Online una maratona di esperienze e di visione verso il futuro con Il Festival dell’Eccellenza Femminile 2021
di Laura Sestini
L’anno 2020 rimarrà indelebile negli annali storici, non solo per i numeri della pandemia ma, e soprattutto, per gli adattamenti che tutti abbiamo dovuto necessariamente mettere in atto per riarmonizzare la routine quotidiana – rivoluzionata dai singhiozzi dei molteplici lockdown e colori regionali. Certamente un anno bizzarro e sorprendentemente inaspettato, che ha ribaltato la visione del futuro – almeno a breve termine – in cui tutti riponevamo le nostre certezze.
L’elemento che ha caratterizzato maggiormente il 2020 è stato la sospensione del tempo che non ha solamente coinvolto una località o una singola nazione, bensì – per par condicio – indiscriminatamente tutti i cittadini della Terra, senza distinzioni di sorta.
Qualcosa (o qualcuno) ha ruotato l’interruttore su off.
È questo un lungo periodo, indeterminato e deformabile, di cui ancora non possiamo anticipare la conclusione, che ha posto ogni singola persona – con reazioni e capacità personali – di fronte a un iniziale ‘nemico’ da combattere e a cui resistere, e non intendiamo il virus, i contagi, eccetera, bensì proprio la lotta con se stessa, contro la propria visione esistenziale e i progetti di lavoro, di studio, di vita sentimentale e in qualsivoglia ambito che, in breve tempo, si sono sgretolati come un castello di carte portato via dal vento.
Niente, o quasi, è stato – ed è ancora – come prima.
In molti siamo stati attanagliati, inizialmente, da un sentimento di panico e dall’ansia di non poter veder realizzati programmi e progetti già in atto al momento del ‘blocco del tempo’; mentre abbiamo dovuto sottostare ai vincoli che la natura, improvvisamente, ci aveva posto a barriera, prima di vincere le nostre personali resistenze al cambiamento – avvenuto, poi, obbligatorio e liberatorio.
Verterà proprio su questa tematica la XVI° edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, dal titolo Fattore D – Donne del nuovo Rinascimento.
Trasferitosi online per ovvie ragioni – anche se fino all’ultimo momento si era sperato di poterlo organizzare in presenza – il primo appuntamento mensile, dei quattro previsti fino a maggio, aprirà la serie il 16 febbraio 2021 (rimandato da ottobre 2020). Il Festival ospiterà ben 23 personalità femminili – da tutta Italia – eccellenze professionali del mondo del teatro e dello spettacolo, che dibatteranno con la loro competenza e consapevolezza personale su ‘L’importanza del teatro e del cinema’, tracciando altresì la memoria storica del mondo femminile in questo settore.
Registe, attrici, giornaliste e critiche d’arte, riporteranno il proprio – esclusivo – vissuto esistenziale di donne e di professioniste, eredi di resistenze, resilienze e ri-nascite, dell’ultimo anno trascorso sugli ampi paesaggi, più immaginari che fisici, della pandemia.
La prima eccezionalità delle loro esperienze – e senz’altro di innumerevoli altre consimili – è non essersi lasciate contagiare dal virus della prigionia mentale (disagio capitato sfortunatamente a molti altri), del quale sembravamo dover cadere tutti vittime, durante i primi mesi di immobilità fisica, costretti per legge nelle proprie residenze, esclusi persino a una breve passeggiata a contatto con la natura.
Ma ancora più eccezionale è stata la ri-nascita, la nuova vita con la quale hanno dato rinnovata luce a loro stesse, per non soccombere alla depressione globale che aleggiava sui cinque continenti.
Se dal greco antico donna si scrive γυναίκα – gynaika con radice gyn; la lingua curda – idioma mesopotamico ancora più antico – con la stessa radice jin/donna, trasferisce il significato anche a vita – jiyan. Nell’era che fu matriarcale nell’antichissima Mesopotamia – circa 12 mila anni fa – donna era uguale a vita. Non solo perché metteva al mondo i figli – evento divino per la parte maschile della società – ma altresì perché la donna era custode della sapienza delle piante, di cui si cibavano in maggioranza – alimenti che tenevano in vita la famiglia intera.
Dopo tutti questi millenni ci siamo dimenticate che le donne generano la vita e rigenerano continuamente se stesse, e l’evidenza, ai giorni della pandemia, è data dai numerosissimi nuovi progetti di lavoro e di vita al femminile, nati da questo contesto così sfavorevole.
Alla luce dell’esperienza pandemica, anche la politica e le professioni andranno riviste, e un occhio di riguardo dovrà essere posto sul comparto del Teatro e dello Spettacolo, settore tra i più avviliti dalla stessa politica.
Le professioniste che parteciperanno al primo incontro del Festival dell’Eccellenza Femminile a tematica teatro e spettacolo riporteranno anche le loro idee e visioni per il futuro: di come le donne, in percentuale piuttosto bassa rispetto ai colleghi uomini, dovranno essere riconsiderate attraverso il loro valore professionale, par condicio con i registi, gli attori, i tecnici audio, luce, eccetera, uomini.
Le donne presenti porranno, dunque, al centro del discorso ciò che vorrebbero fosse l’impatto del femminile nel settore del teatro e dello spettacolo, anche in vista del programma politico-economico Next Generation EU che il nuovo governo dovrà speditamente ultimare e inviare agli organismi europei. Ridefinire il ruolo delle donne in ogni ambito del mondo dello spettacolo è irrinunciabile.
Il Festival – curato da Festival dell’Eccellenza al Femminile, Schegge del Mediterraneo e Teatro Nazionale di Genova – sarà per tutti fruibile gratuitamente online, in diretta streaming dal Teatro Ivo Chiesa di Genova, dalle ore 16.00 alle ore 21.30 di martedì 16 febbraio 2020 sui canali del Festival dell’Eccellenza al Femminile – pagina Facebook e YouTube, e sulla pagina Facebook del Teatro Nazionale Genova.
PROGRAMMA E PARTECIPANTI :
1. CONSUELO BARILARI, dir. Festival dell’Eccellenza al Femminile
2. CLAUDIA CANNELLA dir. Hystrio
“Resistente come una quercia o resiliente come un giunco?”
3. PATRIZIA COLETTA dir. Fondazione Toscana Spettacolo
4. LUCIA FRANCHI co-ideatrice e co-dir. di Kilowatt Festival; drammaturga
“Si salvi chi fa”. Intervento strutturato su tre punti: una parte per raccontare il suo percorso lavorativo; una parte dedicata alle azioni fatte durante la chiusura dei teatri; infine una riflessione sul ruolo che riveste e il rivestirlo come donna.
5. DANIELA ARDINI regista e dir. artistico di Lunaria Teatro
“Percorsi di ri-esistenza”
Daniela Ardini presenta l’attività di Lunaria Teatro – attiva da trenta anni – alla luce del “nuovo Rinascimento
6. MANUELA KUSTERMANN attrice e dir. artistica Teatro Vascello di Roma
7. PAMELA VILLORESI attrice – dir. artistico del Teatro Biondo di Palermo
“Come l’acqua”
8. ANNA BANDETTINI, giornalista e critica, la Repubblica
9. CHIARA VALENTI OMERO presidente AFIC e Shorts International Film Festival
“I Festival cinematografici ai tempi del covid: e se fosse l’occasione per un rilancio del settore?”
10. LAURA DELLI COLLI Presidente SNGCI e Fondazione Cinema per Roma
“Cinema, femminile plurale – Tra realtà e (nuovo)immaginario”
11. LINA PROSA drammaturga e regista, dir. MigraTeatro-Centro Amazzone, Palermo “Pensare, ripensare. Fare, rifare”. Prendere coscienza del fatto di essere molto elastici e fluidi, e trasformare quello che non si è riuscito a trasformare fino a oggi, con riferimento anche al sistema teatrale. Progetto su Edipo e la peste di Tebe con particolare riferimento alla figura di Giocasta e alla sua collocazione nel mito.
12. PATRIZIA RAPPAZZO giornalista, dir. artistica Sguardi Altrove International Film Festival
“Next generation e cinema. Lo sguardo delle donne per un futuro sostenibile”
13. MICAELA CASALBONI attrice condir. Teatro dell’Argine.
“Le ragazze che faranno l’impresa: teatro e cittadinanza attiva”
14. CARLA PEIROLERO attrice, autrice e regista, dir. SUQ Festival e Teatro
“Next generation, next theatre: una comunità in dialogo con la società e con il mondo”
Solidarietà tra donne del teatro e non solo. Costruire una rete solidale tra cultura e sociale. Migrazioni: come è cambiato il ruolo delle donne.
15. SILVANA ZANOVELLO giornalista e critica Il Secolo XIX
“Gli schiaffi della cronaca e l’abbraccio della storia”
16. GAIA APREA attrice
“Eroine, dee, sante e donne comuni raccontate dal teatro”
17. ANGIOLA CODACCI PISANELLI giornalista L’Espresso
“Poesia e ambiente in teatro tra Quarticciolo e Maam”
Racconterà l’esperienza di Co-curatrice del Festival europeo di poesia ambientale, che a dicembre ha intrecciato reading di poesia, performance e incontri con poeti intorno al Teatro del Quarticciolo e agli spazi dedicati agli spettacoli del Museo dell’altro e dell’altrove. Il lockdown e le restrizioni hanno portato molti lettori a riscoprire la poesia, che può occupare spazi sempre maggiori nelle programmazioni dei teatri.
18. SIMONA FRIGERIO giornalista, vice-dir. www.theblackcoffee.eu
“Se siamo ‘metà del cielo’, dobbiamo occuparne altrettanto” La presenza delle donne nelle posizioni che contano, quelle che fanno la differenza, è tuttora un tema spinoso in Italia dato che, non solamente la disoccupazione femminile rimane endemica nel nostro Paese. Lavoro nel mondo dell’arte e problematiche legate allo smart working e piattaforme. Donne e giornalismo esperienza di The Black Coffee.
19. ANNASTELLA GIANNELLI dir. organizzativa e progetti Officine Papage
“Opportunità e Responsabilità per il teatro di domani”: iniziative importanti nate nel periodo della pandemia come risposta a bisogni e urgenze (Tavolo Permanente Spettacolo dal Vivo, Scena Unita, Amleta). Esperienza Officine Papage, esperimento digitale.
20. FRANCESCA DE SANCTIS giornalista, critica teatrale, scrittrice.
“Donne e teatro, dalla carta stampata al palcoscenico”
21. RITA MAFFEI regista vice pres. e co-dir. artistica CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Donne nel nuovo Rinascimento – Esperienze e nuovo scenario