venerdì, Novembre 22, 2024

Salute, Società

La Profezia che vorrei

Il calore di un abbraccio

di Miriam Maddaloni

Eccoci qui di fronte ad un nuovo anno che spero ardentemente sia davvero nuovo, diverso.

Come spesso accade, ed è solito fare un bilancio dell’anno passato, senza nessun ripensamento vorrei lasciare alle spalle la separazione, il distanziamento, la paura, l’ansia, la diffidenza che questa situazione pandemica ha creato.

Mi capita di guardare dei film o serie tv, dove ci sono situazioni o scene di aggregazione, dove mi sembra così strano vedere quelle ‘vicinanze’. Mi ci vuole un attimo per pensare che quella è la normalità, non quella che stiamo ancora vivendo, ed a cui ci stiamo abituando.

Abitudine a spostarci quando troviamo qualcuno sul marciapiede o addirittura cambiare lato; abitudine a rimproverare qualcuno se all’aperto non porta bene la mascherina sul naso; abitudine a sobbalzare appena sentiamo qualcuno tossire o starnutire; abitudine a non far giocare i bambini fra di loro spensierati e felici. Abitudine a non salutarci più con una stretta di mano, ma porgendo come gesto il gomito o il pugno.

Beh, io non mi voglio abituare, voglio che rimanga viva e ardente l’immagine di come eravamo e torneremo ad essere, perché sarà così; siamo esseri gregari e noi, come per molte altre specie, abbiamo bisogno degli altri per sopravvivere.

Abbiamo bisogno di comunicare, guardarci, sorridere percepire attraverso l’espressione del nostro viso le nostre emozioni, abbracciarci forte, stringerci scambiarci le energie; perché noi, come ogni essere vivente siamo energia, abbiamo bisogno di rassicurarci.

Un po’ di tempo fa, con un’amica dopo aver accompagnato i bambini a scuola, ci siamo soffermate a chiacchierare; ad un certo punto, lei mi ha chiesto il permesso di abbracciarmi ed è stato davvero bello e spiazzante, ma allo stesso tempo triste, perché in un attimo mi ha riportato nell’aridità del tempo presente. Il permesso di abbracciare un amico…

Il calore e la spontaneità di quell’abbraccio, l’ho portato con me per giorni, ne avevo bisogno, tutti ne abbiamo bisogno.

Pensate, che la maturazione del cervello, comincia con la gestazione, ma si estende oltre i due anni di vita. Di conseguenza, il cervello raggiunge il volume di un adulto solo verso i sette anni. Si tratta dell’età in cui i bambini sono pronti per cominciare a socializzare.

Il cervello umano, continua a modificarsi fino ai 25 anni.

La socializzazione riveste un aspetto essenziale nella vita dell’individuo. Socializzare è così importante da determinare la maturazione cerebrale.

Oltre a incidere sull’umore e sul comportamento, la carenza di relazioni sociali nuoce alla salute cognitiva e alla capacità motoria, soprattutto nei bambini, ma anche negli anziani; non sono da sottovalutare gli effetti della mancanza di socializzazione.

Socializzare, risulta indispensabile per godere di una buona salute emotiva. Le relazioni sociali apportano stimoli e propongono sfide continue che ci mantengono attivi. Di conseguenza, si tratta di esperienze vitali sia nell’infanzia che nella terza età, ed infine in tutte le età.

Per godere dei benefici della socializzazione, è utile sviluppare il nostro lato più sociale che ormai da più di due anni è fortemente compromesso; ho riscoperto il piacere di scrivere delle lettere agli amici più lontani, ottimo strumento per tirare fuori le emozioni più profonde. Organizzare incontri settimanali, tramite videochiamate non è il massimo, ma aiuta a mantenere il contatto visivo, e senza mascherina, che non è poco.

E con gli amici e conoscenti vicini, organizzare una bella passeggiata all’aria aperta.

Sono comportamenti che aiutano a mantenere l’equilibrio emotivo e una ricaduta positiva, su tutto il corpo.

Per chi si trova isolato e solo, esistono diverse linee telefoniche dedicate, che possono essere di grande aiuto.

Socializzare è essenziale a qualsiasi età.

Spero che questi piccoli consigli per il nuovo anno servano solo per un brevissimo periodo, perché ciò significherebbe che potremo tornare alla vera vita “normale”.

Ecco, il mio augurio per questo Nuovo 2022, dal profondo del mio cuore, che sia un anno di rinascita e ritorno alla nostra Vita, ai nostri legami, passioni, alla riconnessione sociale, in un abbraccio d’amore che ci unisce tutti.

Sabato, 1 gennaio 2022 – n°1/2022

In copertina: foto di Gennaro Leonardi/Pixabay

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