martedì, Dicembre 03, 2024

Arte, Cultura, Multimedialità

Migrants – I don’t remember who I am

Mostra fotografica alla Vecchia Posta di Riace Superiore

Redazione di TheBlackCoffee

Dal 15 luglio al 26 agosto sarà possibile visitare, nello spazio de ‘La Vecchia Posta di Riace’ (Riace – RC) l’esposizione fotografica di Laura Sestini – fotografa e giornalista – attuale direttore del Settimanale online www.theblackcoffee.eu.

L’organizzazione della mostra è curata da Carla Kirsten – viaggiatrice e curatrice di uno spazio culturale a Berlino – che attualmente abita a Riace.

Dalle parole di Carla riportiamo le informazioni che ci fornisce per la descrizione del luogo usato per l’esposizione: – “Lo spazio, abbandonato da decenni, non è ancora ristrutturato, ma è aperto durante tutto il giorno – con un orario senza confini. I muri che hanno accolto le fotografie sono stati preparati da Damiano Ienco; le immagini mostrate, invece, sono necessarie per avvicinare ciò che succede lontano da noi e dai nostri occhi. Abbiamo allestito una sorta di arredamento con delle cassette di legno abbandonate, per accogliere i libri e dar nome e voce a tutte e tutti in luoghi dimenticati, abbandonati nel mondo. In questo spazio – accompagnati dai migranti ritratti nelle fotografie – possiamo incontrarci: per chi non vuole dimenticare, chi vuole guardare, sapere, conoscere e per stare insieme. La reazione della prima ospite della mostra – la riacese Lucia Catalano – che ci ha dato il consenso di citare il suo nome – ci ha regalato il motto per questo spazio ‘work in progress‘ esprimendosi con questa frase: -“Guardando le foto, mi fanno tenerezza.“- riferendosi alle persone ritratte. Il progetto e la mostra MIGRANTS dureranno dal 15 luglio fino al 26 agosto 2021 – a Riace – il Paese dell’accoglienza realizzato con l‘anima e la grande umanità di Mimmo Lucano”.

Locandina dell’esposizione fotografica – Grafica Ishtar Immagini

Il commento dell’autrice, invece, riguarda la questione migratoria, e dal testo preparato per la mostra rilancia sinteticamente solo un estratto: – “L’esposizione di ‘Migrants – I don’t remember who I am’ è ‘vecchia’ del 2011, ma oggi è ri-proposta poiché i flussi migratori di questi anni, i luoghi, le condizioni di vita di chi fugge, sono ‘fuori da un reale tempo cronologico’ e profondamente dentro a un tempo assoluto. 2011 – 2021: dieci anni di demagogia, di violazione dei diritti umani basilari. E di cadaveri“.

Sabato, 17 luglio 2021 – n°25/2021

In copertina: il titolo della mostra fotografica dalla locandina della mostra

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