Il laboratorio teatrale dei minori dell’IPM di Airola
di Laura Sestini
Airola è un Comune nel beneventano che accoglie detenuti minorenni nella struttura IPM locale. Il punto di forza che ha questo Istituto collocato nella più profonda Campania interna, è di custodire un inimmaginabile teatro settecentesco. Nasce da quel punto fermo, la volontà di costruire un presidio culturale permanente per dare voce ai minori che lì dentro avranno da passare del tempo, a fondo perduto nella maggioranza degli istituti di pena.
L’Amleto di Airola ha la stessa trama di tradimento e di morte tale e quale all’originale di Shakespeare, ma si esprime in napoletano e pezzi rap dal vivo. E’ sì ancora una tragedia, ma con l’ironia tanto cara ai napoletani, ai campani. Infatti il pubblico ride spesso e nonostante le scene sul palcoscenico, l’atmosfera è leggera anche in platea.
I ragazzi del Laboratorio teatrale permanete che opera dentro l’Istituto di pena minorile di Airola, per la prima volta hanno potuto varcare la soglia verso l’esterno dalle mura carcerarie per poter recitare dal vivo, all’aperto, come persone libere, ed entro un vero festival teatrale. Quindi un momento importante del loro percorso detentivo, attività laboratoriale cui taluni di loro hanno confessato di non essere interessati inizialmente. Menomale si sono ricreduti, perché sia la performance che i testi sono risultati sintetici ma davvero eloquenti e hanno regalato sorrisi agli spettatori.
Scenografie praticamente assenti, allestite talvolta da una sedia ad indicare il trono che si è accaparrato Claudio, il fratello del Re, dopo l’uccisione del fratello con il veleno; oppure una grata su ruote a simboleggiare la prigione dove Amleto è stato rinchiuso perché vuole uccidere lo zio Claudio per vendicare suo padre. Una grande e leggera palla ha volteggiato qualche minuti tra attori e spettatori, infrangendo l’invisibile quarta parete, ed invertendo i ruoli, anzi includendo tutti presenti nella recitazione della comica tragedia.
Il lavoro è tutto incentrato sulla performance fisica e vocale degli attori ed il cantante/attore rap, affiancati da ruoli femminili interpretati da alcune studentesse dell’I.I.S. A.M. Dé Liguori di Sant’Agata Dé Goti.
Una collaborazione tra giovani, uno scambio di esperienze dentro e fuori dal carcere che la scuola dovrebbe assolutamente incrementare per realizzare una visione migliore del loro futuro delle nuove generazioni, specialmente in tempi così frammentati ed incerti della pandemia e della guerra.
La esilarante tragicomica performance teatrale che si è svolta sul palco, dove anche la Morte non sa più che pesci prendere, ha deviato il finale: la vendetta non si è compiuta. Amleto non ha ucciso Claudio.
La vendetta non serve a rimettere a posto le cose, semmai a complicarle maggiormente.
La pratica teatrale, invece, aiuta ad immedesimarsi, comprendere e percepire con altri occhi noi stessi e gli altri. E’ questo il messaggio che hanno voluto inviare i ragazzi agli spettatori.
Loro si stanno già mettendo in gioco, ed anche noi dovremmo fare qualcosa per collaborare a far diventare il mondo un luogo migliore per tutti dove vivere.
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Lo spettacolo è andato in scena alle Praterie del Gigante di Capodimonte a Napoli in ambito del Napoli teatro Festival 2022 – ore 19.00
Amleto principe di Airola
Un progetto di CCO – Crisi come Opportunità
Testo tratto da Amleto di Poggioreale di Maurizio Maurizio Braucci.
Lo spettacolo è il risultato dello spettacolo del Laboratorio di teatro permanente nell’IPM di Airola a cura di Luca Caiazzo, Pino Beato, Lello Genovese, Fabrizio Nardi
con la collaborazione artistica di Alessandra Asuni.
Interpretato dai ragazzi dell’Istituto penale per minorenni di Airola: Salvatore, Ciro, Francesco, Francesco, Joseph, Aniello, Roberto, e dalle studentesse dell’I.I.S. A.M. Dé Liguori di Sant’Agata Dé Goti: Antonia D’Addio, Marica Cesare, Margherita Maglione, Angela Viscusi
Il progetto è svolto in collaborazione con la direttrice dell’IPM di Airola Marianna Adanti, il comandante ed il personale di polizia penitenziaria e tutti gli educatori ed educatrici dell’istituto.
Un ringraziamento speciale al magistrato di sorveglianza presso il Tribunale dei minorenni di Napoli, dott.ssa Margherita Di Giglio per l sensibilità dimostrata nei confronti dei minori detenuti Si ringraziano la dott.ssa Maria Rosaria Icolaro, dirigente scolastica dell’I.I.S. A.M. Dé Liguori di sant’Agata dé Goti, la prf.ssa Roberta Ciervo.
Si ringrazia il Teatro di San Carlo per i costumi
Sabato, 11 giugno 2022 – n° 24/2022
In copertina: una scena dello spettacolo – Immagine fornita dal Napoli Teatro Festival