Sulle orme di Giacomo Puccini
di Laura Sestini
Prima nazionale al Teatro Marchionneschi di Guardistallo – piccolo comune nelle colline pisane della Bassa Val di Cecina – per il nuovo progetto “sulle orme di Giacomo Puccini” che vede coinvolti Danilo Rea, uno dei pianisti più importanti della scena nazionale, e Michel Godard uno dei più raffinati compositori e abili virtuosi di serpentone e basso-tuba.
Un duo insolito, che intende sperimentare la convivenza di strumenti musicali così diversi attraverso la rivisitazione di brani internazionalmente conosciuti del compositore lucchese – Puccini – considerato uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi.
Parallelamente, Rea e Godard eseguono anche loro brani originali composti individualmente, dove maggiormente si può godere dei loro virtuosismi e le capacità professionali dei due apprezzati musicisti.
Grande gaudio nel vedere il Teatro Marchionneschi – piccolo gioiello architettonico ottocentesco che viene ritenuto una copia in piccolo del Teatro alla Scala di Milano – colmo di spettatori, comprese le due file di palchetti.
Il concerto Rea/Godard fa parte del cartellone del progetto Toscana Produzione Musica nato a marzo 2022, ovvero il Centro di Produzione Musicale basato a Firenze – riconosciuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-2024 – pensato come luogo di incontro e sviluppo tra percorsi progettuali ed esperienze diverse. Un progetto che lavorerà per dar vita a processi e percorsi musicali rilevanti tanto per i musicisti quanto per la crescita culturale di pubblici eterogenei e curiosi.
Guardistallo è entrato a far parte del Sistema di residenze artistiche – entro il progetto appena citato -a sostegno del dialogo tra musica e arti dello spettacolo, oltre che per la loro circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio, rivolgendosi alle sonorità del mondo.
Come musicista, Danilo Rea nasce tra le pareti di casa, dove il gioco è suonare il piano e l’incanto è la musica. Studi classici, rock e pop hanno influenzato la sua formazione e convergono, attraverso il jazz, in uno stile inconfondibile che lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz, da Chet Baker a Lee Konitz.
Michel Godard è uno dei pochissimi solisti di tuba ed unico solista di serpentone, strumento alquanto curioso nella forma, che imbraccia per la prima volta nel 1979. Il serpentone, che nasce come il basso della famiglia dei cornetti, non aveva mai goduto di un repertorio solistico. Godard, sviluppando su questo strumento dimenticato il suo enorme talento tecnico, vi esegue un repertorio che va dalla musica del XVI secolo al jazz ed alla musica improvvisata. Durante il concerto, Godard si cimenta a spiegare al pubblico l’uso del serpentone nelle opere, ricordando che ancora al tempo di Puccini veniva inserito tra gli strumenti musicali.
I dialoghi di sperimentazione musicale tra Rea al piano e Godard al bassotuba sono curiosi, dove le tonalità più “conosciute” dello strumento a corde si scontrano talvolta con i bassi estremi della tuba, soffiata in maniera che emetta inconsuete vibrazioni; inseguimenti reciproci dei due strumenti, non sappiamo se reale jam session – ed è certo che ne avrebbero le capacità i due musicisti – suoni non sempre comuni alle orecchie degli spettatori.
L’atmosfera del Teatro Marchionneschi si riempie dei divagati brani della Turandot, “Nessun dorma” in chiave contemporanea, ravvisabile solo alla fine del brano, della Bohème, dell’opera meno conosciuta Gianni Schicchi, e dei pezzi propri dei due artisti – intramezzati da scroscianti applausi – per la delizia acustica degli spettatori.
www.toscanaproduzionemusica.it
Sabato, 10 dicembre 2022 – n° 50/2022
In copertina: Danilo Rea – Foto courtesy Toscana Produzione Musica