Quando i ricordi incontrano un grande spettacolo
di Aberta Candio
Da un lato all’altro di Piazza dei Signori a Vicenza, due opere del Palladio si guardano negli occhi: di qua la Basilica Palladiana e di là la Loggia del Capitanio. Stasera sul fondo della piazza, troneggia il palco allestito in occasione del “Vicenza in Festival”. A dare spettacolo saranno Marco Masini e Giorgio Panariello ne “Lo strano incontro”.
Devo fare a questo punto una piccola digressione. Quando si parla di Toscana, i miei sentimenti sono contrastanti: sono una veneta “doc” (anche se la parola “controllata” mi si addice poco) che per un periodo abbastanza lungo ha vissuto in Toscana. Il mio accento è stato stemperato e scaldato dalla sua cadenza, alcune espressioni e certe panorami mi hanno camminato sotto pelle, hanno raggiunto il cuore e da lì non si sono più mossi. Però da quella terra me ne sono andata e sono tornata qui, nel Veneto produttivo e umido. È quindi inevitabile che quando incontro un toscano, mi ribolla dentro un misto di sensazioni difficili da spiegare e, a volte, anche da gestire.
Stasera di toscani ne ho davanti due, per giunta entrambi fiorentini.
Le luci sul palco disegnano un ring su cui i due artisti si sfidano portando ognuno il meglio del proprio repertorio. Marco Masini canta alcuni dei suoi pezzi più celebri, con quella voce solo sua (ho sempre pensato che gli angeli se si incazzano, debbano cantare proprio così); Giorgio, non da meno, porta in scena alcuni dei personaggi più iconici, quelli dei tormentoni di quando ero ragazza – “si vede il marsupio?” – e tantissima ironia.
Una menzione speciale a Silvano, personaggio “recente” del caleidoscopio di Panariello. E anche qui, mi permetterete una digressione: nei miei anni toscani, ho lavorato anche in un piccolo bar di paese, e di “Silvani” ne ho conosciuti talmente tanti, da dire che la sua caratterizzazione è perfetta… ed ecco che mi riparte la malinconia di cui la natura mi ha fornito in sovrabbondanza.
Ma i momenti più belli, sono quelli in cui i due sono insieme sul palco: la complicità, l’amicizia, la sintonia si percepiscono come qualcosa di solido, di toccabile anche da dove sono io…e sono abbastanza lontana. E infatti è meraviglioso e divertentissimo il duetto Masini-Zero quasi a termine spettacolo, uno spettacolo che non perde mai di tensione per ben due ore.
È una sorpresa scoprire che Marco sa fare ridere e Giorgio sa cantare: una piccola invasione nel campo uno dell’ altro che regala un’altra dimensione di due grandi artisti.
C’è anche un momento che i due dedicano ai rispettivi padri, Marco con “Caro babbo” e Giorgio con un racconto-riflessione. Penso che si sia capito che sono di parte: le canzoni di Masini hanno puntellato la mia vita in tanti momenti, ma stasera “caro babbo” mi ha commossa, forse perché “caro babbo” anche io l’ho detto troppo poco.
Se devo trovare un difetto, ché però è uno solo e piccolo, è che ho sentito la mancanza di altri musicisti, anche se Marco al pianoforte e voce ha un fascino tutto suo.
Chi lo vince questo duello? So che ormai vi aspettate che dica Masini, ma stasera la vittoria assoluta va allo spettacolo: uno spettacolo ben costruito, pulito, divertente, molto curato come mi aspettavo da due professionisti come loro.
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Lo spettacolo si è svolto in ambito della rassegna Vicenza in Festival, in Piazza dei Signori a Vicenza, giovedì 7 settembre 2023 – ore 21.00
Masini vs Panariello: lo strano incontro
con Marco Masini e Giorgio Panariello
Organizzazione: DuePuntiEventi
https://www.vicenzainfestival.it
Sabato, 9 settembre 2023 – n°36/2023
In copertina: da sx verso dx Giorgio Panariello e Marco Masini – Foto: DuePunti Eventi