La mobilitazione civile nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate
Redazione di TheBlackCoffee
Per Sabato 4 novembre alle ore 14.30, con ritrovo in Largo De Gasperi a Firenze, il Comitato “No Comando NATO nè a Firenze nè altrove” chiama alla mobilitazione per le vie di Firenze per opporsi a un progetto che cambierebbe in modo profondo la vita di un quartiere e l’anima civile del capoluogo toscano.
“C’è un elemento ancora irrisolto in tutta questa vicenda – sottolinea Sandra Carpi Lapi, attivista e tra le promotrici e i promotori del Comitato – ed è la mancanza di chiarezza e di trasparenza, nonostante le numerose richieste inviate all’amministrazione fiorentina. Ci saranno impatti e ricadute sul territorio e nel quartiere che cambieranno molto probabilmente la vita degli abitanti, ma su questo non ci è permesso di sapere nulla. Stiamo parlando di una struttura decisionale, strategica, che porterà a una militarizzazione crescente del territorio”
“Crediamo sia necessario che questo argomento rientri nella discussione pubblica e politica di questa città” – chiarisce Alessandro Orsetti, tra i promotori del Comitato e della manifestazione – da cui è stato sostanzialmente assente per mesi. Questo nonostante Firenze sia tradizionalmente una città di pace e nonostante le diecimila persone che recentemente hanno partecipato alla fiaccolata a San Miniato, che dimostrano come nella nostra città ci sia bisogno di parlare di pace. La proposta di insediamento di un comando Nato cozza con questa realtà e con l’esigenza di sicurezza dei cittadini e delle cittadine. La manifestazione del 4 novembre vuole dare l’opportunità a tutte e tutti di poter esprimere queste sensibilità”.
“La manifestazione tiene assieme un tema territoriale, nazionale e internazionale” – rilancia Davide Pinelli, attivista e tra i fondatori del Comitato. “Tutto nasce da un No al Comando Nato, alle ricadute sui cittadini dovuti ai protocolli di sicurezza, soprattutto in una fase di escalation bellica, all’impatto che la fascia di sicurezza attorno al Comando potrà avere sulla vita del quartiere e sul parco fluviale lì accanto. Si tratta di priorità su cui abbiamo richiesto chiarimenti, mai arrivati. Ma è un tema anche nazionale, considerato che aumentano le spese militari a discapito di quelle sociali, nonostante l’inflazione sia alta, i salari rimangano al palo e la scuola e la sanità siano sottofinanziate. E in questo scenario” – conclude – “non possiamo non guardare ai diversi scenari di guerra dove la NATO direttamente o indirettamente sta giocando attualmente un ruolo”.
Un progetto di insediamento di un comando Nato che sembra fare il paio con altri progetti che in Toscana passano per un consolidamento della base americana di Camp Darby, e il progetto di base militare a Coltano nel pisano.
Una deriva che preoccupa i promotori del Comitato “No Comando NATO nè a Firenze nè altrove” che, sottolineano, anche nel nome mostrano come non si tratti di un’istanza nimby o localistica, ma collegata a un vero e proprio cambiamento di rotta.
La manifestazione partirà da largo Alcide De Gasperi a Firenze, davanti alla sede RAI, alle ore 14.30, e passerà dal Lungarno Aldo Moro, quindi via Aretina passando davanti alle case popolari di Bellariva, proseguendo per Varlungo sulla via Aretina, via Rocca Tedalda, quindi passaggio davanti al Tuscany Hall e ritorno in largo De Gasperi.
Sabato, 4 novembre 2023 – n°44/2023
In copertina: da sx a dx, Alessandro Orsetti, Alberto Zoratti, Sandra Carpi Lapi e Davide Pinelli durante la conferenza stampa a Palazzo Vecchio