lunedì, Dicembre 23, 2024

Notizie in breve

Cos’è la violenza ostetrica? Le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità

redazione di TheBlackCoffee

Dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2015.

Assicurare l’accesso universale ad un’assistenza sanitaria sicura, accettabile e di buona qualità in ambito sessuale e riproduttivo, in particolare l’accesso ai metodi contraccettivi e all’assistenza alla maternità, può ridurre significativamente i tassi globali di morbilità e mortalità materna. Negli ultimi decenni il tasso di nascite avvenute in strutture sanitarie è aumentato in quanto le donne sono state progressivamente incentivate ad accedervi attraverso misure di generazione della domanda, di coinvolgimento della comunità, attraverso l’educazione, gli incentivi finanziari o le misure di politica sociale.
Tuttavia un numero crescente di studi sulle esperienze delle donne durante la gravidanza, e in particolare durante il parto, dipinge un quadro allarmante. In tutto il mondo molte donne durante il parto in ospedale fanno esperienza di trattamenti irrispettosi, negligenti o abusanti. Questo comporta una compromissione della relazione di fiducia tra le donne e i loro fornitori di assistenza e può divenire un potente disincentivo nell’ utilizzare i servizi esistenti di assistenza alla maternità. Anche se la mancanza di rispetto e l’abuso possono verificarsi durante tutto il periodo della gravidanza, del parto e del post-parto, tuttavia le donne sono estremamente vulnerabili in particolare durante il parto. Tali pratiche possono avere conseguenze nocive dirette sia per la madre che per il bambino.
In tutto il mondo molte donne durante il parto in ospedale fanno esperienza di trattamenti irrispettosi e abusanti. Tale trattamento non solo viola il diritto delle donne ad un’assistenza sanitaria rispettosa, ma può anche minacciare il loro diritto alla vita, alla salute, all’integrità fisica e alla libertà da ogni forma di discriminazione. La presente dichiarazione invita a maggiori atti concreti, al dialogo, alla ricerca, e all’advocacy su questo importante tema che coinvolge la salute pubblica e i diritti umani.

Resoconti sui trattamenti irrispettosi e abusanti durante il parto nelle strutture ospedaliere includono l’abuso fisico diretto, la profonda umiliazione e l’abuso verbale, procedure mediche coercitive o non acconsentite (inclusa la sterilizzazione), la mancanza di riservatezza, la carenza di un consenso realmente informato, il rifiuto di offrire un’ adeguata terapia per il dolore, gravi violazioni della privacy, il rifiuto di ricezione nelle strutture ospedaliere, la trascuratezza nell’assistenza al parto con complicazioni altrimenti evitabili che mettono in pericolo la vita della donna, la detenzione delle donne e dei loro bambini nelle strutture dopo la nascita connessa all’impossibilità di pagare. Inoltre, adolescenti, donne non sposate, donne in condizioni socio-economiche sfavorevoli, donne appartenenti a minoranze etniche, o donne migranti e donne affette da l’HIV sono particolarmente esposte al rischio di subire trattamenti irrispettosi e abusi.
Ogni donna ha il diritto al migliore standard di salute possibile, che include il diritto all’assistenza dignitosa e rispettosa durante la gravidanza e il parto, così come il diritto ad essere libera dalla violenza e dalla discriminazione. Abuso, negligenza o mancanza di rispetto durante il parto possono condurre alla violazione dei fondamentali diritti umani della donna, come descritto nelle norme e nei principi dei diritti umani adottati internazionalmente. In particolare, le gestanti hanno il diritto a pari dignità, ad essere libere nel cercare, ricevere e rilasciare informazioni, ad essere libere dalla discriminazione, e ad usufruire del più alto standard raggiungibile di salute fisica e mentale, inclusa la salute sessuale e riproduttiva.
Nonostante le evidenze esistenti suggeriscano che le esperienze delle donne vittime di mancanza di rispetto e abuso durante il parto siano largamente diffuse, al momento non vi è unanimità a livello internazionale su come definire queste pratiche e su come misurarle scientificamente. Di conseguenza, la loro diffusione e il loro impatto sulla salute delle donne, sul loro benessere e sulle loro scelte rimangono sconosciuti. Esiste un considerevole programma di ricerca sul come definire meglio, misurare e capire quali siano i trattamenti irrispettosi e gli abusi sulle donne durante il parto, e come essi possano essere prevenuti ed eliminati.
Per raggiungere un alto livello di assistenza rispettosa durante il parto, i sistemi sanitari devono essere organizzati e gestiti in maniera tale da assicurare il rispetto della salute sessuale e riproduttiva delle donne e dei loro diritti umani. Mentre molti governi, società di professionisti, ricercatori, organizzazioni internazionali, rappresentanze della società civile e comunità in tutto il mondo hanno già sottolineato la necessità di affrontare questo problema, (11-14) in molti casi le politiche rivolte alla promozione dell’assistenza alla maternità rispettosa non sono state adottate, non sono state definite in senso specifico, o non sono ancora state tradotte in provvedimenti significativi.

Al fine di prevenire ed eliminare i trattamenti irrispettosi e gli abusi nel parto presso le strutture ospedaliere a livello globale, dovrebbero essere intraprese le seguenti azioni:

  • Maggiore supporto dei governi e dei loro partner nello sviluppo per svolgere ricerche ed azioni riguardanti il trattamento irrispettoso e l’abuso.
  • Avviare, sostenere e facilitare programmi intesi a migliorare la qualità dell’assistenza alla maternità, incentrati soprattutto sull’assistenza rispettosa come componente essenziale di un’assistenza di buona qualità.
  • Mettere in evidenza i diritti delle donne all’assistenza dignitosa e rispettosa durante la gravidanza e il parto.
  • E’ necessario produrre dati relativi alle pratiche rispettose e irrispettose, e creare sistemi di responsabilità e di sostegno professionale significativo.
  • Coinvolgere tutte le parti interessate, incluse le donne, negli sforzi per migliorare la qualità dell’assistenza ed eliminare trattamenti irrispettosi e abusi.
Foto: Sanjasy/Pixabay

La violenza ostetrica non è una peculiarità dei Paesi in via di sviluppo, bensì un fenomeno che si manifesta ovunque nel mondo, anche nei paesi considerati più avanzati. Lo dimostra la morte per soffocamento, dopo l’allattamento, di un neonato all’ospedale Sandro Pertini di Roma pochi giorni fa.

https://www.who.int/publications/i/item/WHO-RHR-14.23

Sabato, 28 gennaio 2023 – n° 4/2023

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