redazione di TheBlackCoffee
Il 20 ottobre, nella sala Walter Tobagi a Roma, in presenza il segretario generale FNSI – Federazione nazionale della stampa italiana – Raffaele Lorusso; il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli; il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury; Stefania Maurizi; Vincenzo Vita e i componenti del comitato promotore dell’iniziativa, è stata presentata la campagna internazionale “La mia voce per Assange” promossa da un comitato – formato da Paolo Benvenuti, Daniele Costantini, Flavia Donati, Giuseppe Gaudino, Laura Morante, Armando Spataro, Grazia Tuzi, Vincenzo Vita – che ha accolto l’appello lanciato dal Premio Nobel per la pace, Adolfo Pérez Esquivel, per reclamare la liberazione di Julian Assange.
«La liberazione di un giornalista assurdamente detenuto per aver avuto il coraggio di denunciare crimini di guerra e gravissime violazioni dei Diritti Umani rappresenta un imperativo categorico per difendere un essenziale principio di libertà e per ridare ruolo e valore ad un’informazione davvero libera e indipendente – sostengono i promotori».
«Nell’età della rete e degli algoritmi – aggiungono – si sente l’urgenza di ripristinare il metodo dell’inchiesta e della ricerca delle fonti, come criterio valido sempre e non a seconda dei governi o delle maggioranze politiche. Ciò che sta avvenendo è un segnale molto allarmante del deterioramento di un principio fondamentale del sistema democratico».
Julian Assange da 3 anni, 11 mesi e numerosi giorni, è arbitrariamente recluso presso il carcere britannico di massima sicurezza Belmarsh di Londra, in assenza di imputazioni.
Per approfondire: https://www.theblackcoffee.eu/il-giornalismo-si-e-dimenticato-di-julian-assange/
https://www.theblackcoffee.eu/julian-assange-rimane-detenuto-alla-belmarsh-prison-di-londra/
Sabato, 22 ottobre 2022 – n° 43/2022