martedì, Dicembre 03, 2024

Arte, Cultura

L’antica Kaulon

La Magna Grecia achea di Monasterace Marina in Calabria

di Nancy Drew

Dove è la Magna Grecia? Con questo nome si intendono quelle aree del sud Italia – principalmente Calabria, Sicilia, Puglia e Sardegna – dove si insediarono gruppi di Achei, individui di un gruppo etnico preciso arrivato dalla Grecia, dopo la guerra di Troia, a partire dall’ottavo secolo avanti Cristo. Loro stessi definirono Magna Grecia (Μεγάλη Ἑλλάς, Megálē Hellás) la macro-area su cui si erano stabiliti ed avevano costruito le loro città.

Megálē in senso di bella e appagante, prospera e di grande spessore culturale ed economico della regione, per differenziarla dalla terra natia che, al contrario, si era dimostrata ‘stretta’ e poco accogliente.

Mappa delle regioni più meridionali della Magna Grecia italiana

Tra le numerose località magnogreche in Calabria troviamo l’antica Kaulon, nell’ultimo Comune a nord – sul mare Jonio – della citta metropolitana di Reggio Calabria, ovvero a Monasterace Marina.

Il sito archeologico si trova – visibile gratuitamente e senza orari – a pochi metri dalla costa, all’altezza del faro di Punta Stilo. In prossimità del sito – sulla S.S.106 Jonica – si trova un sottopassaggio ferroviario che porta dritti all’area archeologica, oppure in alternativa si può raggiungere dalla spiaggia.

Resti del Tempio Dorico – V°sec. A.C.
Foto: Nancy Drew (tutti i diritti riservati)

Secondo la tradizione, il nome della città deriverebbe dal nome del suo fondatore – Caulon – figlio dell’amazzone Clete. Il mito vuole che, dopo la guerra di Troia, gli Achei guidati da Tifone di Aegium sbarcarono sulle coste della Calabria e, con l’aiuto dei Crotoniati, distrussero il regno di Clete. Solo suo figlio Caulon si sarebbe salvato e avrebbe in seguito ricostruito la città.

Il complesso termale, i cui mosaici sono visibili solo in estate
Foto: Nancy Drew (tutti i diritti riservati)

Molto di ciò che è riaffiorato, a seguito degli scavi e dal recupero subacqueo nell’area, è conservato presso il Museo
Archeologico di Monasterace Marina. Tra i reperti spiccano una tabula bronzea iscritta, “Tabula Cauloniensis”,
con dedica a Zeus in alfabeto acheo (470-460 a.C.), basi e sommoscapi di colonne ioniche (inizio V° secolo a.C.)
rinvenuti nel fondale antistante il sito archeologico, reperti numismatici di età greca, romana e medievale,
anfore piene di pece.

Il reperto di maggior valore, ritrovato nell’area termale – anche detto ‘Casa Matta’ è il mosaico policromo rappresentante un drago contornato da riquadri con fiori, che ha finito per essere l’emblema di tutto il sito. Tale mosaico – del IV° sec a.C. – è il più grande mai ritrovato in Italia di fattura greca, misurando circa 25 metri quadrati. Oltre a questo prezioso mosaico ne sono stati rilevati altri nella lussuosa abitazione oltre la ferrovia – denominata ‘La casa del drago’ – raffiguranti draghi e delfini. Una copia del Drago di Kaulon è conservata presso il Museo Archeologico di Monasterace, mentre gli originali sono visibili direttamente in loco, ma solo durante la stagione estiva, poiché in seguito vengono coperti per esser protetti dagli agenti atmosferici invernali.

Il faro di Punta Stilo che guarda sull’antica Kaulon
Foto: Nancy Drew (tutti i diritti riservati)

Nella ricostruzione storica stilata dagli archeologi che hanno scoperto il sito dell’antica Kaulon – Paolo Orsi e Francesco Cuteri – sulla collina del faro era situata l’acropoli della città, con un tempio dedicato al maggiore degli dei, Zeus.

A piedi del faro si trova il Tempio Dorico periptero, datato V° sec. a.C.

Scultura dedicata al mito di Icaro
Foto: Nancy Drew (tutti i diritti riservati)

Davanti al mare, nell’area archeologica, ritroviamo una scultura dedicata al mito di Icaro, l’inventore del volo. L’unico esperimento lo portò alla morte, per aver chiesto troppo dalle ali di piume e cera che aveva realizzato, che si sciolsero al sole al momento del lancio.

La scultura ha un impatto estetico forte sul paesaggio, ma non è dato sapere chi sia l’autore, non rilevato nelle note nei pressi dell’opera, né nel sito del Museo.

Sabato, 16 ottobre 2021 – n°38/2021

In copertina: il Drago di Kaulon, del IV° sec. a.C.- Immagine di dominio pubblico a cura del Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria

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