Sottomarini a propulsione nucleare e molto altro
Redazione di TheBlackCoffee
La Fincantieri è una S.P.A., la maggiore azienda d’Europa in ambito navale.
Fondata a Roma nel 1959, è stata prima di sostenuta da IRI – Istituto per la Ricostruzione Industriale – e poi da Cassa Depositi e Prestiti Industria, per oltre il 70 per cento.
La sede centrale è a Trieste, ma le filiali sono nelle maggiori aree portuali italiane, Genova, Mestre, Cagliari, Palermo, Ancona, Napoli, Bari e molte altre in città estere, oltre alle controllate e collegate nei cinque continenti.
Tra le produzioni della società c’è l’ambito militare, navi combattenti, unità speciali e sommergibili modello S1000 e Todaro, per un totale di oltre 300 consegne alla Difesa italiana e alla committenza estera, dal 1990, di cui 225 unità ai soli Stati Uniti.
Il modello dei sommergibili S1000 e Todaro hanno un sistema di lancio di siluri Blackshark Advanced (BSA) or DM2A4, che possono essere utilizzati sia per scopi offensivi che difensivi. Oggi, i siluri Torpedo, usati in questi armamenti underwater, sono il sistema d’arma principale dei sottomarini di tipo nucleare e convenzionale (diesel/elettrico) e di propulsione indipendente dall’aria (AIP) e di alcuni velivoli da attacco rapido.
Nel 2019, l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale (AdSP) e Fincantieri hanno firmato un protocollo d’intesa per il rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo, alla base del quale vi è l’obiettivo condiviso di permettere al sito siciliano di affermarsi come uno dei più importanti del Mediterraneo.
L’accordo, era inteso a rivoluzionare l’assetto infrastrutturale e operativo, dell’intero bacino portuale di Palermo, prevedendo una concentrazione di tutta l’attività cantieristica industriale, attraverso la realizzazione di diverse opere infrastrutturali, fra cui spiccava il completamento del bacino di carenaggio da 150.000 tonnellate di portata lorda e la realizzazione di una banchina di 350 metri di lunghezza nell’area Nord del porto, che ha preso nome banchina “Molo Nord”.
«Il nostro obiettivo – affermava nel 2019 Pasqualino Monti, Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale – è quello di ridare a Palermo un ruolo di primo piano nel mercato cantieristico mondiale, creando un polo in grado di generare occupazione di qualità e di dare ai giovani della Sicilia una prospettiva per il futuro di cui essere consci e orgogliosi».
Nella settimana appena passata, davanti al polo Fincantieri di Palermo, un presidio di numerose associazioni antimilitariste, antirazziste, ecologiste, contro le frontiere, contro la militarizzazione della scuola, contro la Nato che si è appropriata della Sicilia da decenni, ha manifestato contro la costruzione delle navi da guerra e in particolar modo contro i sottomarini a propulsione nucleare che prendono vita nel porto di Palermo.
Nel 2021, Fincantieri ha firmato un contratto con la Marina militare italiana per per la costruzione di due sottomarini di nuova generazione per aggiornare il programma U212NFS (ex-U212A) che prevede le prime due consegne nel 2027 e nel 2029.
Lo scenario underwater è quello del Quinto Dominio, l’ambito operativo del futuro, atto a garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei.
Come esplicita Fincantieri sul sito web aziendale, “i compiti che i sottomarini svolgono quotidianamente a favore della collettività sono molteplici, soddisfacendo le istanze del Governo e delle più importanti alleanze alle quali il Paese partecipa, NATO e UE: alle missioni prettamente militari, si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l’antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo il controllo della presenza di cetacei.”
Il continuo viavai davanti ai tornelli, degli operai che lavorano per la multinazionale navale, in pausa, oppure a fine o inizio turno, hanno evidenziato poco interesse per gli attivisti antimilitaristi e le altre istanze di protesta, neppure quando sono state sottolineate le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti.
Per approfondire: https://www.theblackcoffee.eu/quinto-dominio/
Sabato, 7 ottobre 2023 – n° 40/2023
In copertina: Fincantieri di Palermo – Foto: 2023©Laura Sestini (tutti i diritti riservati)