I giochi non coscienti della mente
di Cafe Arte
“L’amore a prima vista” accade.
Può succedere, dopo due incontri casuali, che l’amore scatti; infatti ci sono parecchi “malati” che condividerebbero con noi la loro amara esperienza.
Se iniziamo a riflettere con sobrietà sulla situazione in cui siamo finiti, cioè innamorandoci, ci renderemo conto di essere caduti in una trappola della nostra stessa immaginazione e desiderio di amare ed essere amati.
Alimentati da questa esigenza, una legge naturale, è difficile fare una buona scelta al riguardo.
Forse, attratti dall’aspetto e dai modi irresistibili della persona, cominciamo inconsapevolmente ad attribuirgli qualità che appartengono principalmente agli dei o alle dee della mitologia greca.
“È così bella”; “È così coraggioso”; “È così stimolante”; “È così intelligente e divertente”.
Costruiamo la nostra immagine dell’amato/a, che soddisfa pienamente la nostra ricerca del partner tanto atteso – confacente – e iniziamo ad amare quell’idea così fortemente e disinteressatamente che sentiamo che una storia d’amore appassionata, adatta a un romanzo, sta iniziando. Un amore che non conosce limiti e supererà tutte le difficoltà!
Cominciamo così a idealizzare l’uomo o la donna dei nostri sogni, ad esagerare le sue qualità, trasformandola gradualmente in una persona assolutamente insostituibile.
“Mi affeziono a qualcuno non perché sia simile a tutti quelli che potrebbero essere al suo posto, ma perché è diverso e ai miei occhi, migliore: più bello, più attraente, più emozionante dei suoi potenziali rivali. Insomma, è non è uguale a loro, ma li supera”.
“È così fastidiosa, brontola sempre per qualcosa”; “È così pigro, gli si deve dire sempre la stessa cosa”;
“Il soggetto ama l’amore più del suo oggetto; perché l’amore duri, è disposto anche a tenere sempre l’oggetto a distanza.(…) Assenza: qui l’amore è percepito come desiderio di un oggetto assente. Dunque il desiderio consiste in questa mancanza; se si è sazi, il desiderio scompare…”
O, per dirla in altro modo, più ci avviciniamo all’oggetto del nostro desiderio, più il desiderio diminuisce. L’amore si accende forte principalmente dalla mancanza dell’oggetto del desiderio e dall’impossibilità di fondersi con esso. In questo modo, la nostra illusione sull’uomo o donna non smette di crescere.
Gli ostacoli, gli impedimenti, sono assolutamente necessari, e oltre ad rafforzare ancor di più il sentimento, ne tengono accesa la fiamma.
“Un uomo disprezza ciò che ha e desidera ciò che gli manca.”
“L’amore è un desiderio che gli ostacoli rafforzano, quindi non è bene accontentarsi; meglio insistere a lungo ed essere infelici, che morire in mezzo ai piaceri.”
Citazioni da: “Il giardino incompiuto” 1998, Tsvetan Todorov.
Sabato, 11 febbraio 2023 – n°6/2023
In copertina: immagine di Patrice Audet/Pixabay