La più piccola dell’Arcipelago Toscano
di Laura Sestini
Con soli 2,3 km² di territorio, l’isola, situata a circa 34 chilometri dalla città di Livorno, in mezzo al Mar Ligure, si aggiudica il primato di gioiello più piccolo tra le isole dell’Arcipelago Toscano – ma non certamente per bellezza.
Ha un’altezza massima di 245 metri s.l.m., che la rende irta e a picco sulle onde da tutti i suoi lati, facilmente rappresentabile come ‘uno scoglio in mezzo al mare’.
Nonostante l’asprezza del suo modesto territorio e le sue scogliere verticali, è rigogliosamente verde di piante e alberi tipici della macchia mediterranea, ed emana una potente, seducente energia.
All’arrivo troviamo il porticciolo, e l’unico centro abitato, incastonati in una stretta insenatura che scende fino alla Cala del Porto. Tutte le misure risultano in miniatura – proporzionate alla dimensione del territorio – dove spiccano i colori tenui delle facciate delle abitazioni.
In cima al crinale possiamo vedere i resti della Torre Vecchia, che guarda verso la Corsica.
A picco sulla scogliera, a nord del porticciolo, fa bella mostra di sé la Torre Nuova, una costruzione medicea del XVII° secolo in mattoni rossi, edificata a guardia di pirati e corsari.
L’isola è una colonia di reclusione dal 1869: qui i detenuti lavorano la terra e allevano bestiame, con l’opportunità di guadagnare qualcosa da mettere da parte per quando saranno nuovamente liberi, oppure da inviare alle famiglie e ai figli.
L’isola conta anche qualche decina di abitanti, ma solo pochi di loro, che non hanno timore della solitudine, vi risiedono abitualmente.
Il paese risulta accuratamente restaurato e molto pulito.
Il mare è azzurro cristallino, e invita a un bel tuffo, tra rocce chiare e cespugli di elicriso, rosmarino e lentisco.
Da qualche anno è permesso visitare l’isola, solamente per escursioni di trekking, organizzate da guide ambientali con partenza dal porto Mediceo di Livorno.
La leggenda racconta che sotto la Torre Vecchia fosse nascosto un tesoro tantochè – in giochi di altri tempi – i pochi bambini che vivevano sull’isola si recavano nei pressi per scavare buche, sperando di trovare monete d’oro, o altri preziosi, nascoste dai pirati.
Oltre all’agricoltura per il fabbisogno alimentare, con l’aiuto dei detenuti – dal 2012 – una nota azienda vitivinicola toscana ha impiantato vitigni di Vermentino bianco e nero, Sangiovese e Ansonica per la produzione di un vino bianco e uno rosso, che nasce tra i profumi e il silenzio incantato della più piccola tra le isole toscane.
In copertina: Panoramica dal mare – Foto ©Laura Sestini (riproduzione vietata).