A Padova in esposizione la Collezione Gelman
di Laura Sestini
Jacques Gelman e la futura moglie Natasha, entrambi di origine europea, si incontrano in Messico durante la guerra civile. Il loro legame sentimentale e culturale durerà tutta la vita e si incrocerà stabilmente con la burrascosa coppia artistica e sentimentale più famosa del contesto postrivoluzionario messicano: Frida Kahlo e Diego Rivera.
Jacques e Natasha Gelman, sono emigrati dall’Europa affascinati dal contesto politico rivoluzionario zapatista messicano – ognuno per conto proprio – così come molti altri intellettuali, politici e artisti giunti in quel decennio nel Paese, crocevia di un dibattito culturale e politico molto intenso.
Jacques Gelman era produttore cinematografico di origine ebraica, nato a San Pietroburgo da una ricca famiglia borghese; Natasha Zahalka era nata in Moravia. La coppia si sposò in Messico nel 1941. Entrambi appassionati d’arte, durante la loro esistenza collezionarono opere di numerosi artisti messicani, tra cui Frida e Diego, i più conosciuti, e di artisti dell’avanguardia europea.
Natasha continuò ad ampliare la collezione di opere contemporanee anche dopo la morte del marito nel 1986. La collezione delle avanguardie europee era conservata nel loro appartamento di New York ed in seguito – alla morte di Natasha nel 1998 – donata al Metropolitan Museum.
La collezione messicana dei Gelman, acquisita soprattutto durante il periodo del “Rinascimento messicano”, include dipinti di Frida Kahlo e Diego Rivera, allora l’artista contemporaneo più famoso di tutto mondo di lingua spagnola, ma anche di altri interessanti artisti messicani, è esposta a Padova, al Centro culturale Altinate – San Gaetano, unica tappa italiana.
Frida e Diego sono due persone dalla personalità opposta, già dall’aspetto; imponente lui, più minuta lei, anche nel modo di esprimersi con l’arte pittorica saranno molto lontani. Lei dipinge opere mai troppo grandi, molti autoritratti, lui sarà globalmente famoso per i giganteschi murales che gli vengono commissionati dal nuovo governo rivoluzionario messicano, ma anche dagli Stati uniti, e meno opere da cavalletto.
Dopo l’incontro con la coppia Kahlo-Rivera, Jacques Gelman commissiona ad entrambi un ritratto della moglie Natasha. Rivera realizzerà Natasha in un abito molto femminile, che ricorda la sensualità delle molte calle che la circondano, i fiori simbolo del Messico.
Fridha, ritrarrà Natasha in un piccolo quadretto, dove al contrario la signora Gelman mostra un atteggiamento più formale ed altero.
L’esposizione è forte di opere meno conosciute della coppia Kahlo-Rivera, ma anche di un’importante serie di fotografie di differenti autori e riconosciuti autori dell’epoca – molti reporter e giornalisti, che ritraggono principalmente Frida, ma anche la coppia in contesti politici o di vita familiare. Il padre di Frida, Guillermo, era anch’egli un fotografo conosciuto; Frida fungeva da assistente al padre in laboratorio, ed aveva molto appreso dell’arte fotografica, che poi aveva utilizzato per la promozione di se stessa, come artista e come donna attivista politica, separatamente dalla notorietà del marito.
Entrambi ferventi comunisti, dopo i numerosi burrascosi sentimentali, Frida e Diego, si riconciliano sempre grazie al credo politico.
Frida scomparirà precocemente nel 1954 per una embolia polmonare a seguito di un intervento chirurgico. Ma l’icona della donna e l’artista che porta avanti una propria esistenza poetica e discorsiva di genere, insieme a quella politica, a dispetto di un mondo patriarcale che la circondava, è rimasta ben salda fino ai nostri giorni, e non cessa di essere molto attrattiva ed educativa per tutte le generazioni succedutesi.
Traduzione in lingua bulgara https://cafearte.bg/frida-khalo-gelman-coleczione/ pubblicata da CafeArte, partner ufficiale.
—————————————————————
Frida Kahlo e Diego Rivera – La collezione Gelman
a cura di Daniela Ferretti
Centro Culturale Altinate San Gaetano – Via Altinate, 71 – Padova
dal 14 febbraio al 4 giugno 2023
Promossa da Comune di Padova – Assessorato alla Cultura
Organizzazione di Vergel Foundation, MondoMostre e Skira
Sabato, 25 febbraio 2023 – n°8/2023
In copertina: Nickolas Muray “Frida with Olmeca Figurine”, 1939 Carbon print, 27.3 x 40 cm Throckmorton Fine Art, New York ©Nickolas Muray Photo Archives