sabato, Dicembre 21, 2024

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In Messico Claudia Sheinbaum apre una nuova era politica

La prima donna Presidente dello Stato latinoamericano rappresenta dignità e resistenza

di Nancy Drew

Alcuni giorni dopo il massacro di Tlatelolco, il 2 ottobre 1968, Annie Pardo, Fernanda Campa, Carmen Soler e José Barberán, studenti e membri della brigata della Facoltà di Scienze dell’UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México) – afferma Raúl Álvarez Garín, uno dei principali leader del Consiglio Nazionale di Sciopero (CNH) – distribuirono nelle scuole un documento informativo sul crimine di Stato commesso dal governo di Gustavo Díaz Ordaz. Questa coraggiosa denuncia, in circostanze di persecuzioni, violenze, omicidi, incarcerazioni e sparizioni, metteva a rischio la loro integrità fisica o la loro prigionia.

Annie Pardo – eminente e rinomata scienziata universitaria – è la madre di Claudia Sheinbaum, che, durante la sua permanenza presso la stessa Facoltà di Scienze, assunse una posizione di impegno e di lotta con gli studenti che crearono nel 1986 il Consiglio studentesco universitario (CEU) per riuscire contro uno degli attacchi che aveva creato ulteriori barriere all’accesso all’UNAM, ponendola a livelli irraggiungibili per gli studenti delle scuole superiori a basso reddito.

La prima partecipazione di Sheinbaum con Cuauhtémoc Cárdenas, Andrés Manuel López Obrador e migliaia di combattenti sociali e di sinistra contro il PRI e nei trionfi di entrambi i leader nel governare Città del Messico, nella vittoria di AMLO (Andrés Manuel López Obrador, presidente uscente) alle elezioni presidenziali del 2018 e nella sua esperienza di governo di Città del Messico, come Sindaca, per quasi cinque anni, rivelano in lei una donna cresciuta con valori di lotta, dignità, tenacia e intelligenza.

Sono molti i risultati raggiunti dal governo AMLO. La pandemia Covid è stata affrontata e superata, il salario ha registrato una vera e propria ripresa che non aveva avuto da quattro decenni; si è moltiplicata la copertura sanitaria della popolazione; è stata istituita una pensione universale obbligatoria per gli anziani, il che ha suscitato uno spirito di rivendicazione e di gioia scomparsa dai loro volti; è stata invertita la riforma privatizzatrice e classista dell’istruzione e sono stati reintegrati gli insegnanti licenziati per la loro resistenza e lotta; sono stati creati un maggior numero di centri e specializzazioni per l’istruzione superiore e il lavoro viene riorientato scientificamente verso la vita e protezione dell’ambiente; sono state realizzate in tempi record le opere infrastrutturali necessarie, come l’aeroporto Felipe Ángeles, il Treno Maya, la raffineria Olmeca a Dos Bocas, scuole, strade, dighe. Lavori che probabilmente non sarebbero mai stati completati con i costi e le scadenze previste se fossero continuate le procedure e le pratiche corruttive che hanno causato tanti saccheggi e sprechi di risorse pubbliche nei governi PRI – Partito Rivoluzionario Istituzionale – e PAN – Partito Azione Nazionale.

Restano compiti importanti davanti a un regime capitalista, la cui avidità e mancanza di scrupoli distruggono tutti gli spazi della vita e della natura: fermare il numero di omicidi e sparizioni causati dai cartelli del traffico di droga e tratta di esseri umani che approfitta del crescente flusso migratorio verso gli Stati Uniti e che, in larga misura, i suoi principali operatori agiscono impunemente da quel paese; raggiungere la stabilità lavorativa; affrontare l’emergenza della disponibilità idrica; ridurre i livelli di inquinamento nelle città dovuti al consumo irrazionale di idrocarburi; affrontare il crescente e minaccioso riscaldamento climatico che sta devastando il Paese; migliorare i livelli di insegnamento ad ogni livello scolastico; superare l’indolenza e l’insufficiente informazione dei cittadini per migliorare le abitudini di consumo, la salute, lo svago e la pulizia del nostro ambiente, a cominciare dalle nostre case e dalle strade; motivare l’intera popolazione a piantare alberi e prendersi cura dell’acqua. L’assassinio dei giornalisti di La Jornada e l’aggressione e la scomparsa dei normalistas di Ayotzinapa del 2014 sono ancora pendenti.

Approfondire e raggiungere nuovi obiettivi di progresso, riguardo al lavoro straordinario che AMLO ha svolto durante il suo governo, richiederà maggiore sostegno, impegno, partecipazione e organizzazione indipendente, dalla base, del popolo messicano.

Circa 36 milioni di voti ha ricevuto Claudia Sheinbaum per essere eletta Presidenta, quasi il doppio del candidato arrivato secondo.

Milioni di messicani hanno creduto al mandato rivoluzionario come prima donna Presidente del paese latinoamericano tra i più violenti al mondo. Un voto verso le utopie di democrazia e di un paese migliore che motivò anche la ribellione e la resistenza di quei giovani del ’68, che non si arresero, e che avevano assunto con convinzione nella lotta per i propri ideali, il rischio di morire, di essere imprigionati o diventare desaparecidos.

Sabato, 8 giugno 2024 – Anno IV – n°23/2024

In copertina: Claudia Sheinbaum, presidentessa messicana – photoframe da video

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