Tra tradizioni contadine e contemporaneità
di Laura Sestini
Durante la notte del 31 gennaio, il calendario lunare cinese ha festeggiato il suo Capodanno 2022, lasciando l’anno del Bue (o bufalo) ed entrando in quello della Tigre.
Un anno caratterizzato dall’elemento ‘acqua’, sotto il segno della ‘Tigre dell’acqua’ – che ricorre ogni 60 anni.
Secondo la tradizione cinese, ogni anno si contraddistingue con le virtù dell’animale che lo rappresenta, pertanto il 2022 dovrebbe portare con sé coraggio, forza, carisma e determinazione, peculiarità attribuite alla magnifica e potente tigre. L’elemento acqua donerà invece maggiore malleabilità di carattere e virtù di grande sensibilità di comunicazione.
Cosa racconta la tradizione cinese sul Capodanno? Per saperne di più lo abbiamo chiesto a Marco Wong – il primo consigliere comunale eletto di origine cinese a Prato, insieme alla collega Teresa Lin, e referente conosciuto per le comunità di cittadini cinesi in Italia, di cui ricordiamo che la più grande risiede proprio nella città toscana.
Quando è iniziato il Nuovo anno del calendario lunare cinese?
Marco Wong – “Tecnicamente il 31 gennaio è finito l’Anno del Bue, ed il primo febbraio si entra nell’Anno della Tigre. Ma i festeggiamenti comunque si protraggono per un paio di settimane.“
Cosa promette l’anno della Tigre?
“Non si può mai dire che un anno sia completamente buono, o al contrario cattivo, dipende dalle caratteristiche che seguono l’animale. I segni cinesi del calendario lunare sono dodici, abbinati a cinque elementi naturali, quindi ognuno si ripete ogni 60 anni. Questo anno è dedicato alla Tigre dell’acqua. Sappiamo che la tigre è un animale forte e possente, ed il suo anno rispecchierà un po’ queste caratteristiche, anche se non per forza l’anno sarà solo positivo, nonostante queste virtù. Per i Cinesi vi sono anni ‘preferiti’ rispetto ad altri, quando una coppia potrebbe decidere in quel periodo di avere un figlio. Tra questi sicuramente ritroviamo l’Anno del Dragone.“
Quindi le persone di origine cinese si rifanno alla simbologia dell’animale dell’anno in corso? Ovvero, ‘credono’ in queste caratteristiche simboliche?
“Non del tutto. Succede un po’ come con lo Zodiaco in Occidente, si dice che il segno trasmetta al neonato determinate caratteristiche. Qualcuno dà più peso a questo, altri meno. In Cina, chiedere sotto quale segno si è nati è anche un modo per chiedere l’età ad una persona, considerando che un animale torna dopo un ciclo di 12 anni, non come nello zodiaco, ogni 12 mesi. Un modo meno diretto di saper l’età del nostro interlocutore.“
Quali sono i festeggiamenti tradizionali del Capodanno cinese?
“Purtroppo, a causa della situazione sanitaria legata alla pandemia, i festeggiamenti tradizionali non si terranno. La Sfilata del Dragone, nelle città italiane dove ci sono grandi comunità cinesi, sono state fermate. Nel 2020 perché il Covid-19 era appena scoppiato in Cina, quindi per solidarietà alle persone colpite dalla pandemia. E per tutte le preoccupazioni che la pandemia potesse anche arrivare in Italia. Poi nel 2021 eravamo nel mezzo della pandemia, e analogamente fu seguita la stessa considerazione. Nel 2022 per il timore di assembramenti, e gli altri stessi motivi, le sfilate sono rimandate agli anni futuri. Si terranno dei festeggiamenti più privati, rispetto agli anni pre-pandemia. Fossimo in tempi ‘più normali’ al tempio Buddista di Prato si sarebbe tenuta la cerimonia del Suono della Campana, con cui si saluta il Nuovo anno. Si sarebbero fatti dei fuochi artificio e poi la Sfilata del Dragone. Questi sono gli elementi identitari che ancora si tengono accesi nelle comunità cinesi all’estero, al contrario delle città cinesi, dove la sfilata del Dragone non si tiene più. Un modo per mantenere vive delle tradizioni, che sono nate nel mondo contadino. Ciò che ancora rimane in comune con la Cina è mangiare in famiglia, magari cucinando insieme i piatti della tradizione. Nelle due settimane di festeggiamenti un paio di giorni si dedicano a rinsaldare i rapporti parentali, preparando i ravioli, cucinando e stando tutti insieme. In Cina invece si va dalla città in cui si vive abitualmente, alla città di origine. Dall’Italia è un po’ più complicato quindi si festeggia tra amici e parenti.“
Quale significato si abbina alla Sfilata del Dragone?
“Il dragone arriva dalla cultura contadina ed ha un significato diverso dal drago della tradizione occidentale, come si può vedere con San Marco che uccide il drago, considerato un animale negativo. In Cina e nei Paesi vicini, il dragone ha un’accezione diversa, e rappresenta in qualche caso l’autorità, il potere. Infatti si diceva che l’Imperatore fosse un dragone, associandolo appunto all’autorità. Nella tradizione il dragone era colui che poteva anche controllare le precipitazioni. La sfilata è composta da persone che portano sui dei pali un segmento del dragone. La testa viene guidata da qualcun altro che gli fa fare molte evoluzioni, ed infine troviamo una persona che guida il drago ad una perla. Poiché il dragone è colui che controlla le precipitazioni, il rituale è nato per propiziare le piogge. Era il modo dei contadini di fare una richiesta al dragone per far piovere in un luogo specifico. Poi l’accezione si è allargata alla ‘prosperità’, perché le piogge se arrivano in modo controllato, ai contadini portavano buoni raccolti. In seguito la cultura è diventata più cittadina ed il significato si è trasformato di prosperità in generale. Nelle città è abituale che i proprietari di attività commerciali invitino il dragone a visitare i propri negozi perché porta fortuna.“
Cosa si può consigliare agli Italiani per stringere rapporti sociali con i cittadini di origine cinese?
“Prima di tutto bisogna essere curiosi intellettualmente e pensare dei modi per essere aperti al dialogo, magari anche imparando due, tre paroline in lingua cinese, per dimostrare vicinanza. Nel corso dei decenni sono diventati più numerosi gli scambi e quindi anche la possibilità di conoscere dei Cinesi. Adesso è molto più facile che in passato, anche per i molti che sono di origine cinese ma sono nati e cresciuti in Italia, annullando anche il gap linguistico. Imparare due parole di cinese, comunque rimane sempre una manifestazione di simpatia. Una buona occasione per allacciare rapporti è questo momento di festeggiamenti del Capodanno. Benché più dimesse, ci sono iniziative di scambio culturale in tutte le città italiane dove vivono comunità cinesi, compresa Prato.“
Sabato, 5 febbraio 2022 – n° 6/2022
In copertina: la Sfilata del Dragone – Foto: ©Laura Sestini (tutti i diritti riservati)