redazione di TheBlackCoffee
Il 20 ottobre 2011, a seguito della guerra civile che aveva messo a soqquadro la Libia e l’intervento della coalizione internazionale guidata dagli Usa di Obama/Hillary Clinton, la Francia di Sarkozy, la Gran Bretagna di David Cameron e l’Italia di Silvio Berlusconi, il presidente libico Muhammar Gheddafi fu catturato e torturato alla morte con l’aiuto dei droni statunitensi.
Nei giorni subito seguenti la morte del padre il secondogenito Sayf al-Islam Gheddafi, tornato recentemente alla ribalta nel travagliato panorama della politica libica, dichiarò alla Tv siriana al-Rāʾī , in un breve messaggio audio, di voler vendicare la morte del padre e di continuare la resistenza contro il CNT- Consiglio Nazionale di Transizione – le forze della NATO e l’esercito francese sino alla fine.
La storia poi volse diversamente, Gheddafi jr. fu arrestato e liberato nel 2016, rimasto nascosto fino a tutto il 2021, quando improvvisamente annunciò la sua candidatura alle presidenziali libiche che dovevano tenersi mesi fa, ma continuano ad essere rimandate.
Dal 2011 ogni anno si commemora la morte del Presidente libico e si rinnovano le richieste di fare luce sull’assassinio e di restituire le sue spoglie alla famiglia ed al popolo libico.
Noi,
Partecipanti ai lavori della Conferenza Internazionale tenutasi a Parigi il 23 ottobre 2022 in occasione dell’11° anniversario dell’assassinio del leader Muhammar Gheddafi e dei suoi compagni da parte delle forze NATO, salutiamo la leggendaria resistenza del popolo libico e condanniamo fermamente l’atto barbarico degli aggressori che va contro i valori umani, nonché le leggi e i costumi internazionali.
Dichiariamo quanto segue:
1°- l’assassinio del leader Muhammar Gheddafi è un crimine di guerra che non è prescritto dal riconoscimento della Corte penale internazionale, delle organizzazioni legate all’ONU e di tutte le organizzazioni per i diritti umani.
Chiediamo quindi alla Corte penale internazionale di aprire le indagini su questo crimine e che si faccia luce sulle sue circostanze al fine di assicurare alla giustizia tutti coloro che lo hanno commesso.
2°- nascondere le spoglie del leader Gheddafi e quelle dei suoi compagni è un crimine contro l’umanità. L’ONU è obbligata a trovare e rivelare l’ubicazione dei corpi del colonnello Gheddafi e dei suoi compagni, di restituirli alle loro famiglie e al popolo libico per seppellirli e preservare la loro dignità umana.
3°- Chiediamo alla comunità internazionale e alle sue forze libere di imporre il
Il governo libanese libererà immediatamente e incondizionatamente Annibale Gheddafi, ostaggio del settarismo cieco, detenuto da più di 7 anni senza essere stato processato.
4°- rifiutiamo e condanniamo fermamente ogni ingerenza straniera nella situazione libica. Chiediamo agli Stati interessati di porre fine a ogni interferenza e di non alimentare e incoraggiare i conflitti tra i belligeranti libici.
5°- invitiamo le organizzazioni e gli attivisti per i diritti umani a intensificare i loro sforzi per liberare i prigionieri detenuti nei campi delle varie milizie operanti sul territorio libico, per scoprire le carceri clandestine e per restituire la libertà ai detenuti, molti dei quali lontani dalle loro città o villaggi nativi.
Sabato, 29 ottobre 2022 – n° 44/2022