mercoledì, Dicembre 25, 2024

Teatro & Spettacolo

Ora felice

Teatro e convivio partecipato

di Laura Sestini

La XX Edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, che si svolge ogni anno a cavallo tra giugno e luglio diffuso in sette comuni del lecchese, a cura di Campsirago Residenza, mette in cartellone uno spettacolo interattivo-conviviale tra attori e pubblico. Certo, a ben pensare l’interattività tra spettatori e performer non è una novità, ma per questa volta, l’argomento trattato, farà non di poco la differenza.

Il principale attore della serata, infatti, sarà il vino, ovvero la bevenda italiana per e di eccellenza.

La Compagnia in scena è la lombarda Qui e Ora Residenza Teatrale, ma il titolo dello spettacolo, Ora Felice, a nostro avviso risulta non veritiero, e cercheremo di spiegarne il perché.

In questa occasione, le fondatrici della Compagnia – Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli – sono accompagnate da Antonello Cassinotti, abile Dj Bacco, che sosterrà la drammaturgia con brani musicali di successo conosciuti ai più, e trovate ironiche e canzonatorie.

La location dello spettacolo sarà all’aperto, al calar della sera, nel giardino di un plesso scolastico di Valgreghentino.

La drammaturgia è di Simona Gonella, e prende spunto da una storia vera, cioè dal cambio di marcia esistentenziale di due amiche milanesi che – durante l’esperienza Covid che aveva ridotto la società al tappeto – decidono di intraprendere un’avventura imprenditoriale nel mondo del vino, ribaltando completamente il loro stile di vita.

Una scena dello spettacolo-convivio
Foto: Alvise Crovato (tutti i diritti riservati)

L’incipit del discorso apre con: “Siamo tutti mortali, fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino” (Eduardo Galeano, The Book of Embraces).

Beh! Come possiamo dare torto a questa persuasiva e realistica frase?

Effettivamente, tra gli spettatori comodamente seduti intorno ad un lungo tavolo a ferro di cavallo, ad un certo punto, tra musica, gag e performance degli attori, spuntano numerose bottiglie di Suliss, un vino rosso IGT proveniente dalle cantine della bergamasca.

Per magia, l’atmosfera si distende, si percepisce ancor più rilassata, tutti si mettono a loro agio, ridendo alle battute sceniche con gli sconosciuti vicini di convivio, brindando allo spettacolo ed alla vita. La festa ha inizio.

La compartecipazione interattiva del pubblico allo spettacolo è anch’essa inizialmente interagita con brindisi tra commensali e interpreti in scena, ma soprattutto perché le vivande che poi verranno servite a tavola, alla conclusione del lavoro teatrale, sono state preparate dagli stessi spettatori. Ognuno ha partecipato preparando un piatto a piacere, organizzando una sfilata di pietanze molto eterogenee tra loro per deliziare il palato dei presenti. Un grande porta-party tra persone che, se già non erano amiche, avranno poi un grande potenziale per diventarlo, complici il vino, il cibo, la musica e le risate indotte dagli attori in scena.

La Compagnia teatrale non è nuova all’abbinamento delle performance teatrali con i generi alimentari, antecedenti a Ora Felice sono gli spettacoli Saga Salsa e Saga Noir, che hanno come protagonista il cibo.

La rappresentazione teatrale durerà circa un’ora, come aveva promesso il titolo, ma al secondo bicchier di vino – come cita lo scrittore uruguaiano – l’atmosfera si scalderà senza possibilità di ritorno.

L‘ora felice si allungherà almeno di altri 120 minuti, tra curiosità culinarie, chiacchiere e danze estemporanee spinte dalle arie musicali di SuperBacco. La “bugia” nascosta nel titolo voleva forse essere un escamotage a sorpresa per gli spettatori conviviali. Poiché ha regalato a tutti molto più di “un’ora felice”.

Sabato, 6 luglio 2024 – Anno IV – n°27/2024

In copertina: foto di Alvise Crovato (tutti i diritti riservati)

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