giovedì, Dicembre 26, 2024

Lifestyle, Società

La svolta

Le relazioni come occasione di salvezza

di Giorgio Scroffernecher

Oggi scrivo di cinema schivando spoiler. Cinema di nuova generazione, nel senso che il regista e i protagonisti principali, sono giovani poco più che esordienti. Presentato fuori concorso al 39° FilmFestival di Torino nel dicembre 2021, uscito nelle sale a marzo 2022, da aprile è disponibile su Netflix e ve lo consiglio vivamente.

Il titolo è La svolta con la regia di Riccardo Antonaroli, classe 1987 – fin da giovanissimo nel mondo del cinema – qui alla direzione del suo primo lungometraggio. I protagonisti principali sono Andrea Lattanzi (Jack) ragazzone visto nel serial Summertime, e Brando Pacitto (Ludovico), impacciato figlio del preside in un altro serial Netflix di successo: Baby. Nella loro diversità interpretativa, hanno entrambi la faccia di chi vorresti come amico.

La svolta è, a prima vista, un film sugli stereotipi del noire romanesco, invece te lo godi ritrovandoti nel bel mezzo di una imprevedibile storia di amicizia maschile. Molti i riferimenti e le integrazioni con altri linguaggi e tempi storici, dai fumetti al cinema anni ’60, in particolare a Il sorpasso di Dino Risi, dove l’amicizia tra le diversità maschili di Gassman e Trintignant è narrata in corsa sulla spider lanciata sull’Aurelia, qui invece si svolge al chiuso di un piccolo appartamento della Garbatella romana.

Jack ha appena rapinato un boss tremendo – di nome Caino! – che lo vuole morto; Ludovico è un suo coetaneo problematico, sociopatico, bloccato nel suo appartamento con tante paure e poche prospettive. La fuga del primo approda nell’appartamento del secondo e qui inizia l’avventura vera che, appunto, non è criminale ma esistenziale.

Ludovico offre a Jack la possibilità di entrare in contatto con la fragilità e quindi la ragione per fiorire nel suo interiore amorevole protettivo. Jack offre a Ludovico un supporto da vero coach facendogli trovare, anche rudemente, una autostima sconosciuta e un vero piacere di vivere, amore compreso per Rebecca, la bella vicina di casa.
Tutto questo è – a parer mio – la chiave del film; non solo: è la chiave della vita di tutti. Il prossimo casuale è il mio maestro. Il mio compito, la mia opportunità è di dispormi al cambiamento che, inevitabilmente, l’altro mi mette a portata di mano. Così posso imparare dalla persona che più amo, come da quella che mi odia di più. E poi imparo dal lattaio, dall’immigrato fuori dal supermarket, da quel tipo supercolto, o da quell’altro che non ha mai letto un solo libro.

Come promozione, non del film, ma del divertimento del crescere, ecco qui di seguito un dialogo tra Jack e Ludovico.
Jack «Certe donne cercano solo i soldi, altre la bellezza, alcune il carattere. Te a soldi non è che sei messo benissimo. Carattere ce dobbiamo lavorà, bellezza, beh, insomma…»
Ludovico «Allora sono spacciato!»

Jack «Invece no! Perché tu c’hai na cosa che interessa a Rebecca. Son sicuro. L’anima. L’anima!»

Ludovico «Me fa strano che te mi parli di anima»

Jack «Perché c’è il copyright? L’anima o ce l’hai o non ce l’hai, lo dice pure Nietzsche. Informate. Tu starai a pensà: che cazzo ne sa questo de Nietzsche …».

Sabato, 14 maggio 2022 – n° 20/2022

In copertina: Andrea Lattanzi (Jack) e Brando Pacitto (Ludovico) – Foto Netflix



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