Il racconto della bella addormentata
di Cafe Arte (traduzione di Katya Libyahovska)
La bella si addormentò e iniziò la sua attesa…
Dormiva, aspettava, dormiva, aspettava… ma il vero amore del Principe non veniva mai a svegliarla…
Dormiva la ragazza, aspettava… ma ancora niente e nessuno..
Si stancò quindi di aspettare questo Principe con il suo bacio del vero amore e decise di svegliarsi. Cosa altro poteva fare? Intanto metà della sua vita era già trascorsa.
La bella si alzò, si guardò intorno, le piaceva la vita…
Non c’era nessuno che l’aiutasse a risistemare la casa, così si prese l’incarico di aggiustare tutto da sola. Beh, certo, ora che che vivrà invece di dormire, desidera una casa accogliente dove sentirsi a suo agio. Così ha lavato le finestre, tutte le tende e i tappeti, ha spolverato le camere e acceso il fuoco. Non soddisfatta, ha anche riverniciato i mobili e dipinto lei stessa le pareti.
Gestiva tutto da sola. Le piaceva così tanto la vita con la sua semplicità, si godeva ogni giorno il sole splendente, amava gli uccelli che cantavano, i ricci e i conigli che le passavano accanto. Niente le mancava né impediva di dare o cercare amore.
Un giorno la Bella decise di andare a trovare le sue tre Fate che però vivevano molto lontano. E fu così, che alla Bella venne in mente di comprarsi un’auto. Certo! Ecco come andrà a trovare le sue madrine! E poi la userà anche quando andrà a fare la spesa, che senz’altro torna sempre con delle buste pesanti.
C’era solo un piccolo problema, la Bella non aveva soldi per un’auto.
Si è ricordata, però, che qualche giorno prima le pettegole del Paese dicevano che in centro si cercava una ragazza che aiutasse per un lavoro, per una buona paga… Senza pensarci due volte, prese la sua decisione e coraggiosa come era, vestita per bene si avviò verso il centro con la sua borsa piena di speranze e sogni. I responsabili però la mandarono via; la Bella non sapeva leggere né scrivere.
Pianificò quindi una Nuova Aurora, iniziò a lavorare, comprò un’auto, poi comprò un’auto più bella, la guidò in giro per il mondo.
Ha cambiato i mobili della casa, l’ha dipinta più volte in diversi colori, ha letto tutti i libri della biblioteca locale, ha creato un club femminile del sabato. Offriva ai compaesani cioccolatini e vari dolci salutari che preparava lei stessa. Presto ha ricevuto un aumento di stipendio al lavoro che l’ha resa ancora più felice, le pareva di sognare.
Finché un giorno la Bella sentì che molte persone nel paese facevano dei commenti strani nei suoi confronti. Spesso la chiamavano con una parola di cui nemmeno lei conosceva il significato: “femminista”.
Uno dei più grandi “intenditori” ed eminenti commentatori della sagra paesana disse addirittura indignato: “Beh, perché non sta ancora dormendo e aspettando questo Principe? Chi pretende di essere?”
Turbata dalle voci, la Bella andò a cercare il significato della parola “Femminista” nei dizionari, e nei libri. Lo trovò, ma non capiva quale fosse il problema, anzi, le piaceva la filosofia.
Non vedeva nulla di sbagliato nell’idea che le donne fossero uguali agli uomini nella società.
I libri non riportavano che la donna femminista cambiasse gomme, raddrizzasse cerchioni, dipingesse i muri, aggiustasse la caldaia e non volesse diventare una madre e moglie amorevole. Non era quella la definizione di femminista, ma gli abitanti del Paese non lo sapevano, perciò lei andò subito a spiegarglielo. Era molto amareggiata delle cattive parole della gente.
Non riusciva a credere che dopo essersela cavata così bene fino ad allora con la vita che si era creata da sola e senza aiuto, qualcuno vedesse la sua indipendenza come qualcosa di negativo.
Lei stava ancora aspettando il Principe e il bacio del vero amore, solo che lo aspettava da sveglia!
Partita di fretta con l’intenzione di spiegarlo a tutti, è dovuta tornare indietro altrettanto velocemente, perché la gente del Paese non ne voleva sapere..
Discutevano, si agitavano, offendevano, ma nessuno la voleva sentire, né tantomeno capire…
Оригинален текст на български език/Testo originale in lingua bulgara: https://cafearte.bg/the-sleeping-beauty-is-feminist/
Sabato, 13 agosto, 2022 – n° 33/2022
In copertina: grafica da Internet – dominio pubblico
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