redazione di TheBlackCoffee
Da dicembre scorso il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato una campagna mediatica e social ‘#SayTürkiye’ per cambiare il nome alla nazione, ritenendo che una dicitura in lingua turca -‘Türkiye’ – esprima meglio la cultura, la civiltà e i valori del Paese.
Il nome in turco è stato incoraggiato ad essere utilizzato a partire dalle aziende che esportano all’estero.
Il progetto si pone l’obiettivo di arrivare a cambiare il termine inglese ‘Turkey’ con ‘Türkiye’ in passaporti, documenti di identità, siti web istituzionali e nelle versioni internazionali dei social delle aziende turche, puntando nelle prossime settimane a registrare ufficialmente il termine ‘Türkiye’ presso le Nazioni Unite. Se nei siti istituzionali e nei passaporti, nei documenti di identità pare congruo utilizzare la lingua madre del Paese – questo vale per tutti gli Stati – quanto al resto si può ritrovare un messaggio più celato, subliminale.
Ma non è che Paese che vai, lingua e traduzione che trovi ? Italia per gli italiani, Italy per gli anglofoni, Italien per i tedeschi e Italie per i francofoni? Oppure utilizzare l’Inglese come lingua franca valida per tutto il mondo. Se bastasse nominare ogni Paese nella propria lingua per decretarne i valori!!!
Piuttosto sembra una rinnovata evidenza della deriva ultranazionalista verso cui si è avviata la Turchia da qualche anno.
Sabato, 19 febbraio 2022 – n° 8/2022