giovedì, Dicembre 26, 2024

Teatro & Spettacolo

Novelle orientali

Serra Yilmaz narra Marguerite Yourcenar

di Laura Sestini

Capelli cortissimi e turchini, una fata alternativa e cosmopolita, Serra Yilmaz, attrice turca amatissima da Ferzan Özpetek, anche lui della stessa nazionalità, ci accompagna nel magico mondo orientale, da cui ella stessa proviene.

Novelle orientali è un piccolo volume uscito nel 1938, in cui la scrittrice di origine belga Marguerite Yourcenar ha mescolato mondi e personaggi immaginari o ripresi dai miti di differenti Paesi, insieme a i suoi appunti di viaggio in Oriente, appassionata di quel mondo così incantato, appeso in un’atmosfera senza tempo.

Sarà per questo invisibile legame con l’Oriente che Serra Yilmaz ha deciso di portare in scena un reading dove narra le storie scritte con eleganza da Marguerite Yourcenar, tra le sue scrittrici più amate?

Cos’è l’Oriente? – inizia a chiedere al pubblico l’attrice dal palco. L’Occidente non esiste se non negli occhi degli occidentali. Queste considerazioni sono tratte dalle novelle della Yourcenar, dalle stesse domande che si pone già a monte l’autrice, a cui segue la lettura della storia di Wang-Fô – “Come Wang-Fô fu salvato” – un’anziano e povero pittore della Cina imperiale e il suo ancor più misero assistente Ling. La novella è emblema della generosità, dell’amore per la propria arte che risulta essere strettamente connessa alla propria vita e che alla fine salverà Wang-Fô dalla morte che gli aveva inflitto l’imperatore in persona decapitandolo con la sua affilata sciabola. Il racconto è immerso nelle mitologie cinesi, e induce riflessioni sull’ira, l’arroganza e il potere di decidere sulla vita degli altri.

La seconda novella narrata dall’attrice riporta la vicenda del Principe giapponese Gengji – dal titolo “L’ultimo amore del principe Genji” – un uomo di bell’aspetto, che in termini occidentali si potrebbe descrivere come un latin lover. Il tema trattato principalmente è la morte, il declino del corpo e dell’esistenza umana dovuti all’età. Il principe, memore delle sue grandi passioni amorose, tra mogli e concubine, non sentendosi forte per affrontare emotivamente la sua naturale decadenza fisica, decide di ritirarsi in solitudine e in povertà su una collina lontano da tutti, azione che potrebbe anche associarsi all’espiazione di un vissuto non proprio “nei canoni”. Ma la novella si intreccia anche con il sentimento potente dell’amore che resiste al di sopra di tutto, talvolta illusoriamente, anche di fronte alla non corrispondenza dell’altro/a. La “signora del villaggio dei fiori che cadono” è stata una della tante amanti del principe che, saputo del ritiro volontario del suo “grande amore”, si ingegna a farsi accogliere nella capanna dell’uomo per stargli accanto con dedizione nella vecchiaia. Complice la cecità del vecchio principe, la signora – mai corrisposta nei sentimenti – riuscirà a stargli vicino fino alla morte, senza essere riconosciuta nella sua effettiva identità, o trattata tale opportunisticamente da Gengji.

Novelle orientali sono brevi racconti ricchi di mitologie e incantesimi del mondo orientale, vicino e lontano – dai Balcani dell’ambiente musulmano al Giappone – che trasportano in mondi fantastici, ma anche inducono a fare riflessioni sui tanti aspetti della vita e le sue contraddizioni.

La Yourcenar stessa lascia alcuni appunti sul suo volume: “Il libro è stato scritto durante gli anni in cui andavo di frequente in Grecia, passando spesso per la strada dei Balcani. I racconti balcanici traggono la loro origine dalle mie tappe in quei paesi. Mentre invece Wang-Fô e Il principe Genji sono una prova della mia grande passione per le letterature cinese e giapponese. Wang-Fô è una specie di favola taoista, non sono io che l’ho inventata. Evidentemente, però, si ritocca sempre qualcosa, e “L’ultimo amore del principe Genji” è uno sforzo per cercare di capire il significato di quella pagina lasciata bianca nel romanzo di Murasaki, dal titolo così semplice “Sparizione tra le nubi”. È la morte di Genji. Noi abbiamo appreso che si era ritirato in un monastero, ma in seguito, salvo questo titolo, non sappiamo più nulla di lui. Allora mi sono posta il compito di immaginare ciò che può essere accaduto.”

L’interpretazione di Serra Yilmaz, tono pacato e ritmo piuttosto lento come si addice all’atmosfera orientale, trascina dolcemente lo spettatore dentro questo mondo affascinante, a cui anche la scenografia minimalista di suggestione nipponica – composta da numerose lanterne di carta penzolanti su sfondo nero intonate al colore della capigliatura dell’interprete – e la lieve melodia di sottofondo contribuiscono.

Nello spettacolo l’attrice funge da guida per il pubblico, nel viaggio che ripercorre le orme fisiche e immaginarie di Marguerite Yourcenar, dove si intrecciano i destini di molti sorprendenti personaggi esotici, tradizioni, miti, misticismi e storie inusuali al mondo occidentale.

—————————————————–

Lo spettacolo è andato in scena al Teatro De Filippo di Cecina (LI), il 14 gennaio 2023 alle ore 21.00

NOVELLE ORIENTALI 
di Marguerite Yourcenar 
traduzione di Maria Luisa Spaziani – edizioni BUR contemporanea
con Serra Yilmaz

Foto Daire
Visual Chiara Maria Baire
Produzione BAM Teatro
Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo

Sabato, 21 gennaio 2023 – n° 3/2023

In copertina: l’attrice di origine turca Serra Yilmaz – Foto courtesy Daire/BamTeatro

Condividi su: