sabato, Novembre 23, 2024

Italia, Politica

Implicazioni strategiche italiane nella guerra in Ucraina e nel Mar Rosso

Italia al comando dell’operazione difensiva Aspides

Redazione TheBlackcoffee

“Quasi due anni di guerra russa all’Ucraina comportano implicazioni strategiche per la NATO e l’Europa nella difesa, influenzando a loro volta la politica di difesa dell’Italia” – così il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago nel suo intervento conclusivo all’evento organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI),

“Il conflitto prolungato e su larga scala, ad alta intensità, tra forze sul campo quasi alla pari – grazie al sostegno militare occidentale all’Ucraina – presenta una serie di lezioni anche per le forze armate italiane, in ciascuno dei cinque domini operativi – terrestre, navale, aereo, spaziale e cyber – e a livello interforze”.

“Le guerre in corso” – continua Perego – “considerando anche quella ibrida degli Houti in mar Rosso, presentano implicazioni dirette e indirette per l’industria dell’aerospazio e difesa, a livello nazionale ed europeo, anche contestualizzata ad uno scenario geopolitico critico, con conflitti accesi e democrazie a rischio”.

“L’analisi fatta dai ricercatori esperti dello IAI” – ha concluso nel suo intervento il Sottosegretario – “porta a numerose conclusioni e strategie efficaci che non solo il Paese deve affrontare ma molti grandi stati europei; dall’importanza del ruolo Nazionale nell’Alleanza atlantica operando nel Mediterraneo allargato, alla Difesa Europea dove serve un rafforzamento e un segnale importante è quello di queste ore con l’approvazione della missione Aspides a difesa del traffico mercantile in Mar Rosso con la nostra Marina Militare, e l’importanza assoluta di una superiorità tecnologica multidominio (terrestre, aereo, marittimo, spaziale e cyber) in sinergia con l’industria della Difesa Nazionale che deve essere coinvolta anche in tutte le iniziative dell’UE cruciali per consentire all’Europa di affrontare la minaccia russa alla sua sicurezza collettiva”.

Le minacce degli Houti nei nostri confronti sono parte della loro guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare liberamente nel Mar Rosso le navi della Federazione Russa e della Cina ma non le altre, minacciare l’Italia per l’assunzione del comando tattico dell’Operazione “Aspides”, nello Stretto di Bab el Mandeb, che ha come unico scopo la difesa della nostre navi e della libera navigazione, sono tentativi di minare la coesione nostra e dell’Unione Europea. 

Gli Houti vogliono convincerci che accettare in silenzio i ricatti del terrorismo e girarsi dall’altra parte in luogo di difendere la sicurezza e la libera navigazione, che è ciò che farà “Aspides”, sia la cosa giusta da fare, la piú conveniente.

L’Italia ha promosso e sostiene l’operazione dell’Unione Europea “Aspides” al fine di proteggere dagli attacchi degli Houti le navi mercantili, e gli equipaggi civili, altrimenti costrette a rotte più lunghe, con inevitabili pesanti conseguenze sull’economia globale e sulle nostre economie.

Il tentativo degli Houti di dimostrare che la migliore strategia sarebbe non schierarsi o accettare, senza reagire, la loro violenza, è  parte della disinformazione tipica di questa organizzazione terroristica.

L’Unione Europea e, con essa, l’Italia, reclamano invece  il diritto-dovere di intervenire a difesa della sicurezza, della libera circolazione delle merci, delle proprie economia e del diritto internazionale. Se fossero veramente interessati al popolo palestinese, avrebbero apprezzato l’intervento umanitario italiano, che è stato uno di quelli più rilevanti ed immediati a sostegno del popolo palestinese. 

Fonte: Ministero della Difesa

Sabato, 24 febbraio 2024 – Anno IV – n°8/2024

In copertina: la fregata “Virginio Fasan” opertiva nel Mar Rosso – Foto: Marina Militare Italiana

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