sabato, Dicembre 21, 2024

Lifestyle

Clinton – Mezvinsky

Cronaca di un matrimonio annunciato, con l’Ucraina

di Samanta Giannini

“Luglio, col bene che ti voglio
Vedrai non finirà

Luglio m’ha fatto una promessa
L’amore porterà….”

Era una delle canzoni preferite dal Giannini senior, ballata qua e là alle feste di Paese, il “mi babbo” era un discreto ballerino; tra un walzer ed una marzurca, imparai pure a ballare  il liscio.

Nonostante Luglio sia per me, da decenni, il mese del funerale, nello specifico quello del Giannini senior, per quasi tutto il mondo è invece il mese dei matrimoni e per uno strano domino dei pensieri, ad un certo punto, lì mi focalizzo. 

A che penso ? D’istinto a quando mi fu messo una sorta di anello al dito – roba da fantascienza – ma ringraziando Dio, il lui in questione scelse di nuovo Pamela, cambiando, decisamente in meglio, le sorti della mia vita; uh.. quanto l’ho ringraziato, ma “stranamente” lui dei miei ringraziamenti, non fu molto felice! “Valli a capì, te”; mai contenti. Solitamente i matrimoni del secolo, quelli da copertina, quelli da favola, hanno un unico comune denominatore; l’alto livello di figherìa dei piccioncini, eccezion fatta per quel “coso” chiamato Carlo d’Inghilterra e quella “cosa” statunitense, si dai “cosa” lì, come si chiamava? Chelsea Clinton.  Da Antonio Ricci e la redazione di Striscia la Notizia degli anni ’90, satiricamente ribattezzata “Cessa” Clinton

Chissà se di comune accordo o meno, mami Hillary e papi Bill, scelsero per lei l’infausto nome di Chelsea; i Clinton da buoni Dem, sottovalutano sempre tutti, figuriamoci noi italiani e la  nostra straordinaria capacità di perculare il prossimo. Pratica aberrante quella di colpire una ragazzina, non ancora adolescente, solo per il fatto che non incarni la fisicità delle “Veline”; ma ahinoi è  tipico di certi maschi, Dem o Rep che siano. Ad ogni modo alla vigilia del 31 Luglio 2010 di lei si poteva dire tutto meno che baby Clinton non stesse per fare un colpaccio! Ma grosso eh!

“E perché ?” direte voi, “perché qualcuno se l’accollava ad libitum?” Eh, no, sorry,  anche se di per sé, il fatto d’essere accollate, è una grossissima botta di deretano per il 98% delle “qualunque”. E allora perché? Simply darling, la Cessa, pardon Chelsea, si stava andando ad accoppiare con uno dei dem-polli, ehm scusate volevo dire ram-polli, più in vista della East, mid, forse anche West coast. “Ah, beh capirai!” – direte voi! I figli-bene, scelgono sempre ragazze-bene, anche nelle città di provincia. “The business must go on”, questa è la regola. E noi povere criste? Ci crescono tutte a pane e Cenerentola, facendoci credere che dopo una vita tra pezze e ramazze,  qualcuno, un pezzo grosso, decisamente belloccio, si scapicolli giù da una scalinata rincorrendoci disperati!!! Eh come no! S’allenano proprio per quello! Ahahahahah!

Al netto dell’atto di coraggio (per quelli di Striscia) dimostrato da questo, all’epoca dei fatti, ragazzotto, vogliamo o no scoprire l’identità dell’eroe del talamo statunitense? Eccolo servito: Marc Mezvinsky. Marc, che bel nome, in americano con la vocale  “a” ti riempi proprio tutta la bocca, come un maritozzo con la panna! Laureato a Stanford e bla, bla, bla sosta obbligatoriamente in Goldman Sachs, un lavoretto alla 3G Capital – investimenti a lungo termine, capisci a me –  un lavoretto come cofondatore di una società di investimenti la Eaglevale Partners, spalleggiata da Goldam Sachs (e ridaje) che gliela fa fallire poco dopo, a causa di quei tumultini greci in cui si era, molto casualmente, ritrovata. Dopo di che, come premio,  per il profuso impegno, lo fanno  passare a Social Capital – investimenti sulla salute pubblica (che te lo dico a fare?) nel ruolo di vicepresidente.

E mo’? Mo’ che fa? Dal 2019 pare sia invischiato in TPG Inc. (ex TPG Capital ), la quale mi sentirei di dire che sotto le mentite spoglie di una finanziaria specializzata in fondi pensionistici, si nasconda una furba maitresse con predilezione per i debiti internazionali. Che poi proprio Hillary Clinton (“socera” di Marc) abbia dichiarato recentemente che l’Ucraina dovrà essere aiutata ad uscire dal debito nel quale la megera Russia putiniana l’ha imbarcata, forse è solo un dettagliuccio.

Scenari di investimento sul debito Ucraino appaiono solo a me come la Madonna di Fatima, o qualcuno intercetta le mie stesse visioni? Abbiamo detto Mezvinsky, eh? Mezvinsky? Nel 2010 non ci avrei nemmeno pensato ma alla luce della terza guerra mondiale,  famme un po’ pensà, cosa me sta a ricordà? Lewinsky? No, troppo scontato. Zelensky? Che sarete mica matti, eh?  Via, fateme fa du’ ricerchine….

Fuochino, fuocherello quanto ci piace scoperchiare sto burdello !!!

Marc non ancora sedicenne incontra Chelsea nel 1993, un cucciolo, un “pupino”, anzi due cuccioli, due “pupini”, classe 1977 ambedue. Dove si incontrano?  Nei corridoi della scuola? No. Al McDonald aspettando un Big Mac? No. In parrocchia a far catechismo? None, lui è ebreo!! Apperò!!!  Ma allora dove?

Al ritiro dei Democratici nella Carolina del Sud, dove, udite udite, gli adorabili Mezvinsky erano presenti in blocco. Si occupavano del catering? Eh no, papi e mami Mezvinsky erano casualmente dei Dem, con una bella ed avviata carriera politica, accaniti sostenitori della presidenza Clinton ed amici stretti della coppia presidenziale già da tempo. Cene e controcene a profusione in quella White House, ma il menù è ancora coperto da segreto militare – un po’ come il rimedio per il coso 19.

Chelsea e Marc rimangono fidanzati per ben 17 anni, orca miseria. A me non durano neanche 17 giorni! Mi domando, perché non suggellare questo grande immenso colpo de’ fulmine, che “Je pijasse” a tutti loro,  non appena avessero compiuto i 16 anni? O i 18 ? O i 21 ? In America si sposano tutti che sono quasi pargoli, perché attendere  il 2010? Perché far soffrire queste due creaturelle ‘nnammurate?

Eh, beh, forse, forse, mica mica, perché nel frattempo, nel 2001, con Clinton ancora residente, il papino di Marc, Edward Mezvinsky era stato leggermente indagato? Eh, pole esse. Sarà  mica perché poi, nel 2003, lo hanno ben, ben condannato?  Eh, pole esse. Trentuno i capi d’accusa, tra cui frode bancaria; accusato di aver rubato quasi 10 milioni di dollari da investitori ignari, con un illegalissimo Schema Ponzi, inclusi 309.000 alla “socera” di 86 anni? Chiedo, eh!  A corollario, colpevole anche di false dichiarazioni, presentazione di falsa dichiarazione dei redditi e strutturazione di transazioni valutarie. Mizzega! Lo avrebbero voluto costringere a pagare 9.399.354,47 di dollaroni, come risarcimento alle sue numerose vittime, ma linguacce biforcute – quelle dei tribunali – nel 2013 ci ricordavano che al caro Edward mani di fata, rimanevano circa 8 milioni di dollari sparsi qua e là, ma ai creditori ancora teste e lische!!! La moglie, tanto amica di Hillary, chiese la grazia all’allora, presidente Bill Clinton. Era il 2001 ed Eddy era solo indagato, ma forse era meglio mettere le mani avanti …..Ma Billy, già abbastanza inguaiato per le sue,  preferì non concederla….Brutto cattivone, o che non si concede la grazia al futur consuocero? Povera Chelsea, chissà quante lacrime deve aver versato, per quel padre integerrimo. Certo è che in un paese come gli Stati Uniti , dove per frode fiscale si finisce al gabbio finché morte non ti separi dalla cella, il fatto che Eddy Mezvinsky  fosse fuori dal penitenziario dopo neanche 5 anni, fa pensare che un aiutino da casa (Bianca) sia arrivato e pure giusto in tempo, in tempo tracannare fiumi di champagne al buffet nuziale, senza “cav-igliera”.

Anyway, una volta lanciato il riso, i petali, i fuochi d’artificio ed una porchetta di Ariccia; dopo aver pagato tutti i conti per la modesta cifra che oscilla tra i 3,5 ed i 5 milioni di dollari – alla faccia delle pari opportunità democratiche – voi non ve lo sareste domandato dove sarebbero mai andati a stare i  “Marcessi”? Io sì , sono curiosa. Casetta in Canada? A pagare le tasse all’altro futuro Dem-pollino, Justin (Trudeau)?  No. Nella capanna dello zio Tom? Eh no, troppo scura anche per due Dem incalliti come loro!

Indovina indovinello dove sta il palazzello ?

A New York. Un modestissimo “nido” di 1500 mq,  dal valore di 10, 2 milioni di dollari, spicciolo più, spicciolo meno, nel quale per chiamarsi usano la App Echo: “Amoreeeee, ore, ore, ore, ore? E’ pronto? Onto, onto onto onto … Cinque minuti, uti, uti, uti, uti…” 

Io a questo punto mi domando chi glielo pulisca quel mausoleo; mica mica avranno assunto 30 colombianine, srilankine, filippinine, ucrainine,  in virtù dell’inclusione sottocosto? Abbiamo detto ucrainine? Eh, ucrainine pole esse, pole esse; il richiamo del sangue è forte, si sa. 

Ma si può sapere da dove  arrivano questi Mezvinsky? Bravi, esatto proprio da lì, dall’Ucraina, ma mi raccomando, non fatevi ingannare da Wikipedia, quando solo in inglese e sommariamente, toccandola piano come ‘na piuma di passerotto, vi dice che nonno Abraham (omen nomen), padre di Edward mani de fata e nonno dello sposino di Chelsea, nacque in Russia nel 1894, perché, il fatto  che Wikipedia non ponga nota sui natali, ucraini, del capostipite Abraham, detto Abe, non è un dettagliuccio da considerarsi una svista.  Wikipedia proprio non ci sta a farvi sapere che Kiev, città natale di nonno Mezvinsky e l’Ucraina tutta, facessero parte della grande confederazione degli Stati russi  fino a pochi anni fa.  Hai capito te ‘sti furboni wikipediani? Arrivato negli Stati Uniti, con du’ stracci legati a sacco, Abraham, diventa in poco tempo uno dei più grandi commercianti del Paese, aprendo drogherie sparse qua e là, diventando ben presto milionario. Il sogno americano fatto persona. Nemmeno due guerre mondiali ed una depressione economica, arrestarono la sua ascesa economica, anzi con gli anni diventò pure uno dei più attivi filantropi.  Vorrei tanto dirvi che si unì, con rito rigorosamente ebraico – eh sì, i Mezvinsky sono tutti ferrei ebrei – ad una dolce fanciulla moldava e, invece, mi tocca dirvi che la sua “dulcinella”, Fannie Grundman, era polacca, così dicono, anche se il cognome pare un po’, anzi un po’ troppo tedescuccio: letteralmente “Uomo della Terra”. Un certo Abramo che sposa la figlia dell’uomo della terra, sarò psichiatrica, ma a me fa un po’ poca coincidenza. Come fa un po’ poca coincidenza che il figlio di Abramo Mezvinsky – Edward – mentre si costruisce un impero finanziario a suon di frodi milionarie, diventi culo, camicia e consuocero di uno tra gli uomini più potenti al mondo.

Come fa poca coincidenza che un ex presidente degli Stati Uniti  aspetti che il consuocero galeotto esca dal carcere per ‘mbriacasse di champagne al matrimonio dei rispettivi  pargoli. Come fa poca coincidenza un po’ tutto di cui sopra.

«E poi dallo psichiatra ci vado io!»

Sabato, 8 luglio 2023 -n°27/2023

In copertina: la famiglia Clinton il giorno dell’insediamento a Presidente di Bill Clinton – Foto: White House Archive – Dominio pubblico

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