redazione TheBlackCoffee
Ad un anno dal tentativo di sdoganare i nuovi OGM attraverso i decreti dell’allora Ministra Bellanova, il Fronte Italia libera da OGM denuncia l’ennesimo attentato all’agricoltura italiana, questa volta da parte del Movimento 5 Stelle, che il 16 dicembre ha presentato alla Commissione Agricoltura della Camera una nuova proposta di legge sulle – da loro definite – tecniche di evoluzione assistita (TEA), ma che non sono altro che le New Breeding Techinques (NBTs), ovvero i cosiddetti ‘nuovi OGM’ che la corte di Giustizia Europea, con una sentenza
esecutiva del 2018, ha equiparato agli OGM tradizionali. La proposta è firmata dal presidente della Commissione Agricoltura Filippo Gallinella e dai deputati Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Luciano Cadeddu e Luciano Cillis. Con una modifica del decreto legislativo 8 luglio 2003, n.224, si propone di accelerare le procedure per l’emissione in pieno campo di varietà vegetali ottenute in laboratorio con tecniche di modificazione del genoma (genome editing).
Durante la conferenza stampa, i prodotti delle NBTs sono stati definiti dai promotori della proposta di legge come non equiparabili agli OGM, mentre è oggettivo, anche in base alla normativa europea, che debbano essere classificati e regolati come tali.
Le Associazioni dell’agricoltura biologica, contadine, ambientaliste e della società civile chiedono il ritiro della proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulla sperimentazione in campo dei nuovi OGM.
Sabato, 18 dicembre 2021 – n° 46 2021