“Dopo di noi, è il diluvio! “
di Cafe Arte/Ognyan Stambolev
Il 29 dicembre 1721, nacque la Marchesa de Pompadour, una delle donne più influenti del XVIII secolo, che non solo dettò la moda dell’abbigliamento e dell’architettura, ma controllò anche tutta la politica europea, spingendo nazioni e stati insieme.
Allo stesso tempo, contribuì ampiamente al trionfo dell’Illuminismo in Francia. Sul destino dell’amante ufficiale del re di Francia Luigi XV sono stati scritti libri, opere teatrali e film, lei è davvero sinonimo del termine “favorita”, forse la più famosa di questo tipo di donne!
Il nome di nascita di questa famosa donna era Jeanne Antoinette Poisson, nata sotto il segno del Capricorno, terrena e stabile. Non proviene da una famiglia aristocratica, ma da una famiglia borghese. Secondo gli storici dell’epoca era intelligente, istruita e bella. E dal carattere forte.
Amante ufficiale di Luigi XV, per due decenni, questa dama persistente e intelligente esercitò un’influenza decisiva sugli affari pubblici non solo in Francia ma in tutto il mondo. Perché a quel tempo la Francia era il paese leader in Europa e nel mondo. Fu lei, infatti, a determinare il clima politico nel Vecchio Continente e anche oltreoceano, a cambiare l’orientamento della politica francese e a contribuire allo scoppio della Guerra dei Sette Anni – il più grande conflitto militare del XVIII secolo – in cui non solo parteciparono tutte le potenze europee ma anche, come sappiamo dalla storia, i paesi del Nord America, dei Caraibi, dell’India e delle Filippine, e perfino alcune tribù di nativi americani.
E non è un caso che Winston Churchill abbia definito poi la Guerra dei Sette Anni la vera “Prima Guerra Mondiale”. Come risultato di questo grande conflitto mondiale, la Francia perse le sue colonie nel Nord America e gran parte del suo prestigio.
Il nome di Madame Pompadour è diventato un nome familiare, percepita quasi come la prima di tutta una serie di famose cortigiane. È anche associato ai nomi di acconciature e cosmetici, alla famosa cucina francese, agli accessori femminili – in una parola, allo stile di tutto quel tempo in cui la Francia, guidata dal suo re e con la sua onnipotente favorita, è al centro del mondo civilizzato. Lo stile Rococò, che nacque ai tempi della bella cortigiana, e raggiunse il suo apice durante l’epoca di Luigi XV, è anche associato a Madame de Pompadour.
“Conchiglie Pompadour” nell’architettura di tutti i palazzi costruiti sotto la sua direzione, con i loro interni ricchi e lussuosi. Divenne anche la creatrice della “Moda Pompadour”, che continuò a dominare in Francia e in Europa per molti anni.
Allo stesso tempo, l’instancabile marchesa patrocina le scienze e le arti. È infatti straordinariamente colta e appassionata di libri, così come di scrittori e filosofi, che il suo maestro ignora e addirittura disprezza.
È noto che ancor prima di essere presentata al Re, il grande filosofo e scrittore Voltaire cercò il suo patrocinio, e anche la famosa Enciclopedia francese dell’Illuminismo fu in gran parte una sua creazione, che fornì grande sostegno morale e materiale a molti filosofi francesi, educatori, scrittori, pittori e scultori. Sulla questione del permesso di pubblicare l’Encyclopédie di Denis Diderot e D’Alembert, entrò in un aspro contenzioso anche con il Parlamento francese, e difese lo scrittore e filosofo Montesquieu dai suoi nemici durante i feroci dibattiti attorno al suo libro “Lo spirito delle leggi”, apparso nel 1748. Dopo il suo intervento, in Francia entrò in vigore il divieto delle attività dei Gesuiti.
In un’epoca in cui le differenze di classe erano in primo piano, il background non aristocratico e borghese della “marchesa” costituì un problema per la sua carriera, nonostante la sua famiglia fosse piuttosto benestante: suo padre, il finanziere François Poisson, era coinvolto nella speculazione del mercato nero e nell’approvvigionamento alimentare (secondo alcune fonti storiche fu addirittura accusato di corruzione.) Nel 1725 fallì e fuggì dalla Francia alla Germania, lasciando la sua famiglia alle cure del notaio Léonorman de Tourneme, che la maggior parte degli storici ritiene essere il vero padre biologico di Jeanne Antoinette, poiché era stato per anni amante di sua madre.
In ogni caso, diede alla ragazza Jeanne Antoinette un’ottima educazione e, quando lei compì 19 anni, le offrì come marito il proprio nipote ed erede, Charles Guillaume d’Etiole. Fu presto introdotta nell’alta società parigina. La sua incredibile bellezza, intelligenza e natura accomodante le hanno portato una rapida popolarità tra i circoli aristocratici. Divenne nota anche come conduttrice e organizzatrice di salotti culturali e laici nella capitale francese. Nel 1745 era già introdotta alla corte di Re Luigi XV. E’ così che iniziò la loro storia d’amore.
A 23 anni, Jeanne Antoinette Poisson viene ospitata in un appartamento speciale nella Reggia di Versailles, collegato da una scala segreta alle stanze del Re. Questa relazione durò sei anni, dal 1745 al 1751. Dopo essere diventata la favorita ufficiale del sovrano, Jeanne Antoinette divorziò dal marito e ricevette la tenuta Pompadour, che le permise di accettare il titolo di “Marchesa” – per ricevere un titolo nobiliare.
Successivamente, il Re donò alla sua amante un appezzamento di terreno nel parco di Versailles, dove fu costruito un piccolo palazzo, il cosiddetto Petit Trianon, come sua residenza personale. Il progetto fu opera del famoso architetto Jacques-Ange Gabriel, costruito tra il 1762 e il 1768. La Marchesa di Pompadour, tuttavia, non riuscì a stabilirsi in questo palazzo, morì quattro anni prima del suo completamento, quindi fu ceduto alla seguente favorita reale la Contessa Du Barry.
Un caso divertente: quel tempo, Luigi XV era sposato con la polacca Maria Leszczynska. Abituata e rassegnata alle sue infedeltà, accetta la sua preferita in modo cordiale e amichevole, e le due si incontrano spesso anche per chiacchierare e giocare a carte. Una sera, la Marchesa, assorta nella conversazione e nel gioco, l’orologio segna le dieci, l’orario in cui Luigi XV la aspetta nelle sue stanze. Imbarazzata, chiede alla Regina di interrompere il gioco. “Sì, mia cara, certo, vai, ti sta già aspettando!” – dice la moglie del padrone di casa.
Dall’inizio del 1750 la salute della stessa marchesa fu gravemente scossa e il rapporto con il Re divenne puramente platonico, ma poiché Luigi rispettava il suo intelletto, lei mantenne tutta la sua autorità e la sua forte influenza a corte, continuando il suo deciso intervento nella politica e nella cultura francese.
Oltre alla politica, Madame de Pompadour riusciva a organizzare il tempo libero di Luigi XV, presentandolo ai migliori artisti, organizzando incontri per una piccola cerchia, spettacoli teatrali, controllando la costruzione di palazzi e giardini, moltiplicando così il numero delle residenze personali del Re e della corona, fuori Versailles. Ma, come Maria Antonietta, cominciò a spendere ingenti somme e ciò portò a forti aumenti delle tasse, incorrendo nell’ira dei sudditi francesi.
Nel 1752, Madame de Pompadour riceve il titolo di “Duchessa”, ma continuerà a presentarsi come Marchesa “per modestia”. Inizia a selezionare personalmente giovani donne per appuntamenti o anche per orge per il suo Re, che continua ad amare. Per la maggior parte di queste amanti di breve durata, dopo la separazione dal monarca, organizza personalmente matrimoni con ricchi nobili di sua scelta. E per le donne incinte fornisce una solida rendita, quindi molte di queste accettano di essere presentate al Re… Madame Pompadour contribuiva all’Illuminismo della Francia anche organizzando festini sessuali e orge.
La frase “Dopo di noi, è il diluvio!” è attribuita a Madame de Pompadour, che intendeva sollevare il morale di Luigi XV, dopo la sconfitta di Rossbach (5 novembre 1757), invitandolo a non pensare alle drammatiche conseguenze.
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Versione originale in lingua bulgara: https://cafearte.bg/the-kings-favorite-or-how-madame-de-pompadour/
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Sabato, 16 dicembre 2023 – n°50/2023
In copertina: Madame de Pompadour – Francois Boucher (1756)