Una voce fuori dal coro che raccontava la verità della guerra
di Laura Sestini
In silenzio – malato da tempo, anche se non era noto – improvvisamente scompare Gino Strada, in un’afosa giornata in cui l’anticiclone Lucifero alza le temperature oltre i 40°C e le persone cercano riparo dove possono; mentre in molti paesi a lui cari si combattono ancora guerre senza fine ed i civili – target primari – tentano di scappare per salvarsi dagli orrori. Lui di vite ne ha salvate moltissime, specialmente nei paesi in guerra come l’Afghanistan – conflitto più attuale di sempre – dove aveva operato per lunghi anni.
Nel suo libro ‘Buskashì. Viaggio dentro la guerra’ lascia delle testimonianze alla figlia Cecilia, prove dirette delle sue esperienze nei paesi di guerra: “Ho visto le vittime. Vere, reali, ho ancora negli occhi le loro facce di esseri umani sofferenti. Non credere a una parola quando diranno che hanno ‘sconfitto il terrorismo’. Sono bugie, enormi bugie che difenderanno con i denti per coprire i propri crimini e i propri interessi. Ma i morti e i feriti sono lì, se ne trovano i resti e la memoria, se si ha il coraggio di farlo. Abbiamo curato più di duemiladuecento persone in questi mesi, l’ottantasette per cento erano civili. Anche questa volta hanno assassinato migliaia di civili innocenti, hanno fatto la stessa cosa dei terroristi che dicevano di voler punire. Non credere una parola, ogni volta che cercheranno di spiegare come sarà bella la guerra futura, tecnologica, selettiva, “umanitaria”. Sarà solo un altro carico di morte e di miserie umane”.
Il fondatore della ONG Emergency, già dal 1988 – dopo la specializzazione di Chirurgia di emergenza a Milano – aveva iniziato a collaborare con la Croce Rossa Internazionale, andando ad operare in aree di crisi quali l’Afghanistan, la Bosnia, il Pakistan, Sudan ed altri paesi africani ed asiatici.
Nel 1994, con la moglie Teresa aveva fondato Emergency, operativa con i suoi ospedali da campo e presidi sanitari che forniscono cure gratuite negli angoli più oscuri del mondo.
Una grave perdita umana; una voce fuori dal coro, che ha sempre espresso tutto quello che di verità c’era da dire a potenti e a ‘politucoli’ (italici) di periferia. Lui che era contro la guerra, la raccontava nei suoi libri per far emergere la verità sulle atrocità sul campo di battaglia.
Gino Strada – solo 73 anni – è sempre stato a disposizione del prossimo, degli ‘ultimi’ di cui sono piene le strade del mondo ad ogni angolo.
Congiuntamente alle operazioni marittime di altre ONG, il personale sanitario di Emergency è operativo anche sul Mediterraneo alla ricerca di barconi alla deriva, zeppi di persone che scappano dalla Libia per raggiungere Lampedusa e l’Europa, per dare sollievo sanitario fisico e psicologico a chi ha subìto violenze di ogni genere. Proprio di queste ore la notizia di due donne del Niger e quattro bambini – probabilmente morti di sete – ritrovati alla frontiera algerino-tunisina.
Più volte Strada si era espresso fortemente critico sulle politiche europee ed italiane riguardo ai centri dei migranti in Libia e l’agenzia EU di controllo delle frontiere marittime Frontex; mentre lo scorso anno si era reso disponibile per l’emergenza Covid in Calabria, per il quale fu anche indicato – coralmente da molti italiani – quale Presidente alla Regione, che a fine settembre 2021 terrà le elezioni per rinnovare la Giunta.
La figlia Cecilia, in questo momento – sempre sulle orme del padre – si trova in mezzo al Mediterraneo con la nave RsQ People per salvare vite come faceva lui. Proprio ciò che lei dice di aver imparato da lui e dalla mamma Teresa, standogli a fianco, lungo tanti anni.
Gino Strada ci mancherà: soprattutto mancheranno la sua grande competenza, e il coraggio di una mente libera da condizionamenti politici come medico ed uomo, che sempre ha fatto della sua professione una missione di pace e di inclusione – in nome dell’amore verso l’umanità e contro ogni genere di guerre.
Sabato, 14 agosto 2021 – n° 29/2021
In copertina: Gino Strada – Foto Archivio fotografico Ishtar Immagini/Laura Sestini (tutti i diritti riservati)