L’antica Filippopoli conquistata dall’Imperatore Claudio nel 46 d.C.
di Laura Sestini
Plovdiv è la seconda città più grande della Bulgaria, dopo la capitale Sofia, e capitale storica della Tracia.
La città è conosciuta anche come Filippopoli (in greco antico Φιλιππόπολις, Filippópolis) intestata a Filippo II il Macedone (382-336 a.C.), padre di Alessandro Magno, che la conquistò nel 342 a.C.
Quello che invece è meno noto in Italia, di Plovdiv – nome che proviene da Pulpudeva in lingua tracia – nonostante la sua grande ricchezza storica e archeologica, è che fu parte dell’Impero romano d’Oriente, conquistata dall’imperatore Claudio nel 46 dopo Cristo contro i Traci Odrisi – che nel frattempo l’avevano riconquistata dai Macedoni. In seguito fu l’imperatore Traiano che la ricostruì e poi gli imperatori Adriano e Marco Aurelio che la resero grande, provincia romana e capitale della Tracia. La storia romana di Plovdiv andrà avanti molto oltre la lunga storia di Roma caput mundi e la caduta dell’Impero romano d’occidente, contesa e sempre terreno di conquista sia di popoli provenienti dalle regioni germaniche, i Barbari, che dai Turchi, sotto dominio di Costantinopoli e dell’Impero bizantino.
Oggi Plovdiv è una città moderna, dove l’arte e la cultura sono un bene comune, e in particolare i numerosi e stratificati reperti archeologici che qui si trovano e attirano turisti. Anche la musica lirica attrae molti appassionati, un più recente legame della città e della Bulgaria, con musicisti, artisti e compositori di origine italica. Tra l’altro, l’attuale direttore artistico del noto Teatro dell’Opera di Plovdiv è italiano, Luciano Di Martino.
Ancient Roman Plovdiv, un interessante docufilm sulla storia antica di Plovdiv, è stato proiettato in prima nazionale a Firenze, durante l’ultimo Festival Internazionale del Cinema di Archeologia, Arte e Ambiente, a marzo scorso, giunto alla sua VI edizione, organizzato dalla rivista Archeologia Viva, edita da Giunti, storica casa editrice fiorentina.
Il docufilm, ha la regia del giovane regista bulgaro, che attualmente vive in Italia, Boris Slavchev, ed è prodotto da Miroslav Stamov, imprenditore di Plovdiv. Uno staff totalmente bulgaro ha lavorato alla realizzazione del documentario, con l’ottima fotografia di Simeon Mihailov, professionista legato anche alla californiana Warner Bros, per una durata di 30 minuti, focalizzato sulla storia romana della città, quando divenne provincia dell’Impero, illustrando molto bene il patrimonio archeologico di cui è ricca Plovdiv.
Slavchev e’ arrivato in Italia alcuni anni fa per studiare Teatro e Cinema all’università La Sapienza di Roma.
All’attivo, prima di Ancient Roman Plovdiv, Slavchev ha già il film documentario L’eredità di Boris Christoff, dedicato al basso bulgaro, considerato uno dei più grandi cantanti lirici del XX secolo, che ha svolto la sua professione maggiormente in Italia. La seconda opera, dal titolo La strada di Nico, esplora la tematica della mafia, ed attinente anche alle mafie bulgara e italiana, il cortometraggio La connessione. Slavchev ha già ricevuto premi internazionali e riconoscimenti per i suoi lavori cinematografici.
Dopo Firenze e Roma, nei giorni scorsi, Ancient Roman Plovdiv è stato presentato a Plovdiv, in prima nazionale bulgara, nella prestigiosa Basilica di Filippopoli, durante un evento pubblico dove erano presenti autorità comunali, culturali e rappresentanti del settore turistico locale.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione bulgaro-italiana Roma, di cui Stamov è presidente, dove è stata presente anche Giuditta Prunetti, direttrice di Firenze ArcheoFilm.
Il documentario di Slavchev infatti appare come un importante biglietto da visita della città che, proprio per la valenza storico-culturale che ne rappresenta, potrà facilmente essere utilizzato in differenti contesti privati e pubblici per esibire il ricco patrimonio archeologico dell’Impero romano, e non solo, con l’anfiteatro che poteva ospitare fino a sei mila persone, lo stadio, il foro, l’acquedotto – di cui i Romani sono stati raffinati ingegneri – che forniva la città con grande portata di acqua dai monti Rodopi.
Tra le curiosità, la citta di Plovdiv è – come Roma – inanellata entro sette colli.
In attesa di capire se le istituzioni pubbliche bulgare saranno interessate ad acquisire il materiale girato, il docufilm non è stato reso disponibile online al vasto pubblico. Ma in base a voci di sottofondo, potrebbe molto presto andare in onda sulla TV pubblica della Bulgaria. Un risultato finale sicuramente sorprendente ed inaspettato per il giovane e promettente Boris Slavchev, ed anche un’ottima scommessa per il produttore Miroslav Stamov che ha compreso lo sguardo poetico e le capacità del regista.
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Ancient Roman Plovdiv – Plovdiv città romana
Regia: Boris Slavchev
Durata: 30’
Anno: 2023
Produzione: Miroslav Stamov
Consulenza scientifica: Ekaterina Ilieva,
Elena Rantareva, Petar Retrov
Lingua: bulgaro
Sottotitoli: italiano
Cafe Arte partner ufficiale: https://cafearte.bg/plovdiv-part-of-firenze-archeofilm-festival
Sabato, 27 aprile 2024 – Anno IV – n°17/2024
In copertina: particolare di un pavimento a mosaico ritrovato a Plovdiv – Foto di Simeon Mihailov