Nascita ed evoluzione di un (ex) quotidiano di sinistra
Redazione TheBlackCoffee
Nota del direttore: iniziai a leggere il quotidiano La Repubblica nel 1978-79, poco dopo la sua nascita, durante l’ultimo anno delle scuole superiori a causa, o per merito, dell’insegnante di Diritto ed Economia, che di cognome faceva ‘Guerra’. Una donna bella, elegante e austera. Quando entrava in classe eravamo tutti intimoriti e stavamo in silenzio, ché delle sue materie non ci capivano quasi niente. Questa donna ci costringeva a comprare dei quotidiani a turno, leggere degli articoli in classe e poi commentarli. Con lei avevamo sempre 2-3 ore di lezione attaccate, non c’era possibilità di sfuggire al suo flagello, e ci sforzavamo in goffi tentativi di critica solo per paura di prendere brutti voti. Era quello il suo modo di interrogarci e senza dubbio, col senno di poi, di spingerci verso l’età adulta e l’abitudine di informarci su cosa accadeva intorno a noi, di politica, di economia, di costume. Di aprire gli occhi sulla società.
Un’abitudine, relativamente alla lettura di questo quotidiano, che ho abbandonato da diversi anni, da quando, per il passaggio di mano alla famiglia Agnelli, e la gestione attraverso una concatenazione di società legate alla holding finanziaria olandese Exor, insieme alla sua “internazionalizzazione” nel paradiso fiscale europeo, di Repubblica è cambiato anche l’indirizzo editoriale – senza dubbio peggiorato ai miei occhi, rispetto ai trentanni di vita precedenti.
La Repubblica era nata a sinistra, un quotidiano laico e innovativo, anche nel formato di stampa, con un registro linguistico più moderno, fluido e comprensibile. Allora era il momento giusto, ce n’era bisogno di un giornale di quel tipo, l’Italia era in fermento, dentro gli anni del terrorismo dinamitardo, ed infatti in breve tempo Repubblica divenne uno dei quotidiani più letti, adeguato al contesto storico.
Oggi, La Repubblica è un quotidiano poco attendibile, dai titoli spesso sensazionalisti, incanalato nel discorso più convenzionale – una pubblicazione mainstream. Un’evoluzione che non avremmo mai creduto, eppure si è trasformato, becero e neoliberista, in simmetria alla holding che lo detiene. Chi lo ha amato nei bei tempi (giornalisticamente) che furono, adesso fa fatica a riconoscerlo e, soprattutto, sfogliarlo e scorrerlo.
A conferma del sintetico excursus involutivo de La Repubblica, ecco che un recente articolo sulla attuale guerra in Palestina fa infuriare una lunga lista di docenti universitari e del mondo della ricerca, che ne contestano pubblicamente il linguaggio fuorviante.
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Lettera inviata al direttore de La Repubblica, nella quale si chiede una rettifica e il rispetto dei mandati della giustizia internazionale nel modo di trattare la questione israelo-palestinese.
“Attacchi terroristi a villaggi israeliani” per dire resistenza all’occupazione della Cisgiordania, proprio non possiamo farlo passare. Se è davvero apologia di reato, come sostiene Francesca Albanese (Relatrice Speciale ONU sui Territori Occupati in Palestina), lo si deciderà nelle sedi opportune; ma come persone del mondo della scienza e della ricerca abbiamo il dovere di mobilitarci contro queste falsificazioni funzionali a un genocidio.
Egregio direttore,
Le scriviamo in qualità di esponenti del mondo della ricerca e della scienza, preoccupati per la circolazione di notizie false o fuorvianti nella sfera pubblica, particolarmente problematiche in caso di conflitti potenzialmente in grado di scatenare reazioni di estremismo o addirittura di odio. Ci sentiamo in dovere di segnalare al vostro giornale il frequente uso di una terminologia altamente problematica e di informazioni parziali per quanto riguarda il genocidio ad opera di Israele sul popolo palestinese, sulla quale esiste una vastissima documentazione, nonché una lunga serie di risoluzioni giuridiche che chiariscono i termini della questione.
Vogliamo segnalare che un titolo dell’edizione online di ieri mattina (1 settembre) sulla situazione in Cisgiordania conteneva una gravissima falsità, reiterata nel testo dell’articolo: “Attacchi terroristici contro villaggi israeliani”. E’ noto che in Cisgiordania è in corso un’occupazione illegale da parte dell’esercito di Israele, in violazione dei confini stabiliti dagli accordi internazionali, al rispetto dei quali è vincolata la stessa accettazione di Israele come membro dell’ONU. Specialmente dopo il parere della Corte Internazionale di Giustizia del luglio 2024 sull’illegalità dell’occupazione israeliana nel territorio palestinese, non si può parlare di “villaggi israeliani” per riferirsi a degli avamposti militari o colonie illegali in un territorio occupato, a meno che chiamandoli così non ci si voglia apertamente dichiarare favorevoli all’occupazione illegale e contraria alle risoluzioni ONU.
Per il diritto internazionale un popolo che vede violati i propri confini assegnati ha il diritto di difendersi contro l’occupante, anche attraverso l’uso delle armi. Non sussiste quindi la definizione di “terrorismo” applicata alla resistenza palestinese all’occupazione della Cisgiordania. Per maggiore comprensione del retroscena, si veda il seguente articolo pubblicato pochi giorni fa dalla professoressa Paola Caridi, autrice del libro “Hamas: dalla resistenza al regime”: https://www.valigiablu.it/israele-guerra-gaza…/
L’errore, voluto o inconsapevole che sia, commesso dal vostro giornale è stato rilevato oggi anche dalla Relatrice speciale ONU per la Palestina e i territori occupati, Francesca Albanese, che ha ipotizzato la possibilità che configuri un’apologia di reato a mezzo stampa (https://x.com/FranceskAlbs/status/1829858032429232486), vista la recente risoluzione della Corte Penale Internazionale che condanna l’occupazione israeliana della Cisgiordania, richiedendo a tutti gli stati membri del Trattato di Roma di evitare qualunque forma di collaborazione con tale violazione.
A questo proposito, segnaliamo l’articolo di Craig Mokhibar “Western media can be held legally accountable for its role in the Gaza genocide” su Mondoweiss (24 agosto 2024), in cui si analizza la possibile corresponsabilità di molti media occidentali nel genocidio del popolo palestinese da un punto di vista legale. https://mondoweiss.net/…/western-media-can-be-held…/ .
Indipendentemente dalla loro rilevanza giuridica, che verrà valutata nelle apposite sedi, questo tipo di imprecisioni creano nell’opinione pubblica una interpretazione altamente fuorviante della natura degli eventi in corso, parallela a quella creata dalla diffusione di fake news sulle reti sociali, e aggravata dalla responsabilità e dall’autorevolezza della testata che le pubblica. E’ noto come la diffusione di notizie false crei polarizzazione e tensione sociale, rappresentando un ostacolo per lo svolgimento di un libero dibattito nella sfera pubblica e per la stessa tenuta democratica del paese.
Anche la diversa rilevanza data agli ostaggi o ai morti di parte israeliana o di parte palestinese risulta fuorviante, poiché oscura l’immensa sproporzione delle perdite subite nonchè l’asimmetria fra le posizioni delle parti coinvolte, come se solo una delle parti del conflitto abbia diritto a veder riconosciuto il proprio lutto, mentre l’altra viene ridotta a meri numeri.
Commissioni ONU e Tribunali internazionali sono gli strumenti collettivi sviluppati dalla comunità internazionale per creare una base condivisa di interpretazione e reazione agli eventi globali. Non dubitiamo che il vostro giornale ne riconosca l’importanza cruciale, soprattutto di fronte ad eventi catastrofici come quelli in corso a Gaza, e con l’ombra di un’escalation del conflitto che incombe. Chiediamo quindi di pubblicare la presente lettera, di correggere il titolo in questione, e, per il futuro, di controllare con più attenzione la correttezza delle notizie rispettando il diritto internazionale nelle definizioni usate per parlare di Palestina e Israele.
Cordialmente,
Danilo Aceto, Università di Roma Tor Vergata
Chiara Acciarini, Università di Torino
Antonino Adamo, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Marco Adezati, ex Dirigente scolastico Genova
Marta Alacevich, illustratrice
Alessandra Algostino, Università di Torino
Marco Ammar, Università di Genova
Lucia Amorosi, Scuola Normale Superiore
Andrea Arosio, studente, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Andrea Balduzzi, ex Università di Genova
Antonio Banfi, Università Milano Bicocca
Rosa Barotsi, Università di Modena e Reggio Emilia
Matteo Bassoli, Università degli Studi di Padova
Alberica Bazzoni, Università per Stranieri di Siena
Claudia Bellomo, avvocata, Messina
Marta Benedetti, collaboratrice scolastica a Castelbolognese, RA,
Filippo Bianchetti, medico di base, Varese
Alessandra Bonazzi, Università di Bologna
Sara Borrillo, Università di Napoli L’Orientale
Franco Camandona, medico, Genova
Alessia Carnevale, Università di Napoli l’Orientale
Estella Carpi, University College London
Aurelio Castro, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Antonietta Chiodo Reporter Indipendente e Fotografo
Francesco Cipriani, medico emergenza-urgenza USL Toscana centro.
Francesca Collotto, USL Toscana centro
Stefania Consigliere, Università di Genova
Angelo Cremone, “Sardegna pulita”
Carmela Maria Cordaro Avvocata Messina
Mariateresa Crosta, Istituto Nazionale di Astrofisica
Paolo Cuttitta, Università di Genova
Alice Dal Gobbo, Università di
Pietro De Andrea, Università di Torino
Alessandra De Rossi, Università di Torino
Ilaria Del Mastro, infermiera, Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, Roma
Nadia De Luca, infermiera, Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata Roma
Melania Del Santo, Istituto Nazionale di Astrofisica
Parisina Dettoni, Casa delle Donne, Milano
Alessia Di Eugenio, Università di Bologna
Sevgi Doğan, Scuola Normale Superiore
Marco Ferigo, Università di Padova
Francesca Forti, Università degli studi di Milano
Lia Forti, Università dell’Insubria
Federica Frazzetta, Scuola Normale Superiore
Annalisa Frisina, Università di Padova
Micaela Frulli, docente, Università di Firenze
John W. Gilbert, Università di Firenze
Silvia Giolito, infermiera Spallanzani Roma
Francesca Geymonat, Università degli Studi di Torino
Gianmarco Giovannardi, Univeristà di Firenze
Giulia Gozzelino, Università degli Studi di Torino
Arianna Grasso, Università degli Studi Napoli L’Orientale
Maria Elena Indelicato, Centro di Studi Sociali, Università di Coimbra.
Elisabetta Ladisa, Ex Università degli Studi di Bari – Aldo Moro
Michele Lancione, Politecnico di Torino
Daniela Leonardi, Università degli Studi di Torino
Roberta Lippi, autrice e giornalista
Erika Magarelli, Università di Bari
Cosimo Magnelli, insegnante, Pistoia
Bruno Maida, Università di Torino
Anna Maria Mainardi, artista
Paola Manduca, ex Università di Genova
Giorgio Mariani, Sapienza Università di Roma
Achille Marotta, Istituto Universitario Europeo
Luisa Memore, medico
Massimo Menegazzo, Lo Gnekko OdV ETS
Lorenza Morosini, psicologa
Francesca Merz, ricercatrice indipendente
Fabio Nascimbeni, ricercatore, Torino
Francesca Navarro, Università degli Studi di Milano
Alessandra Negro, Milano
Lea Nocera, Università di Napoli L’Orientale
Elvira Olivini, Milano
Lia Pacelli, Università di Torino
Carla Pagano, Università di Napoli L’Orientale
Gianna Palmieri, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Carla Panico, Università di Coimbra
Cecilia Paolin, Milano
Annalisa Pascarella, IAC-CNR
Valentina Pazè, Università di Torino
Andrea Penoni, Università degli Studi dell’Insubria
Caterina Peroni, CNR-IRPPS
Antonello Petrillo, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli
Chiara Pilotto, Università di Bologna
Daniela Pioppi, Università di Napoli L’Orientale
Stefano Portelli, Università Roma Tre
Salvatore Prinzi, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Paola Rivetti, Dublin City University
Erica Romano, medico veterinario, Roma
Giulia Rossi, terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, Milano/Torino
Jalna Rossi, medico veterinario, Milano
Susanna Rossi, medico oncologo, Empoli
Paola Sacchi, Università di Torino
Chiara Sambalino, medico medicina interna, USL Toscana Centro
Giovanna Santanera, Università di Milano-Bicocca
Marina Serina, insegnante di yoga
Laura Sferch, docente, Liceo scientifico Casiraghi, Cinisello Balsamo
Simone Sibilio, Università Ca’ Foscari Venezia
Andrea Sottile, Università Statale di Milano
Chiara Tenti, Università degli Studi di Padova
Andrea Teti, Università degli Studi di Salerno
Caterina Tono, Università di Padova
Valentina Trabucchi, osteopata, Milano
Simona Troilo, Università dell’Aquila
Francesco Vacchiano, Università Ca’ Foscari, Venezia
Mariangela Matilde Ventura, Università degli Studi di Napoli – Federico II
Paola Voltolina, medico, Genova
Sofia Venturoli, Università di Torino
Giuliana Zega, insegnante, Milano
Cosimo Magnelli, insegnante, Pistoia
Bruno Maida, Università di Torino
Anna Maria Mainardi, artista
Paola Manduca, ex Università di Genova
Giorgio Mariani, Sapienza Università di Roma
Achille Marotta, Istituto Universitario Europeo
Luisa Memore, medico
Massimo Menegazzo, Lo Gnekko OdV ETS
Lorenza Morosini, psicologa
Francesca Merz, ricercatrice indipendente
Fabio Nascimbeni, ricercatore, Torino
Francesca Navarro, Università degli Studi di Milano
Alessandra Negro, Milano
Lea Nocera, Università di Napoli L’Orientale
Elvira Olivini, Milano
Lia Pacelli, Università di Torino
Carla Pagano, Università di Napoli L’Orientale
Gianna Palmieri, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Carla Panico, Università di Coimbra
Cecilia Paolin, Milano
Annalisa Pascarella, IAC-CNR
Valentina Pazè, Università di Torino
Andrea Penoni, Università degli Studi dell’Insubria
Caterina Peroni, CNR-IRPPS
Antonello Petrillo, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli
Chiara Pilotto, Università di Bologna
Daniela Pioppi, Università di Napoli L’Orientale
Stefano Portelli, Università Roma Tre
Salvatore Prinzi, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Paola Rivetti, Dublin City University
Erica Romano, medico veterinario, Roma
Giulia Rossi, terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, Milano/Torino
Jalna Rossi, medico veterinario, Milano
Susanna Rossi, medico oncologo, Empoli
Paola Sacchi, Università di Torino
Chiara Sambalino,medico medicina interna, USL Toscana Centro
Giovanna Santanera, Università di Milano-Bicocca
Marina Serina, insegnante di yoga
Laura Sferch, docente, Liceo scientifico Casiraghi, Cinisello Balsamo
Andrea Sottile, Università Statale di Milano
Chiara Tenti, Università degli Studi di Padova
Andrea Teti, Università degli Studi di Salerno
Caterina Tono, Università di Padova
Valentina Trabucchi, osteopata, Milano
Simona Troilo, Università dell’Aquila
Francesco Vacchiano, Università Ca’ Foscari, Venezia
Mariangela Matilde Ventura, Università degli Studi di Napoli – Federico II
Paola Voltolina, medico, Genova
Sofia Venturoli, Università di Torino
Giuliana Zega, insegnante, Milano
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Sabato, 7 settembre 2024 – Anno IV – n°36/2024
In copertina: Insediamenti israeliani in Cisgiordania – Foto: The Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories