martedì, Dicembre 03, 2024

Alimentazione, Salute, Società

La Salvia

La pianta che ‘salva’

di Miriam Maddaloni

Questa settimana torniamo in leggerezza a parlare della natura e i suoi meravigliosi doni, che ci vengono in aiuto per alleviare e prevenire diversi disturbi.

La salvia officinalis è una pianta aromatica perenne e molto diffusa, conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari. Oltre a questa varietà, la più utilizzata, ne esistono altre specie. La salvia fa parte della famiglia a cui appartengono anche menta e timo.

Il suo nome, proveniente dal latino salvus, significa sano, salvare. I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Pensate, che alcuni credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo motivo, era utilizzata nella preparazione di riti magici. I Romani, la consideravano una pianta sacra, e la sua raccolta era un vero e proprio rito, spettante a pochi eletti, che dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare, dopo aver compiuto, ahimè sacrifici…

La salvia veniva usata anche nelle antiche medicine egiziane, greche e romane con diversi scopi: per la fertilità, per ridurre il flusso mestruale e fermare l’emorragia delle ferite, per ridurre le vampate di calore in menopausa, per la pulizia di ulcere e piaghe, in caso di tosse e mal di gola, per potenziare la memoria. I Cinesi ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità.

Pensate, che un un cesto di foglie di salvia era scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella medicina ayurvedica, la prescrivono anche per uso esterno, per le emorroidi, la gonorrea, contro la vaginite e le affezioni dell’occhio.

Ma vediamo oggi per quali disturbi viene raccomandata: infiammazioni della bocca, pancia gonfia, piccole ferite, eccessiva sudorazione, disturbi della menopausa, e ancora proprietà carminative – calmanti dello stomaco – antispasmodiche, antisettiche, astringenti, alleata per la bellezza di denti e capelli. Infatti la salvia è un ingrediente che spesso viene inserito nella formulazione di deodoranti e creme deodoranti, per mani e piedi, per la sua azione antibatterica e la capacità di regolare la traspirazione.

Negli shampoo e nelle lozioni per capelli, serve per combattere la forfora, per detergere i capelli grassi e per rendere più luminosi per favorire la circolazione sul cuoio capelluto, ottima da frizionare e come lucidante per i capelli scuri.

La troviamo come ingrediente nei dentifrici, perché ha ottime proprietà sbiancanti e igienizzanti, provate a passare delicatamente sui vostri denti le foglie fresche o essiccate e sentirete subito la sensazione piacevole di freschezza e pulizia.

Sicuramente molti la conosceranno per il suo intenso profumo, che va ad aromatizzare e impreziosire le nostre pietanze.

Oltre alla salvia fresca, o essiccata per la preparazione di infusi e tisane, in commercio si trovano diversi prodotti ricavati da questa pianta: olio essenziale, ottenuto dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie di salvia, l’idrolato di salvia, acqua aromatica che trova impiego soprattutto in cosmesi. Per macerazione delle foglie in olio vegetale, è possibile ottenere anche l’oleolito di salvia.

La salvia contiene molti composti biologicamente attivi che possono essere suddivisi in monoterpeni, diterpeni, triterpeni e componenti fenolici,tra cui acido caffeico, vanillico, ferulico e rosmarinico, e flavonoidi, tra cui luteolina, apigenina e quercetina. I monoterpeni più comuni includono: α e β-tujone, 1,8-cineolo e canfora.

La composizione bioattiva dei derivati della salvia dipende sia dalla tecnica di estrazione, che dalla parte della pianta utilizzata, che dal tipo di salvia, infatti, ne esistono molte specie diverse, ma anche dal luogo e dal momento della raccolta.

Per esempio, gli estratti di foglie di salvia hanno il più alto contenuto di polifenoli, mentre le parti del fiore contengono una percentuale più piccola di tuione rispetto alle foglie.

In particolare, l’olio essenziale di salvia è efficace contro diversi batteri, specie di funghi e contro le infiammazioni della bocca e dato il contenuto di tujone, va utilizzato con grande cautela, in particolare per uso interno: infatti, pur vantando numerose proprietà, non è adatto alle donne incinte, ai bambini e alle persone che soffrono di epilessia o ipertensione. Pertanto, come ogni rimedio prima del suo utilizzo, va sempre consultato il proprio medico, per accertarsi di poterlo usare con tranquillità e nelle dosi e forme consigliate dal medico stesso.

Vi vorrei consigliare, una ricetta molto semplice per ottenere un oleolito, dai mille usi ed utilizzi ad uso esterno.

Ingredienti:

Olio di Girasole 1 lt (potrete anche utilizzate l’olio di oliva o ancora meglio di sesamo)

Salvia fresca 300 grammi (o 150 gr. di foglie secche)

Versare in un contenitore le foglie fresche e ricoprirli completamente con l’Olio e rivestire il contenitore con carta alluminio. Lasciare riposare per 21 giorni in luogo buio scuotendo di tanto in tanto il contenitore e controllando che le foglie siano sempre coperte dall’olio. Trascorso questo tempo, filtrate e premete le foglie per ottenere il massimo dall’estrazione; filtrate nuovamente con un panno di cotone o lino: questo secondo filtraggio avviene goccia a goccia lentamente. Conservate il vostro oleolito in una bottiglia scura e chiusa ermeticamente; etichettate e riponete in un luogo buio ed asciutto. Rispetto all’olio extravergine di oliva, l’olio di girasole ha meno qualità sulla pelle ma ha un odore più leggero e se irrancidisce non ha l’odore fortemente sgradevole che ha l’olio di oliva.

Il vostro oleolito è pronto per essere utilizzato, conservando le sue proprietà antisettiche, cicatrizzanti, normalizzanti e purificanti ed è’ ottimo da utilizzare nelle preparazioni per deodoranti.

Ed ora in avanti guarderete questa pianta con occhi diversi, e sarà sicuramente un gradito regalo da fare ad amici o parenti creando confezioni fai da te, magari accompagnandole con una breve spiegazione sulle proprietà di questa pianta “salvatrice”.

Sabato, 15 gennaio 2022 – n° 3/2022

In copertina: Salvia officinalis – Foto: Congerdesign/Pixabay

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