Il pensiero pacifista e ambientalista del fervente attivista sono più che mai attuali
di Laura Sestini
Il 16 giugno – Bolzano – è stato intitolato ufficialmente un ponte pedo-ciclabile ad Alexander Langer – l’attivista ambientale e pacifista altoatesino, ex Europarlamentare per la Federazione dei Verdi dal 1991 al 1995 – scomparso precocemente nel 1995, a soli 49 anni.
Il ponte è stato issato sul fiume Isarco e l’attribuzione ufficiale è stata verbalizzata dall’amministrazione comunale solo poche settimane fa. Il ponte, immerso nella bellissima natura trentina, siamo certi che sarebbe piaciuto ad Alex – diminutivo per gli amici – poiché egli ha lottato tutta la vita per la tutela ambientale e inoltre il ponte è esclusivamente dedicato a chi pratica una vita più green, ovvero chi si sposta a piedi oppure in bicicletta.
Per chi ancora non conoscesse Alex Langer, possiamo anticipare che a Bolzano – dopo la sua morte – è stata istituita una Fondazione a suo nome, che ha delle finalità molto bel delineate per mantenerne vivo il pensiero e l’impegno civile lasciatoci in eredità.
Le finalità della Fondazione sono le seguenti:
- di sostenere gruppi e singole persone che contribuiscano con la loro opera a mantenere viva l’eredità del pensiero di Alexander Langer e a proseguire il suo impegno civile, culturale e politico;
- di promuovere la difesa dei diritti dei singoli e dei gruppi minoritari contro ogni discriminazione di natura economica, religiosa, razziale, sessuale;
- di stimolare la ricerca di soluzioni solidali, democratiche e giuste ai bisogni e ai conflitti che attraversano le società;
- di promuovere riflessioni ed azioni concrete in direzione di una conversione ecologica dell’economia, del lavoro e degli stili di vita.
Inoltre, la Fondazione ci tiene a sottolineare che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
Anche a Milano gli è stato intitolato un ponticello sulla Darsena nel 2018 – il ponte simbolo di unione, che Alex tanto perseguiva con il suo ideale di un mondo senza discriminazioni e più attento al prossimo e all’ecologia.
Una tematica – questa citata – che con prepotenza, ma non ancora davvero seriamente contemplata, si è imposta all’agenda politica globale che annaspa bloccata dalla pandemia da Covid-19, di cui ancora non sappiamo l’origine (e probabilmente non sapremo mai), ma che al momento si accredita al passaggio del virus da animale a uomo.
Chissà cosa avrebbe avuto da dire Alex Langer in questa strana occasione che ha più o meno drasticamente coinvolto tutti i cittadini della Terra. E’ probabile che avrebbe sottolineato che di ecologia se ne parla ‘seriamente’ – a livello di attivismo – da almeno 50 anni, ma che la politica dedita ai mercati neoliberisti l’ha finora lasciata a latere, come se fosse un argomento non prescindibile. E ciò lo avrebbe sicuramente angustiato.
L’attività ‘politica’ di Alex Langer inizia molto presto, già durante gli anni del liceo, proprio nella sua regione di confine – l’Alto Adige – per le numerose diatribe inter-etniche locali. Con una manciata di amici, sia di lingua tedesca – a cui apparteneva e che in seguito rifiutò di riconoscervisi, in quanto discriminante etnica – che italiana e ladina, formò un gruppo di studio per una civile convivenza multietnica, che poi tentò di applicare in più ampia scala.
In seguito, da Bolzano si trasferì a Firenze per laurearsi in giurisprudenza, ambiente in cui trovò anche un effettivo canale politico dove esprimere il suo pensiero di uguaglianza sociale e di dialogo tra le differenti visioni della società. Entrato nel neo-nato movimento operaio – di ispirazione comunista – Lotta Continua, lavorò anche per l’omonimo giornale.
Tornato in Alto Adige, fondò la lista politica Nuova Sinistra, riuscendo a inserirla nella giunta provinciale autonoma di Bolzano e nello stesso periodo fu tra i fondatori della Federazione italiana dei Verdi, nata nel 1990 – i quali attivisti Italiani si allineavano ai movimenti ecologisti europei, già operativi da numerosi anni.
Dalla politica locale, nel 1989, viene eletto Europarlamentare, alla presidenza del gruppo dei Verdi, e verrà confermato anche con le elezioni europee del 1994.
Con l’avvio del conflitto balcanico, più volte si recò in loco per costruire ponti di dialogo tra le fazioni in guerra – da Europarlamentare – proponendo la missione di Pace delle Nazioni Unite, e la creazione di Corpi civili di Pace, istituzione andata a buon fine molti anni dopo (in Italia dal 2014) con giovani che – ogni anno, dopo la fine del conflitto interetnico – si recano in loco a intessere relazioni di pace e disarmo con le comunità locali formate da differenti etnie.
La morte di Langer – per suicidio nel 1995 – scosse molto gli ambienti che frequentava.
Alex Langer lo possiamo inserire nella panoramica degli eroi romantici ‘attivi’ – per le istanze che così alacremente portava avanti basate sulla cruda realtà dei contesti in cui viveva – da cui si differenziava, rispetto al Romanticismo del XIX° sec., per il fervente attivismo, e non basato sul riflesso di un pensiero idealmente trasognato.
Una esistenza, quella del pacifista, che tragicamente ha sopportato i mali del suo tempo e le atrocità della guerra per cui cercava soluzioni non belligeranti e umanamente sostenibili.
Tra gli eventi estivi dedicati al pensiero di Alexander Langer, segnaliamo il 13 luglio 2021 a Casale Marittimo (PI) -all’interno del programma dell’Edizione 2021 del Festival del Pensare. https://www.festivaldelpensare.it
Sabato, 19 giugno 2021 – n° 21/2021
In copertina: Alexander Langer – Immagine di archivio Fondazione Alex Langer