette giorni di dibattito – entro il XVII°Congresso del Partito Socialista Italiano (PSI) – che infine separeranno definitivamente ‘compagni’ di lotta ed amici di anni, generando il nuovo Partito Comunista d’Italia – sezione italiana dell’Internazionale Comunista – proclamato ufficialmente il 21 gennaio 1921 proprio entro le mura del Teatro Goldoni – ambiente culturale della città labronica già antecedente all’Unità d’Italia.
I movimenti interni del PSI prendevano spunto ed ispirazione dalla Rivoluzione bolscevica del 1917 che destituì lo Zar e diede avvio alla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa attraverso l’azione del Partito Operaio Socialdemocratico guidato da Lenin e Lev Trotsky – sfociando poco tempo dopo nella nascita dell’Unione Sovietica.
In quel preciso ed importante contesto storico europeo, i lavoratori italiani si riconoscevano nel Partito Socialista italiano – uno dei più antichi d’Italia – attivo dal 1892 e giunto fin lì per varie scissioni di precedenti movimenti di ispirazione marxista, con influssi anarchici di Michail Bakunin, ed anche dei primi partiti degli operai.
La rivoluzione bolscevica si concluse dopo una cruenta guerra civile solo nel 1922. Essa si rifaceva ai principi socialisti e comunisti di Carl Marx, mettendo effettivamente in pratica l’idea di proletariato e del potere che questo detiene, precetti inclusi nelle teorie marxiste ed engeliane, contro la classe borghese ed industriale.
Il nuovo movimento politico e governativo russo del proletariato mise in discussione molti punti fermi dell’ideologia politica teorica degli attivisti e degli esponenti del PSI, che diedero luce a differenti correnti interne, le stesse che poi porteranno alla scissione ed alla nascita del Partito Comunista d’Italia.
1921 – Millenovecentoventuno è un’idea di Elina Pellegrini portata in scena al Teatro Goldoni di Livorno con la regia di Alessandro Benvenuti.
Una rievocazione storica derivata dal resoconto stenografico del Congresso concessione de L’Avanti!, rieditata nel volume di Pierluigi Regoli ‘1921. Resoconto di una scissione‘.
Dalla mole di informazioni ed interventi dei personaggi politici dell’epoca raccolti nel volume, Gabriele Benucci ha sintetizzato ed riadattato la drammaturgia ad alcuni esponenti del PSI ritenuti più significativi – sei voci in tutto – tra le correnti Comunisti Puri, degli Unitari e della Frazione di concentrazione Socialista.
L’interpretazione dei differenti personaggi – tra cui Turati, Bordiga e Terracini e Gramsci – è affidata al bravissimo Alessandro Benvenuti, la quale esperienza attoriale ha delineato uomini di differente temperamento e modalità espressiva.
A sostegno della performance di Benvenuti, un ‘coro recitante ‘ di tre uomini composto da Emanuele Barresi, Riccardo De Francesca e Luca Salemmi, riporta in maniera leggera, ma evidenziata dalla vena satirica innata nei toscani, le voci di popolo che talvolta approvano, altre denigrano, in stile cabarettistico dinamico e piacevole.
Grande presenza sul palco dell’orchestra e delle voci dirette dai Maestri Francesco Gesualdi e Luca Stornello.
Un insieme musicale formato trasversalmente da provenienze differenti, ed i giovani musicisti del Conservatorio Mascagni di Livorno, che ha eseguito le coinvolgenti ed azzeccatissime musiche originali del compositore livornese Marco Lenzi – accompagnando, sottolineando, elevando testi, stralci di filosofia politica di rivoluzione proletaria, di discorsi appassionati, e gesti.
Un mélange – un melologo di musica e parole, come riporta il sottotitolo dello spettacolo – armonioso ed attrattivo, nonostante la tematica così impegnativa e non proprio comprensibile da tutti, che avrebbe potuto al contrario riservare un potenziale soporifero intrinseco, se non manipolata con moderazione, sensibilità ed arguzia quale è stato il risultato drammaturgico e performativo portato in scena al Teatro Goldoni, a cui hanno contribuito in evidente sinergia autori, regia e tutti gli interpreti.
Calorosi gli applausi per questa rievocazione teatrale di un momento politico così pregnante nella Storia italiana del 1900 – traslato in una inaspettata chiave multimediale – a cui hanno contribuito i filmati d’epoca restaurati dalla Cineteca di Bologna.
Soprattutto uno spettacolo fortemente emozionale per lo smarrito senso di potere rivoluzionario di cui si son perse le tracce, tanto quanto alcun partito politico nel panorama italiano attuale che abbracci davvero le istanze che furono della sinistra storica a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori. Altresì un momento di ricordo e nostalgia per alcuni attempati spettatori che l’evoluzione e le attività del Partito Comunista Italiano – una parabola lunga 70 anni – le hanno vissute dall’interno, come sindacalisti, attivisti politici o lavoratori. Una narrazione politica definitivamente conclusasi nel 1991.
Un risultato teatrale – sia drammaturgico che in scena – che sicuramente ha indicato una possibile traccia da ripercorrere, e indotto una riflessione per riprendere il dibattito politico e sociale sull’attuale sinistra che pare persa e dispersa, fagocitata dal vortice neoliberista.
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Lo spettacolo è andato in scena al Teatro Goldoni, Via Enrico Mayer, 57 – Livorno
Sabato, 18 dicembre 2021
1921–MILLENOVECENTOVENTUNO
melologo per attore, voci e strumenti
Da un’idea e a cura di Elina Pellegrini
Interpretazione e regia Alessandro Benvenuti
Drammaturgia Gabriele Benucci
Musiche originali Marco Lenzi
Coro recitante Emanuele Barresi, Riccardo De Francesca, Luca Salemmi
Ensemble strumentale dell‘ISSM Pietro Mascagni
Rock band Gabrio Baldacci chitarra, Daniele Catalucci basso,
Claudio Laucci piano, Daniele Paoletti, batteria
diretti dal M° Francesco Gesualdi
Coro Rodolfo del Corona diretto dal M° Luca Stornello
Foto di scena Michele Faliani
Riprese video EMA Vinci
Si ringraziano
Emanuele Gamba per la collaborazione artistica
Daniele Caluri per l’immagine grafica
Cooperativa Itinera per la concessione delle caricature
Luca Brunelli Felicetti per la strumentazione musicale
Erwitt | Radio Vintage Bluetooth per le radio d’epoca
Fondazione DS e Museo della Città per la gentile concessione della Bandiera originale del PCD’I Istoreco – Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Livorno.
Fondazione Cineteca di Bologna per i filmati originali del XVII Convegno
Riferimenti bibliografici fondamentali:
resoconto stenografico del XVII Congresso Socialista, per gentile concessione de L’Avanti!
rieditato nel volume di Pierluigi Regoli “1921. Resoconto di una scissione”
Produzione Associazione culturale Achab 2021
In collaborazione e con il sostegno di Comune di Livorno – Assessorato alla Cultura, Fondazione Teatro Goldoni e ISSM Pietro Mascagni
e il sostegno di Fondazione Livorno, Fondazione NOI – Legacoop Toscana, Unicoop Tirreno – Sezione Soci di Livorno, ANPPIA Livorno
Sabato, 25 dicembre 2021 – n° 47/2021
In copertina: una scena della rappresentazione teatrale – Tutte le immagini sono di Michele Faliani