sabato, Novembre 23, 2024

Notizie dal mondo

Contro l’estradizione di Julian Assange

Proteste e mobilitazione

di Laura Sestini

Continuano universalmente nel mondo occidentale le proteste e le dimostrazioni contro l’ultimo verdetto dell’Alta Corte di Giustizia di Londra che si è espressa per il via libera all’estradizione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, verso gli Stati Uniti, detenuto arbitrariamente da tre anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh nella capitale britannica, senza nessun capo di imputazione effettivo, se non per ‘l’amicizia’ che lega la Gran Bretagna alla controparte Nato a stelle e strisce.

L’ultima parola, a meno di colpi di scena ed ulteriori possibilità di ricorso legale che non paiono al momento possibili, spetta adesso al Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito, Priti Patel, dare il consenso al trasferimento del giornalista australiano negli Stati Uniti.

Tra i numerosi appelli di richiesta a non estradare Assange, anche una lettera diretta a Priti Patel dalla Commissaria europea per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, e del Premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel.

Nel suo scritto Dunja Mijatović evidenzia un punto molto importante sulla carcerazione dell’uomo e sulla mancata osservazione dei diritti umani: «Come ho affermato in precedenza, la mia posizione è che, tenendo conto sia di implicazioni più ampie sia delle preoccupazioni sollevate da esperti indipendenti sul trattamento che verrà riservato al signor Assange dopo l’estradizione, il governo del Regno Unito non dovrebbe consentire la sua estradizione negli Stati Uniti. Vi invito pertanto a decidere contro l’estradizione del signor Assange. […] Ho seguito con grande attenzione gli sviluppi del caso dell’onorevole Assange. Nella procedura giudiziaria finora l’attenzione si è concentrata principalmente sulle circostanze personali del sig. Assange, sulla sua possibile estradizione negli Stati Uniti. Sebbene sia una questione molto importante, questo significa anche, secondo me, che le più ampie implicazioni sui diritti umani della possibile estradizione di Assange, che vanno ben oltre suo caso individuale, non sono stati finora adeguatamente considerati [….]».

La Commissaria ha intrapreso questa iniziativa di fronte a una decisione imminente sull’estradizione di Julian Assange. Osserva che le più ampie implicazioni sui diritti umani di una tale estradizione avrebbero dovuto ancora essere adeguatamente considerate nel procedimento. Dunja Mijatović sottolinea in particolare che l’incriminazione di Assange da parte degli Stati Uniti solleva importanti questioni riguardanti la protezione delle persone che divulgano – nell’interesse pubblico – informazioni riservate e che possono quindi rivelare violazioni dei diritti dell’uomo. La lettera conclude osservando che se l’estradizione del giornalista per questo motivo fosse autorizzata, limiterebbe l’esercizio della libertà dei media e potrebbe finire per dissuadere la stampa dall’adempiere alla sua missione – in una società democratica – consistente nel fornire puntuali informazioni e svolgere un ruolo di sentinella.

La posizione del Consiglio di Europa sull’estradizione di Assange

Le parole del Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel sono molto accorate d ripercorrono alcuni passi della vicenda di Julian Assange: «Le scrivo con profonda preoccupazione per l’incolumità del signor Julian Paul Assange che rischia l’estradizione negli Stati Uniti. Le scrivo per chiederle di respingere la richiesta di estradizione di Assange da parte del governo statunitense, decisione ora sotto la responsabilità del Segretario di Stato. […] Il rapporto ufficiale delle Nazioni Unite ha concluso, il 1° novembre 2019, che “a meno che il Regno Unito cambi urgentemente rotta e attenui la sua disumana condizione, la continua esposizione del signor Assange all’arbitrarietà e agli abusi potrebbe presto finire per costargli la vita”. L’estradizione negli Stati Uniti aggraverà queste condizioni. Oltre 60 medici da tutto il mondo hanno espresso preoccupazione per lo stato precario della salute fisica e mentale del signor Assange, che include timori per la sua vita. L’Istituto per i diritti umani dell’Associazione internazionale degli avvocati afferma che, poiché il signor Assange è stato vittima di tortura psicologica, la sua estradizione negli Stati Uniti sarebbe illegale anche ai sensi del diritto internazionale dei diritti umani.[…] Il Consiglio d’Europa ritiene che il trattamento riservato a Assange sia tra le “minacce più gravi alla libertà dei media. […] Amnesty International, organizzazioni per la libertà di stampa e per i diritti umani, associazioni legali, mediche e altre associazioni professionali hanno chiesto l’immediato rilascio di Assange. Hanno condannato l’illegittimità di questo procedimento di estradizione per motivi procedurali – per violazione del diritto a un equo processo – e materiali.[…] Il Parlamento dell’UE, i parlamentari, i capi di stato e gli ex capi di stato in tutto il mondo, gli operatori del diritto e gli accademici del diritto esprimono preoccupazione per le violazioni dei diritti umani, civili e politici fondamentali del signor Julian Assange e per il precedente che sta preparando la sua persecuzione. […]».

L’intervista di BBC a Stella Morris, avvocatessa e moglie di Julian assange

Per approfondire: https://dontextraditeassange.com/wp-content/uploads/2022/05/COE.pdf

https://dontextraditeassange.com/post/letter-from-adolfo-perez-esquivel-nobel-peace-laureate-to-uk-secretary-of-state-priti-patel/

https://www.theblackcoffee.eu/julian-assange-rimane-detenuto-alla-belmarsh-prison-di-londra/

Sabato, 28 maggio 2021 – n° 22/2022

In copertina: manifestazione contro l’estradizione di Julian Assange a Londra. Foto dal sito web “Don’t extradite Assange

Condividi su: