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Notizie in breve

La Cina studia le proprie rocce lunari

redazione The BlackCoffee

A dicembre 2020 la navicella spaziale cinese Chang’e-5 ha raccolto le prime rocce lunari riportandole a terra per la gioia degli scienziati del Paese. Secondo i geologi, stanno rivelando interessanti evoluzioni geologiche del satellite della Terra.

Li Xian-Hua è un geo-cronologo che lavora all’Istituto di Geologia e Geofisica (IGG) presso l’Accademia cinese di Scienze a Pechino. Precedentemente all’arrivo delle rocce lunari la ricerca dello scienziato si concentrava sulle rocce fuse della Terra.

La missione Chang’e-5 ha recuperato 1,7 chilogrammi di materiale vulcanico di basalto da una vasta pianura lavica, nota come Oceanus Procellarum, nella regione settentrionale della Luna. Quella posizione era stata selezionata perché avrebbe potuto rivelare materiale vulcanico più giovane.

Li Xian-Hua è uno dei tanti scienziati planetari in Cina che ha avuto la possibilità di studiare le rocce lunari per la prima volta, i cui campioni raccolti sono i primi portati sulla Terra dopo le missioni Apollo della NASA e Luna dell’Unione Sovietica di oltre 40 anni fa.

Numerose squadre di giovani scienziati sono state organizzate per studiare le rocce lunari in possesso della Cina e già ad ottobre 2021, una di queste ne ha annunciato l’età di 1,96 miliardi di anni, mentre poche settimane dopo il team di Li ha confermato le stesse date, stimando che l’età risalisse a 2 miliardi di anni.

Sabato, 19 marzo 2022 – n° 12/2022

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