Al British Museum una nuova importante mostra esplora l’arte, la fede e le amicizie degli ultimi anni del maestro del Rinascimento
Redazione TheBlackCoffee
Una nuova storica mostra al British Museum esplorerà gli ultimi tre decenni dell’illustre vita e carriera del maestro del Rinascimento Michelangelo Buonarroti.
Michelangelo: gli ultimi decenni (2 maggio – 28 luglio 2024) approfondiranno esclusivamente questo periodo significativo – e probabilmente più impegnativo – della vita dell’artista, concentrandosi su come la sua arte e la sua fede si sono evolute attraverso la sfida comune dell’invecchiamento in un mondo in rapido cambiamento.
Sarà esposta per la prima volta dopo l’accurato restauro iniziato nel 2018 la monumentale Epifania (1550-53 circa), alta oltre due metri. L’unico cartone completo sopravvissuto – un disegno preparatorio a grandezza naturale, dall’italiano parola per un grande foglio di carta – di Michelangelo, è tra le più grandi opere su carta del Rinascimento e uno dei grandi tesori della collezione del British Museum.
Per la prima volta dopo oltre quattro secoli, Michelangelo: gli ultimi decenni riuniranno l’Epifania con il dipinto che ne trasse dal biografo di Michelangelo, Ascanio Condivi. L’opera, prestata da Casa Buonarroti a Firenze, è un affascinante esempio di come l’anziano Michelangelo usasse la sua abilità nel disegno per creare modelli da far dipingere ad altri.
Michelangelo Buonarroti (1475–1564) lasciò Firenze per Roma nel 1534, per non rivedere mai più la sua città natale. Questo trasferimento segnò l’inizio di un nuovo capitolo drammatico che avrebbe plasmato radicalmente le sue esperienze sia come artista che come uomo.
La percezione popolare di Michelangelo si concentra sulle famose opere della sua giovinezza: il David (1501–04), ad esempio, o il soffitto della Cappella Sistina. Michelangelo: gli ultimi decenni introdurranno i visitatori alla notevole varietà e inventiva della sua ultima carriera, che lo vide ancora attivo quattro giorni prima della sua morte nel 1564, all’età di 88 anni.
La mostra esaminerà il modo in cui Michelangelo ridefinì l’iconografia dell’arte religiosa per creare composizioni estremamente influenti di momenti chiave del Cristianesimo, come la Crocifissione, il Compianto e il Giudizio Universale, in un momento in cui la Chiesa cattolica era messa alla prova come mai prima di allora.
Numerose altre opere provenienti dall’impareggiabile collezione di disegni di Michelangelo del British Museum, saranno esposte per la prima volta in quasi due decenni, compresi i disegni preparatori del Giudizio Universale, che descrivono come Michelangelo inventò una nuova visione di come la forma umana sarebbe stata rimodellata al tempo, la fine del mondo. Tale era l’audacia della sua innovazione che la sua pittura fu ferocemente criticata e poi censurata.
Michelangelo: gli ultimi decenni guarderanno anche oltre l’artista per rivelarne la personalità. Attraverso una vasta gamma di poesie, lettere e progetti artistici, la mostra fornirà rari spunti sull’interazione coinvolgente dell’artista con la sua cerchia più intima e fidata.
Prestiti generosi dalla British Library includono lettere vivaci al suo giovane nipote che mostrano che Michelangelo aveva un lato irritabile, facilmente irritabile.
Intanto poesie e disegni diretti ai suoi amici aristocratici, Tommaso de’ Cavalieri e la poetessa Vittoria Colonna, testimoniano il suo appassionato e sentito attaccamento nei loro confronti.
Un’opera squisita creata nell’ambito di questo carteggio, prestata da Sua Maestà il Re dalla Collezione Reale, è La Punizione di Tizio (1532 circa) che mostra un’aquila che strappa il fegato di un uomo nudo legato, donata a Tommaso come guida morale per il giovane.
L’intensità della fede di Michelangelo si rafforzò man mano che invecchiava. In mostra uno degli esempi più toccanti della sua meditazione sulla morte di Cristo e sulla propria mortalità: un gruppo di disegni della Crocifissione, realizzati negli ultimi dieci anni della sua vita. Attraverso di loro assistiamo a un artista anziano che si rivolge all’atto del disegno come mezzo di meditazione spirituale – variazioni su un unico tema per esplorare i suoi sentimenti riguardo alla mortalità, al sacrificio, alla fede e alla prospettiva di redenzione.
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Michelangelo: gli ultimi decenni
2 maggio – 28 luglio 2024 – Joseph Hotung Great Court Gallery del British Museum
Sarah Vowles, curatrice delle stampe e dei disegni italiani e francesi, commenta: “Quando Michelangelo si trasferì a Roma nel 1534, aveva quasi sessant’anni. Questa mostra lo segue attraverso i successivi tre decenni, fino alla sua morte all’età di quasi 89 anni, esplorando la varietà delle opere da lui prodotte – dal Giudizio Universale alla cupola di San Pietro – e i modi in cui ha evoluto la sua pratica lavorativa in vita successiva. Presenta inoltre ai visitatori Michelangelo come un uomo, legato a una ricca rete di amicizie, e mette in primo piano la sua voce: articolata, appassionata, spesso pungente, ma mai niente di meno che convincente.”
La punizione di Tizio – Come punizione per il tentativo di stupro della dea Leto, il gigante Tizio fu condannato a farsi divorare quotidianamente il fegato, da un avvoltoio (qui sostituito da un’aquila). Questo fa parte di una serie di disegni squisiti, basati sulla mitologia classica con messaggi morali, che Michelangelo fece in regalo al giovane amico Tommaso de’ Cavalieri. Con la sua varietà di finiture, incentrato sul corpo me)colosamente eseguito di Tizio, è una dimostrazione dell’arte del disegno di Michelangelo nella sua forma più raffinata.
La caduta di Fetonte – L’arrogante Fetonte, figlio del dio del sole Helios, cade dal carro di suo padre dopo aver perso il controllo. Zeus scaglia un fulmine dall’alto del disegno mentre, in basso, le sorelle piangenti di Fetonte si trasformano in alberi. Questo è uno studio preparatorio per uno dei disegni altamente finiti che Michelangelo fece per il suo giovane amico Tommaso de’ Cavalieri, per il quale nutriva una profonda passione platonica. Un biglietto al fondo, in mano all’artista, chiede a Tommaso di far sapere a Michelangelo cosa pensa al design.
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Sabato, 23 marzo 2024 – Anno IV – n°12/2024
In copertina: Michelangelo Buonarroti/ (1475–1564), La punizione di Tizio. Gesso nero su carta, 1532. Royal Collect/on Trust / ©Sua Maestà il Re Carlo III 2024