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‘La guerra fredda’ dei sommergibili

Il patto tra Australia, USA e Gran Bretagna che tiene fuori la Francia

di Ettore Vittorini

Si potrebbe chiamare “guerra fredda dei sommergibili”, ricordando quella vera tra Occidente e URSS di tanti anni fa. In realtà questa è il risultato di un forte contrasto militare della Francia contro Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti. C’entra anche la Cina ma indirettamente.

La causa del conflitto è la nascita del patto segreto trilaterale tra Australia, Gran Bretagna e USA chiamato AUKUS. L’alleanza intende rafforzare la presenza dei tre Paesi nel Pacifico contro gli obiettivi strategici della Cina che da anni si sono estesi da Taiwan alle Filippine, al Vietnam, al Brunei e alla Malaysia – territori le cui coste sono bagnate dal Mar della Cina. Per sorvegliare meglio quelle acque internazionali, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna forniranno all’Australia otto sommergibili atomici armati di missili da crociera – cioè a lungo raggio.

Sottomarino cinese Tipo 039A – riconosciuto come tra i più silenziosi serie attualmente in servizio
Foto credits: United States Naval Institute News Blog

E la Francia che c’entra? L’Australia aveva stipulato un contratto col governo di Parigi sulla fornitura di 12 sottomarini a propulsione normale che sarebbero stati costruiti dalla società francese Naval Group – che peraltro è socia della italiana Fincantieri. Sarebbero serviti all’Australia soltanto per difendere le proprie coste, mentre quelli atomici hanno funzioni di deterrente molto più aggressivo.

Il Presidente Emmanuel Macron, arrabbiatissimo, ha fatto rientrare in patria gli ambasciatori dai tre Paesi “traditori” accusandoli di aver complottato tra di loro a scapito della Francia e della Nato. Ha chiesto inoltre la solidarietà dell’Unione Europea.

Il ministro degli Esteri Jean Yves Le Drian ha commentato l’avvenimento con la frase “Un coup dans le dos”- un colpo alla schiena – ricordando quando nel 1940 l’Italia aggredì la Francia invasa dai nazisti. In realtà è una questione commerciale perché l’accordo con l’Australia – del valore di 37 miliardi di Euro – era stato definito “il contratto del secolo”. Ma cancellarlo è stata anche una scorrettezza politico militare perché i due partner della NATO – Usa e UK -hanno ignorato la loro partner francese.

Anche l’Unione Europea ha protestato tramite la Commissaria Ursula von der Leyen che ha dichiarato alla CNN: “ La Francia è stata trattata in modo inaccettabile”. Ha poi aggiunto: “Poiché abbiamo valori e interessi comuni, non permetteremo che accada una spaccatura tra le nostre democrazie”.

La Cina ha commentato la nascita dell’AUKUS con la frase:” E’ una mentalità da guerra fredda che spinge la corsa alle armi”.

L’atteggiamento del Presidente americano Joe Biden è stato paragonato da molti commentatori simile a quello del predecessore Trump. Per esempio pochi giorni prima di rendere noto l’accordo sui sommergibili, aveva telefonato al Presidente cinese Xi Jinping per chiedergli un incontro al vertice entro il G20 di ottobre che si terrà a Roma. Per non aggiungere la scorrettezza verso gli alleati della NATO.

Sabato, 25 settembre 2021 – n° 35/2021

In copertina: Sottomarino classe Collins HMAS Rankin durante un addestramento – Foto credits: Australian Department of Defence

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