sabato, Novembre 23, 2024

Notizie in breve

British Petroleum e Shell tornano in Libia

redazione di TheBlackCoffee

Dopo 11 anni che il Regno Unito intervenne militarmente in Libia, facendo precipitare nel caos il Paese maghrebino, e che portò alla morte del Presidente libico Mu’ammar Gheddafi, le multinazionali petrolifere BP – British Petroleum e Shell stanno tornando nel Paese ricchissimo di petrolio.

Recentemente la National Oil Corporation (NOC) libica ha accettato che BP iniziasse a trivellare
la produzione di gas naturale in un grande progetto al largo delle sue coste. La società britannica, nel cui consiglio siede l’ex capo dell’MI6 – Secret Intelligence Service (SIS) – Sir John Sawers, controllerà aree di esplorazione in Libia pari a quasi tre volte la dimensione del Galles. I funzionari britannici hanno cercato a lungo di trarre profitto dal petrolio in Libia, che detiene le maggiori risorse petrolifere in Africa, pari al 3% del totale mondiale. BP è tra le poche compagnie straniere petrolifere e del gas in Libia con concessioni di attività di esplorazione e licenze di produzione.

Il riavvio delle operazioni di BP segue la firma nel 2018 di un memorandum di intesa con NOC – National Oil Company – ed Eni, la major petrolifera italiana, per riprendere le esplorazioni in qualità di operatore dei giacimenti petroliferi.
Il progetto BP-ENI – un investimento da 8 miliardi di dollari – coinvolge due aree esplorative nel
nel bacino onshore di Ghadames e uno nel bacino offshore di Sirte, per una superficie totale di
circa 54.000 km2. La sola concessione del bacino del golfo di Sirte copre un’area più ampia del Belgio.

Anche l’altra major petrolifera del Regno Unito, Shell, si sta preparando a tornare in Libia come attore principale; dopo aver sospeso le operazioni nel 2012, la società sta ora pianificando di esplorare nuovi giacimenti di petrolio e di gas.

Sabato, 3 dicembre 2022 – n° 49/2022

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