venerdì, Novembre 22, 2024

Ambiente, Società

Uno spiedino di tristezza

L’ecologia dentro e fuori di noi

di Giorgio Scroffernecher

In questi giorni Floriano Massardi, Consigliere regionale Lega in Lombardia, Vicepresidente Commissione Agricoltura e montagna, già fondatore nel 1999 della sezione della Lega Nord di Vallio Terme (BS), a pochi chilometri da Gardone Val Trompia dove la storica “Fabbrica d’Armi Pietro Beretta” fattura oltre 200 milioni all’anno di Euro con un utile netto di circa 20 milioni. Il Massardi, leghista nel cuore e anche nel sorriso compiaciuto, ha presentato un progetto di legge regionale che «Si pone quale obiettivo la preservazione, la valorizzazione e la diffusione dello spiedo bresciano e degli altri piatti endemici delle province lombarde preparati a base di selvaggina, quali patrimoni sociali, gastronomici e culturali della Lombardia. Lo spiedo bresciano in particolare, tradizione millenaria altresì decantata nella poesia San Martino da uno dei massimi esponenti della poetica italiana, Giosuè Carducci, perché il verso “Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar” ritorni al suo giusto ed ineguagliabile valore culturale».

Una meraviglia di integrazione tra tradizione, cultura, innovazione legislativa che ha il chiarissimo scopo di infrangere l’attuale divieto di caccia di fringuelli e peppole, piccoli e bellissimi uccelli che sono ingrediente tradizionale del decantato spiedino bresciano.

Danilo Selvaggi, direttore generale della LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli spiega «Per molti anni la Lombardia – così come il Veneto e altre regioni – ha infranto le leggi sulle deroghe di caccia, fino a quando non giunse la condanna della Corte di Giustizia e una nuova legge nazionale, che di fatto vieta le deroghe a fini tradizionali. Ogni tentativo diretto di ripristinare quelle deroghe è fallito. Dunque, ora si tenta la strada indiretta. Non potendo entrare dalla ‘porta’ della legge si entra dalla ‘finestra’ della cucina, con il seguente sillogismo: lo spiedino bresciano è una tradizione millenaria; per fare lo spiedino lombardo servono peppole e fringuelli; si conceda la deroga “tradizionale” a cacciare peppole e fringuelli».


Con dolore e un certo disgusto, il pensiero vola col caratteristico modo ondulatorio del fringuello, fino a Springdale, Pennsylvania. Un paese di 1200 abitanti dove il 27 maggio 1907 nacque Rachel Carson, terza figlia di Robert Carson, rappresentante di assicurazioni, e Maria McLean, maestra di canto e musica, donna di notevole cultura. Rachel, molti anni dopo, nel 1962, pubblicò un libro che è ritenuto genitore dell’ambientalismo mondiale: Silent Spring, in italiano Primavera silenziosa.
Il titolo deriva dalla constatazione del maggior silenzio nei campi primaverili, rispetto ai decenni passati, dovuto alla diminuzione del numero di uccelli canori provocato dall’utilizzo massiccio di insetticidi.

Nell’edizione attualmente disponibile in libreria, nella sua introduzione, Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell’amministrazione Clinton, annota che «Carson previde con forte anticipo sui suoi tempi gli effetti in agricoltura dell’uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull’uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell’opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si è presa una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale».

Ancora a proposito di ‘uomini d’armi’ è bello ricordare le parole del generale di brigata James Stevens Simmons, che nel 1945 accompagnava le fantastiche innovazioni della chimica dicendo che «Il DDT ha una grandiosa importanza per tutti noi. Le chance che ci offre sono tali da vincere le resistenze mentali di chiunque, ed anche se le indagini sul suo conto dovessero cessare oggi, abbiamo già risultati a sufficienza. A mio avviso si tratta del più grande contributo militare alla salute futura del mondo».
Si ricordano ancora i filmati storici in cui si vedeva che, a prova della non nocività del DDT, lo si vaporizzava su famiglie sorridenti che prendevano il bagno in piscine trasformate in set pubblicitari.

«Nessun bambino dovrebbe crescere senza aver ascoltato il coro degli uccelli all’alba in primavera» di nuovo ha ragione da vendere Rachel Carson con queste parole che sembrano ‘solo’ poetiche: molto impegnative per chi ancora oggi si sente da lei ispirato e profondamente incoraggiato ad agire in tutte le direzioni perché, ancora la Carson ci illumina: «C’è un’ecologia fuori di noi e un’ecologia dentro di noi, e dobbiamo curarle entrambe».

Sabato, 9 aprile 2022 – n° 15/2022

In copertina: Cincia dal ciuffo – Foto: Achille Frisoli – vincitrice del Premio Top Master Photo – Masters of Photography (tutti i diritti riservati)

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