Le scelte politiche dei lavoratori marittimi possono ostacolare le manovre militariste internazionali
di Laura Sestini
Il porto di Genova è uno degli snodi marittimi delle merci tra i maggiori di tutto il bacino mediterraneo.
Il mondo portuale, ed in particolare quello dei lavoratori marittimi di Genova, ha catturato l’interesse sociale e politico di Perla Sardella, una giovane artista visiva e documentarista marchigiana, che ha fatto ricerca sulle loro istanze politiche e sindacali, intrecciate con altre tematiche molto attuali, tali il trasporto delle armi dai porti italiani verso il Medio Oriente e l’Ucraina .
In primis, i lavoratori portuali, ripresi dal vivo dalla regista nelle loro attività quotidiane o negli incontri sindacali, focalizzano sulla dovuta sicurezza in ambito lavorativo, divenuto ormai da tempo un contesto aberrante e di innumerevoli morti sul lavoro, nonchè costante inascoltatata della malapolitica italiana.
“Portuali” raccoglie le testimonianze delle lotte sindacali dei lavoratori marittimi di Genova, dal 2019 al 2023, quando anche il medesimo comparto portuale del transito delle merci di Trieste prese parte alla lotta insieme al C.A.L.P. di Genova (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali).
Allora come ancora oggi, insieme ai legittimi diritti dei lavoratori veniva rivendicato, ed attuato più volte, lo sciopero contro il carico e lo scarico delle navi che trasportavano armamenti blindati e proiettili di tutte le misure verso i vari contesti bellici, attenendosi alla legge internazionale che vieterebbe l’invio di armi proprio verso le aree di conflitto armato, tentando un boicottaggio verso le politiche governative italiane e occidentali sempre più militariste e belliciste.
I lavoratori di Genova e di Trieste, talvolta di altri porti italiani minori, non hanno voluto mai sporcarsi le mani di sangue, neanche in maniera indiretta, dimostrando di avere coraggio, dignità e forti valori etici ed umani. In più hanno evidenziato palesemente che le istanze comuni, sindacali e sociali, dei lavoratori portuali italiani, potrebbero avere il coltello dalla parte del manico se incrociassero le braccia ad oltranza per ottenere dei veri risultati sulle loro richieste verso le compagnie marittime, e lo stesso governo.
Uscito in prima nazionale il 5 novembre al Festival dei Popoli di Firenze, Portuali di Perla Sardella si è aggiudicato il Premio “Imperdibili”, ex-equo con Honeydew di Marco Bergonzi e Michael Petrolini, nonché il Premio Distribuzione in sala “Il Cinemino”, con la seguente motivazione: “L’opera si distingue per la profonda valenza sociale e per la capacità di raccontare partendo da una storia circoscritta la drammaticità di una tematica profonda e universale come quella del rispetto dell’uomo e della classe operaia. In un’epoca in cui la responsabilità sociale è di vitale importanza questo film non solo documenta un episodio ma stimola un urgente dibattito su pace, diritto del lavoro e diritti umani.”
Portuali
Regia di Perla Sardella
Casa di produzione: Berenice Film
Prodotto da: Marco Longo
Italia, 2024, 81minuti
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Sabato, 28 dicembre 2024 – Anno IV – n°52/2024
In copertina: una scena del docufilm