Festa irlandese o mito americano?
di Giulia Caruso
A San Patrizio, festa cara al cuore di tutti gli irlandesi sparsi ai quattro angoli del pianeta, è toccata la stessa sorte di Samhain, altra ricorrennza dalle radici celtiche, ormai nota a livello mondiale come Halloween, l’americanissima festa delle zucche e del ”dolcetto-scherzetto”, imitata e malamente copiata dagli esterofili di casa nostra.
A tutti gli italiani appassionati d’Irlanda che ogni anno, in occasione dell Paddy’s day si riversano negli irish pub che costellano il nostro paese, forse non piacerà sapere che Saint Patrick – che in realtà si chiamava Patricius – non era irlandese e nemmeno scozzese, come molte leggende tutt’oggi raccontano, ma era nato nel 431 dC in un‘area che più o meno corrisponde all’odierno Galles, in quella che all’epoca era ancora la Britannia Romana. Non si sa se fosse nato cristiano o lo sia diventato in seguito. Gli studiosi sono concordi nell’affermare che sia stato catturato giovanissimo da un‘orda di pirati provenienti dall’Hibernia, nome latino dell’Irlanda, e costretto a servire come schiavo presso una potente famiglia di chieftains dell’Isola di Smeraldo.
E qui ancora, la storia si confonde con la leggenda. Pare che il giovane schiavo sia stato in seguito rivenduto e che per vie traverse sia sbarcato a Roma, dove finalmente convertitosi al Cristianesimo, decideva di ritornare in quella terra che l’aveva visto schiavo per diffondere il verbo di Cristo. Cosa gli sia successo in seguito si perde nelle nebbie della storia. Unica fonte certa rimane la Confessio di cui pare che Patricius fosse l’autore.
Se San Patrizio sia poi diventato emblema dell’Irlanda a livello mondiale, lo si deve deve invece ai milioni di emigranti che sulle strade d’America avevano bisogno di un simbolo forte della loro identità, spesso calpestata anche oltreoceano, dove erano sbarcati sulla spinta della Grande Carestia del 1848. Per capirlo, bisogna seguire una rotta che riporta ancora più indietro nel tempo, al 1737, a Boston, quando un gruppo di irlandesi si riunì per festeggiare il Santo secondo le usanze della madrepatria.
La prima Saint Patrick Parade ebbe luogo invece a New York nel 1766, dove un gruppo di soldati cattolici irlandesi che facevano parte dell’esercito britannico di stanza nelle colonie inglesi della East Coast, sfilò per le strade della città suonando musiche tradizionali con pifferi e tamburi.
L’ importanza della ricorrenza aumentò dopo la Guerra di Secessione (1861-1866) e per tutto il XIX secolo, grazie all’arrivo di un numero sempre crescente di immigrati irlandesi. Molti sostengono che proprio a causa delle forti discriminazioni che l’élite americana di origine britannica infliggeva ai nuovi arrivati, spesso etichettati come ubriaconi e criminali, la festa di San Patrizio rappresentasse l’unica-occasione per mostrare il proprio orgoglio identitario.
Le celebrazioni, in origine limitate ai ghetti irlandesi delle maggiori città’ della costa atlantica, si estesero in seguito a tutti gli Sati Uniti sotto la spinta della corsa all’Ovest e la conseguente colonizzazione di tutto il territorio americano. L’uso della mitologia cattolico irlandese che attribuiva a San Patrizio miracoli come la cacciata dei serpenti dall’Irlanda, il trifoglio che il santo usava per spiegare il mistero della Trinità e altre leggende, hanno avuto grande ruolo nella diffusione del culto.
Gli irlandesi-americani hanno avuto così un ottimo patrono a custodia della loro identità’ cattolica ma anche un buon protettore del loro spirito nazionalistico, spesso umiliato. Ma nella nuova patria, il mito di Saint Patrick non solo consacrava il vecchio sogno dell’Irlanda libera dal dominio britannico, ma santificava allo stesso tempo l’adesione ai nuovi valori e alle opportunità che gli Stati Uniti offrivano loro.
In seguito, sempre grazie agli emigranti, la Festa di San Patrizio in versione americana ritornava in Irlanda. Oggi infatti, nella Saint Patrick Parade di Dublino sfilano carri e bande da Boston e da New York e da altri luoghi degli Usa. Con buona pace di Patricius, il mito continua, ma ormai di irlandese ha solo i colori e i fiumi di Guinnness, inossidabile, commercialissimo simbolo della sua festa.
Sabato, 16 marzo 2024 – Anno IV – n°11/2024
In copertina: Saint Patrick Parade a Dublino – Foto: Amrita