sabato, Novembre 23, 2024

Cultura, Letteratura

Diventare una donna libera è una questione di dignità

Riflessioni e ricerche storiche dagli scritti di Abdullah Öcalan

di Nancy Drew

Traduzione dall’inglese di alcuni estratti dal libro “Projeya min a nivçe mayi”Il progetto che non sono riuscito a finire – di Abdullah Öcalan.

Diventare una donna libera è una questione di dignità.

“Diventare una donna libera è una questione di dignità. Affrontarlo nel modo sbagliato toglie questa dignità. Credo che le donne giochino un ruolo cruciale nel cammino della società verso la democrazia e l’uguaglianza, traendo forza da se stesse. È profondamente importante esplorare le mitologie fin dall’era neolitica. Agli albori della statualità, i re di Sumer e d’Egitto seppellivano anche le donne dee, nelle loro tombe, che segnano l’inizio della schiavitù femminile. Le donne furono sepolte vive. Anche se si diceva che questo fosse una
preparazione per l’aldilà con i re, sebbene intrinsecamente basata su rapporti di genere e di classe.

C’era una forza basata sugli uomini e sulle bugie. E le donne sono scomparse.

L’era neolitica iniziò nelle catene montuose del Tauro e degli Zagros. Dopo la fondazione di Stati come Egitto, Sumer e Babilonia insieme alla soppressione della libertà delle donne, anche la cultura popolare fu soppressa e subordinata. Cultura popolare e identità femminile erano subordinate alla repressione dei meccanismi statali, portando all’incapacità di svilupparsi liberamente. La libertà delle donne e la loro lotta migliorerà anche la cultura del popolo. Mentre discutiamo di uomini che uccidono donne, ho menzionato anche il concetto di “uccidere” l’uomo”.

Questa è una lotta impegnativa. Potrebbe provocare la tua solitudine. Non temere la solitudine e non fare affidamento su emozioni superficiali. Simile agli insegnamenti del Buddha (sebbene non siano gli stessi), la tua vera bellezza risiede nell’autentica esplorazione della tua identità ed essenza.

Ho notato che questo problema ha un impatto maggiore della nazionalità e della classe, quindi ho deciso di affrontarlo. Tuttavia, le mie possibilità sono limitate. Per trovare una soluzione è necessario un profondo approccio filosofico e teorico. Dobbiamo pensare a quale approccio sia più efficace
per raggiungere una risoluzione. Questa analisi dovrebbe basarsi su uno studio olistico dal Neolitico ad oggi. Mi sto impegnando moltissimo in questa analisi. Se non abbiamo fretta, la pazienza e la determinazione forniranno parte della risposta. Esaminando il ruolo delle donne, possiamo vedere il mondo sotto una nuova, meravigliosa luce. Attualmente, il mondo è un luogo difficile per le donne. La luce che portano le donne è la massima
Preziosità. Spero che potremo unirci e condividere questo pensiero sulle donne e sulla luce che portano. […]

C’è la necessità di un contratto sociale delle donne.
Proprio come J.J. Rousseau ha scritto a proposito del contratto sociale, le donne devono creare un’opera che possiamo chiamare “Contratto sociale per una Società libera” o “Contratto sociale delle donne”. Il contratto sociale delle donne dovrebbe servire da manifesto per la libertà delle donne nel XXI secolo, non solo per le donne curde e turche, ma per le donne di tutto il mondo. Dovrebbe essere il risultato di uno sforzo approfondito e di ampio respiro, con una prospettiva globale e internazionale. Il movimento delle donne dovrebbe mirare a unirsi ai movimenti che sostengono la protezione della natura. Anche l’ONU ha pubblicato convenzioni sui diritti dei bambini e sull’ambiente. Sin dai tempi della rivoluzione neolitica, le donne hanno svolto un ruolo chiave nello sviluppo della cultura, dell’agricoltura e dell’organizzazione dei villaggi. Tuttavia, con l’aumento di civiltà basate sulle classi, queste responsabilità furono tolte alle donne e controllate dalle autorità statali e religiose in nome del dominio divino. Un re-dio prende al suo servizio cento donne; quando muore, dice che andrà in paradiso e le seppellisce nella sua stessa tomba. Questo è un esempio che mostra quanto sia forte l’oppressione sulle donne.

La cultura di Ishtar e Inanna è un argomento importante di cui le donne dovrebbero essere consapevoli, dovrebbero ricercarla. Ishtar era una dea, presente anche nella mitologia egizia. Nello stesso periodo centinaia di donne furono gettate sotto terra. Le donne erano oppresse in questo modo. A Babilonia, quando Marduk – che è di origine semitica – diventa sovrano, farà lo stesso. È noto che i Babilonesi sono anche semitici. Hanno cancellato le donne dalla storia. Dopodiché nessuna donna potrà più diventare una Dea.

La cancellazione delle donne è presente anche nella Torah. Babilonia aveva già sferrato colpi sostanziali mentre gli Ebrei stavano cancellando le donne. Gesù ha voluto coinvolgere le donne fino ad un certo grado. La cultura greca è alquanto complicata: c’è una qualche rappresentazione femminile in Afrodite. Ma Zeus stabilisce pienamente il sistema di dominio sulla donna.

Posso dire di aver finalmente trovato quello che cercavo fin dalla mia infanzia, nel Neolitico. Sia le donne che
le persone sembrano essere bloccate in quell’era antica. Da allora entrambe hanno fatto pochi progressi in termini di sviluppo. Ho scoperto che la canzone che amo, di Derweş Evd, affonda le sue radici nei Sumeri del 2000 a.C.. Questa forma d’arte ha avuto origine dalle madri. Qui io ho capito ancora meglio perché questa canzone mi stava influenzando così tanto. Qui in Medio Oriente si tramanda da 4000 anni. I Sumeri hanno una canzone tradizionale di 4000 anni che adoro. Sono felice di aver trovato questa fonte.

Rilievo di una dea risalente al periodo neosumerico. Rinvenuto nell’antica città di Giršu , oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi

A Imrali (centro di detenzione turco dove Öcalan è imprigionato dal 1999) lavoro sulle questioni femminili e sto pensando ad alcune tesi sull’argomento. Ho studiato e scritto ampiamente sul tema, esaminando il ruolo della donna dal Neolitico ai giorni nostri. Invece di considerare le donne curde come insignificanti, sottolineo l’importanza della maternità e traggo ispirazione dalle donne emarginate. Do importanza all’approccio con questo soggetto attraverso una mentalità scientifica. Per raggiungere la libertà delle donne dobbiamo trasformare queste tesi in un contratto sociale, ciò richiede una lotta sostanziale. Il mio obiettivo è fornire una prospettiva scientifica e politica a questo riguardo.

La mitologia era usata come strumento per nascondere le donne, e a seguito di questo esse hanno perso la loro posizione in politica. Le radici storiche del Neolitico possono essere fatte risalire al Monti Zagros in Kurdistan, dove ha avuto luogo la Rivoluzione dell’agricoltura, della vita dei villaggi e delle donne.

Questa Regione detiene ancora un forte legame con la Rivoluzione Neolitica. L’oppressione delle donne si traduce in una perdita di uguaglianza, libertà e progresso sociale; essa porta dominio e disuguaglianza. Poi vennero gli dei greci, seguiti dalle religioni profetiche del Medio Oriente. Si svilupperà una situazione in cui la donna non esiste.

Oggi dobbiamo cambiare questa situazione e creare un nuovo contratto sociale. La questione rimane tuttora irrisolta. Rifletto spesso sulla domanda “come vivere?”. La lotta delle donne è cruciale per affrontare le questioni di classe e nazionali. Non vedo i problemi delle donne esclusivamente con una lente da un punto di vista economico. Non considero i sentimenti a buon mercato, ma piuttosto li analizzo da una prospettiva morale e filosofica. Prendo le distanze dai giudizi religiosi e la cultura quotidiana di breve periodo (quella televisiva è una). Invece, mi avvicino alla questione con filosofia e sfrutto le opportunità che ho a disposizione esplorandole ulteriormente per far emergere la verità. Il mio pensiero differisce dalla moralità tradizionale e dagli approcci nella vita quotidiana delle persone; Io li rifiuto entrambi poiché ho il mio approccio personale. Desidero evidenziare nel mio libro queste tesi relative all’autonomia delle donne e alla loro essenza divina. Sono ancora fedele ai miei sogni giovanili, nonostante i miei 60 anni (al momento della scrittura del volume).

Il 21° secolo sarà il secolo dei partiti che puntano sulle donne.
Non entrerò troppo nella storia, ma proprio come il XIX secolo fu dominato dai partiti borghesi e il XX secolo dai partiti borghesi e partiti operai, il XXI sarà il secolo dei partiti che puntano sulle donne. Man mano che le donne diventano più coinvolte nella creazione politica secondo l’identità e i valori delle donne dovrebbe esserci una maggiore comprensione e attenzione ai diritti umani e sociali e questioni culturali, consapevolezza ambientale, diritti dei bambini, nonché salute e istruzione. Le donne possono svolgere un ruolo cruciale nel promuovere la pace e la democrazia e dovrebbero svilupparsi in questo campo. Le donne dovrebbero diventare una forza influente nella cultura e nell’arte.

Il Partito delle donne non ha altra alternativa se non quella di adottare, come principio fondante, il diritto all’autodifesa a tutti i livelli. Quando, considerando la vita e il nostro essere fisico, è importante non riporre troppi pensieri o sentimenti esclusivamente sulla forza militare. Invece, dovrebbero concentrarsi sugli infiniti aspetti della vita e garantire che l’autodifesa sia una parte naturale di tutte loro. La loro agenda dovrebbe essere
efficace nel promuovere la pace e la democrazia e essere una forza potente nella cultura e nell’arte. Credo che le donne abbiano già il necessario per mentalità e conoscenza politica in questi ambiti.

Penso che questo sarà un passo storico, e credo che non si tratti solo di disuguaglianza di genere. La Rivoluzione neolitica e la regione in cui la creatività femminile ha prosperato storicamente – conosciuta come la Mezzaluna fertile, tra i Monti Taurus e gli Zagros – è la culla della rivoluzione femminile. La Rivoluzione delle donne è collegata all’ascesa delle civiltà sumera ed egiziana e al culto delle dee istituito dalle donne durante la Rivoluzione neolitica. Questa regione è la terra delle dee come Iside e Ishtar. In questo luogo, le donne hanno una ricca storia.

Da quando è iniziata la società di classe con la città-stato sumera, le donne sono state private dell’opportunità di svolgere il loro ruolo. Tuttavia, ora si ha la possibilità di riprendere questa opportunità. Credo che nelle vostre comunità e territori, gli sforzi che state facendo possedggono la capacità e il significato necessario per riportare in vita lo spirito della Rivoluzione neolitica in un modo nuovo. Come donne curde, voi avete il potere di condividere questa Rivoluzione con persone di tutto il mondo, inclusi Persiani, Turchi, Arabi ed Europei: potete usare la Fondazione della Donna Libera per questo. Questa non è una religione, ma piuttosto una cultura e una mentalità.

Ho discusso della democrazia dai tempi antichi fino ad oggi, con l’obiettivo di istituire un sistema democratico sano. A questo scopo, ciò che ho detto sulle donne è molto importante. Propongo la creazione di un libro in quattro parti sulla mitologia: sostengo la lettura del lavoro di Gordon Childe. La partecipazione delle donne alla democrazia è molto importante; è fondamentale che prendano il loro posto sulla scena della democrazia.
Il Medio Oriente ha sofferto a causa del conservatorismo religioso e del feudalesimo. La società democratica è essenziale in Medio Oriente, senza un socialismo democratico, non può esistere. Ma è impossibile che il socialismo esista senza democrazia. Coloro che si oppongono a questa volontà, impediscono alla propria società di avanzare anche fino al livello borghese. Il crollo del socialismo reale è dovuto alla mancanza di democrazia.

La democrazia non è una semplice strategia ma un sistema delle persone. Credo che il compito più grande sia quello di rendere la società democratica ed equa, e credere e fare affidamento sulle proprie forze naturali. Avrete successo.

Qui voglio dire qualcosa agli amici maschi. Il Partito delle Donne Libere è l’espressione di una rivoluzione. Deve essere rispettato. Un approccio basato sulla stretta sessualità non è giusto – deve essere rispettato sulla base della solidarietà e dell’amicizia. Loro (gli uomini) devono difendere il loro (delle donne) impegno a trasformarsi. La fondazione di questo partito segna un passo storico significativo; è una marcia potente effettuare la transizione da donne condannate a donne libere. Raggiungere lo stato di donne libere è una questione di dignità. Qualsiasi mancanza di rispetto verso questo è indegno. Un simile passo compiuto in nome del partito è un passo per ripristinare questa dignità. Questo è il primo al mondo. Le persone dovrebbe esserne consapevole. È un dovere storico.

La questione delle donne è cruciale per la democratizzazione. La società non potrà essere democratizzata finché le donne non raggiungeranno la democrazia. Bisogni primari come il cibo, l’acqua, la dignità e la vita sono interconnessi con questo problema e molte persone ne soffrono. Le donne curde lo hanno fondato numerose associazioni, e quasi ogni giorno se ne forma una nuova. Queste associazioni dovrebbero concentrarsi sulla fornitura di istruzione. La Turchia offre molte opportunità educative ed è essenziale che tutti ricevano un’educazione democratica. Educate voi stessi. È importante avere un’organizzazione ombrello che possa riunire queste associazioni.

La democratizzazione delle donne può anche portare alla democratizzazione del partito. La creazione di centri regionali e la creazione di spazi indipendenti per le donne sono cruciali. Le donne sono contrarie alla coercizione. C’è un forte bisogno di questo nella Regione (mediorientale). Dedicando energie a questa causa, implementando un’educazione completa e organizzandosi, si possono fare progressi ovunque. Richiede un livello profondo di comprensione ed è un fenomeno sociale. Stiamo appena cominciando a capire; ciò diventerà più chiaro e continuerà ad avanzare nel tempo. […]”

Per le donne dell’8 marzo degli anni 2000
Vivere con te,
bisogna togliere le spine scure che erano piantate,
per abbattere le barriere che erano state costruite,
fin dai tempi di Adamo ed Eva.
Per questo,
sconfiggeremo la mascolinità opprimente e ingannevole,
la classe alta, il primo sovrano,
riprendendo il fuoco che la civilizzazione ha rubato.
Per questa ragione,
Ho considerato una battaglia che richiederà sacrifici come quella di Prometeo,
Ho visto il mondo contro di me,
e fui tradito e imprigionato nella terra di Prometeo.
Ah, sacra madre
e donne amate
. (Rêber Apo – Abdullah Öcalan)

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Sabato, 18 maggio 2024 – Anno IV – n°20/2024

In copertina: impressione di un sigillo a cilindro accadico con Inanna che poggia il piede su un leone – 2334- 2154 a.C. – Foto: Sailko CC BY 3.0

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