La rivoluzione digitale, tra innovazione, sorveglianza e postdemocrazia
di Laura Sestini
Ai giorni attuali si può affermare che, se ancora dieci anni fa la Rivoluzione digitale entrava a far parte dell’esistenza umana quotidiana, al contrario adesso è la vita umana parte dell’evoluzione informatica. L’uomo, un piccolo tassello di questo potente strumento tecnologico.
Di questo e molto altro scrive Michele Petrocelli nel suo volume pubblicato per le capitoline edizioni Lastarìa, nel settembre 2022, dal titolo (In)Coscienza digitale.
Docente di Economia politica, ed altri corsi attinenti, presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma e direttore del master in Marketing Management, presso lo stesso ateneo, Petrocelli progetta e sviluppa percorsi di autoconsapevolezza in materia di Quarta Rivoluzione in cui tutti siamo immersi – senza il nostro consenso e nonostante le competenze specifiche come singoli cittadini, mettendone in luce gli aspetti negativi e positivi, le potenzialità per l’innovazione del lavoro, ciò su cui dovremmo fare attenzione per salvaguardare i nostri dati e la privacy, ed altri trabocchetti che possono indirizzare le nostre scelte e, in opposto, come invece potremmo godere dei benefici che ogni nuova tecnologia racchiude intrinsecamente.
Il nuovo saggio di Petrocelli si rivela uno scritto di spessore, tematica di attualità, molto educativo per chi è interessato ad approfondire l’argomento, imparare terminologie internazionali e orientamenti del mercato del lavoro, avere una visione ampia di cosa significhi e comprenda, anche in senso futuribile, la rivoluzione digitale. A prima idea l’argomento potrebbe apparire “ostico”, ci sono capitoli dedicati ai meccanismi economici certamente un po’ più impegnativi per chi non è del mestiere, ma il registro scrittura è così scorrevole e fresco che indurrà ad andare sempre avanti, finché ci troveremo all’ultima pagina con un bel bagaglio di consapevolezza in più, obiettivo primario dell’autore, di cui dovremmo, ad ogni livello, fare tesoro.
L’evoluzione tecnologica che ha apportato la rete Internet, e l’insieme della scienza informatica, è analizzata da Petrocelli da numerosi punti di vista e di utilizzo: come gli algoritmi condizionano la nostra vita quotidiana, processi di elaborazione dati non privi di pregiudizi, ed è questa una scoperta molto significativa, indispensabile da tenere in considerazione; l’informazione manipolata, l’Intelligenza Artificiale, l’etica, la scuola, solo per citarne alcuni. La tecnologia digitale è entrata da tempo nella vita di tutti i giorni, inderogabilmente – che se ne sia consapevoli o meno – con cui si intreccia ed amalgama, sia che la si utilizzi per divertimento, per lavoro, per cercare una strada mai percorsa prima, per i nostri dati anagrafici. Abbiamo tutti un’identità digitale, pure chi vi si oppone.
Nel volume ritroviamo termini come self-empowerment, bolle speculative, competitività aziendale, machine learning, smart organization, resilienza, adattamento, social networks, givers e takers, casual friday, quest’ultimo senz’altro molto interessante da sperimentare. Non è necessario conoscere l’Inglese, tutti i concetti espressi nella lingua anglosassone, lingua franca e tecnica da cui non si può prescindere, sono compensati con ampie spiegazioni in italiano.
Menzioni speciali meritano le sezioni del volume dedicate all’organizzazione della scuola e del lavoro, che comparano i modelli di insegnamento e di occupazione tradizionali, quelli che fin qui tutti abbiamo consumato, con quelli potenziali del futuro – per cui l’Italia pare molto indietro anche nella sola visione di essi. La scuola dovrebbe essere la palestra di vita delle giovani generazioni, non basata sull’insegnamento verticale insegnante-studente, piuttosto organizzata in maniera orizzontale. Altrettanto, basato sulla formazione che dovrebbe indurre il futuro modello scolastico d’avanguardia, il lavoro innovativo sarebbe impostato in maniera orizzontale. Entrambi i modelli individuano e si rifanno alla predisposizione, interessi e creatività del soggetto, sia questo studente o lavoratore. I due capitoli, sono spiegati molto bene, con esempi ed esperimenti in atto o già consolidati in giro per il mondo. Siamo particolarmente sensibili a detti argomenti, per questo abbiamo prestato un’attenzione maggiore e ne menzioniamo in particolare le due sezioni dedicate.
(In)Coscienza digitale è un volume con cui siamo entrati in contatto in maniera casuale, anche se niente pare mai a caso; un volume che induce alla scoperta dei numerosi meccanismi di stravolgimento sociale dove siamo quotidianamente coinvolti, che stanno cambiando velocemente la vita a cui eravamo abituati, offuscandone i riferimenti che avevano costituito la nostra percezione del mondo. Non c’è da averne paura, ma è indispensabile aggiornarsi, informarsi per prenderne coscienza, prima che la stessa tecnologia ci travolga lasciandoci smarriti.
Lo scritto di Petrocelli è senz’altro un ottimo spunto da dove dare avvio a questo percorso di consapevolezza; anche perché l’autore, insieme alle critiche, propone numerose e interessanti soluzioni, riassunte attraverso la sua lunga esperienza di docenza e di studioso.
Sabato, 29 aprile 2023 – n°17/2023
In copertina: veduta parziale della copertina del volume – Ed. Lastarìa 2022