giovedì, Dicembre 26, 2024

Notizie dal mondo

The English Channel like the Mediterranean Sea

The inhumane measures of the Tories against migrants

by Lucy Mitchell Pole

Rishi Sunak’s Conservative government is in trouble; the Tories lost over 1,000 seats in local elections in May, with the next general election scheduled for 2024. With respect to the promises made to regain control of the country’s borders, the facts are putting them in serious embarrassment.

More than 12,000 migrants have already arrived from France via the English Channel this year, despite the £500m paid to the French government to block boats from sailing.

To recover in the polls, the Prime Minister has made the fight against migrants one of his priorities. The extremely controversial law, the Illegal Migration Act, having passed through parliament and gaining royal assent in July this year, is intended to create a waterproof deterrent for future refugees from crossing the 21 miles of water that separates Britain from France.

The bill suppresses access to asylum in the UK for anyone arriving irregularly, including unaccompanied children, after crossing a country, such as France, where they have not faced persecution. It prevents them from making claims for protection as refugees or asylum seekers, no matter how compelling their case may be.

Furthermore, the measure provides for the “externalizing of asylum applications” to Rwanda (East Africa) or other third countries, effectively a deportation, for anyone arriving in England without a visa or passport. A blatant violation of the basic rights of refugees given that most of the people fleeing war and persecution have not had the opportunity to complete their documents before leaving. The 1951 Refugee Convention explicitly recognizes that refugees can be forced to enter a country irregularly to seek asylum.

The project, announced by the then British Prime Minister Boris Johnson on 14 April 2022, provides for Rwanda to take in thousands of asylum seekers in exchange for 120 million pounds, approximately 140 million euros.

In fact, to date it seems that the law has not yet been applied, i.e., no migrant has been repatriated to Rwanda. Every time the government has attempted to transfer somebody, it has been stopped by an appeal to the Court made by the refugees, often represented by NGOs.

The last intervention by the judiciary dates back to the end of June, when the British Court of Appeal, consulted by a dozen migrants legally represented by the “Asylum Aid” association, decided that the “Illegal Migration Bill” violated the legislation on asylum seekers.

Another idea of Johnson’s, which has been realized in July, is the enormous barge for stowing the unfortunate migrants while awaiting expulsion. The “Bibby Stockholm” has arrived, the size of a 3-storey building, 93 meters long and 27 meters wide. The boat is already moored in Portland and the first refugees have already been transferred on board. In the coming months it should host at least 500 refugees.

The “floating prison” was conceived as a ‘cheaper’ accommodation that would allow for migrants to be kept under control. Obviously, this is the least suitable type of accommodation for vulnerable people, many of whom having already been traumatized by shipwreck.

These measures are finding stiff opposition, both in parliament and in the country and even from the United Nations. Opposing the legislation against migrants were the Catholic Church of England and Wales, the Church of England, the most important humanitarian NGOs and associations for the rights of migrants as well as the Labor opposition and a part of the Tory party itself.

Protests also rained down from the firefighter’s union: “Ships like this were designed to accommodate 200 people, not 500,” explained Ben Selby, general secretary of the Fire Brigades Union (FBU). “We believe that in the event of a fire it could turn into a death trap.”

But above all, the UNHRC denounces that this policy contravenes international law on the matter and will have a profound impact on the international refugee protection system.

The intention of these measures is to act as a deterrent, to let it be known that anyone arriving in England without documents will not be able to enjoy asylum and will be expelled to countries that are anything but safe or respectful of human rights.

It seems that the British government believes, like the Italian government, that blocking the departures of boats from the coast opposite England will be enough to solve the global problem of migrations that humanity is facing.

Of course, it is also more convenient for the Conservatives to pretend to forget that the poverty and violence in the countries from which people are fleeing has been created by, besides climate change, centuries of imperialist domination and maneuvers of Western power in support of corrupt and dictatorial leaders.

Il canale della Manica come il Mediterraneo

Le misure disumane dei Tory contro i migranti

testo e traduzione di Lucy Pole

Il governo Conservatore di Rishi Sunak è in difficoltà; i Tory hanno perduto oltre mille seggi alle elezioni amministrative di maggio, in vista delle elezioni politiche previste per l’anno prossimo. Rispetto alle promesse fatte, di riprendere il controllo dei confini del Paese, i fatti li stanno mettendo in grave imbarazzo.

Oltre 12mila migranti sono arrivati già quest’anno in Gran Bretagna, dalla Francia, attraverso il Canale della Manica, nonostante 500 milioni di Sterline pagate al governo francese per bloccare le partenze delle barche.

Per recuperare nei sondaggi, il Primo Ministro ha posto la lotta contro i migranti come una delle sue priorità. La legge alquanto controversa, la “Illegal Migration Act”, passata in Parlamento e con l’assenso reale a luglio di quest’anno, intende creare un deterrente infallibile ai futuri profughi dall’attraversare i 21 miglia di acqua salata che separano la Gran Bretagna dalla Francia.

Il disegno di legge sopprime l’accesso all’asilo nel Regno Unito per chiunque arrivi irregolarmente, compresi i minori non accompagnati, dopo aver attraversato un paese, come la Francia, dove non si subiscono persecuzioni. Impedisce loro di presentare rivendicazioni per la protezione come rifugiati o richiedenti asilo, non importa quanto siano convincenti le loro circostanze.

Inoltre, la misura prevede “l’esternalizzazione delle domande d’asilo” in Rwanda (Africa orientale) o altri Paesi Terzi, di fatto una deportazione, per chiunque arrivi in Inghilterra sprovvisto di visto o passaporto. Una palese violazione dei diritti elementari dei profughi, visto che la maggior parte della gente che fugge da guerre e persecuzioni non ha avuto la possibilità di fare i propri documenti prima di partire. La Convenzione per i Profughi – Refugee Convention – del 1951, riconosce esplicitamente che i profughi possano essere costretti a entrare in modo irregolare in un Paese per chiedere asilo.

Il programma, annunciato dall’allora premier britannico Boris Johnson, il 14 aprile 2022, prevede che il Rwanda accolga migliaia di richiedenti asilo in cambio di 120 milioni di Sterline, circa 140 milioni di Euro.

Nei fatti, fino ad oggi pare che la legge non sia stata applicata, ossia nessun migrante è stato dislocato coattamente in Rwanda. Ogni volta che il Governo ha tentato il trasferimento, è stato fermato da un ricorso ai giudici da parte dei richiedenti asilo, spesso rappresentati dalle Ong.

L’ultimo intervento della magistratura risale alla fine di giugno, quando la Corte d’Appello britannica, consultata da una decina di migranti rappresentati legalmente dall’associazione Asylum Aid, ha deciso che l’Illegal Migration Bill violava la legislazione sui richiedenti asilo.

Altro progetto di Johnson, realizzato a luglio, è la grande chiatta dove stivare i malcapitati nell’attesa dell’espulsione. E’ arrivata la chiatta Bibby Stockholm, grande come un palazzo di 3 piani, lunga 93 metri e larga 27. L’imbarcazione è già ormeggiata a Portland e i primi profughi sono già stati trasferiti a bordo. Nei prossimi mesi dovrebbe ospitare almeno 500 profughi.

La “prigione galleggiante” è stata pensata come una sistemazione più economica che consentirebbe di tenere sotto controllo i migranti. Ovviamente sarebbe il tipo di alloggio meno adatto per persone vulnerabili e spesso già traumatizzate dai naufragi.

Infatti le proteste piovono anche da parte del sindacato dei pompieri: «Navi come questa sono state progettate per ospitare 200 persone, non 500» – ha spiegato Ben Selby, segretario generale della Fire Brigades Union (FBU). «Crediamo che in caso d’incendio possa trasformarsi in una trappola mortale».

Queste misure stanno trovando una dura opposizione, sia in Parlamento che nel Paese e perfino da parte delle Nazioni Unite. Ad opporsi alla legislazione contro i migranti sono state la Chiesa Cattolica d’Inghilterra e Galles, la Chiesa d’Inghilterra, le più importanti Ong umanitarie e le associazioni per i diritti dei migranti, oltre all’opposizione laburista e a una parte dello stesso partito Tory.

Ma soprattutto la UNHRC – Alto Commissariato per i Rifugiati – denuncia che questa politica contravviene la legge internazionale in materia e avrà un impatto profondo sul sistema di protezione internazionale dei profughi.

L’intenzione di queste misure è di fare da deterrente, far sapere che chiunque arrivi in Inghilterra senza documenti non potrà godere di asilo e sarà espulso verso Paesi tutt’altro che sicuri o rispettosi dei diritti umani.

Pare che il Governo britannico creda – come il Governo italiano – che basti fermare le partenze delle barche dalla costa di fronte per risolvere il problema epocale delle migrazioni in atto.

Ovviamente è più conveniente anche per i Conservatori fingere di dimenticare che la povertà e la violenza nei Paesi dalle quali la gente fugge è stata creata in larga parte, oltre dalla crisi climatica, dai secoli di dominio imperialista e le manovre del potere occidentale in sostegno di governanti corrotti e dittatoriali.

Saturday, August 26, 2023 – n°34/2023

On the cover: the Bibby Stockholm – Photo: 2023©Ashley Smith – CC BY-SA 4.0

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