venerdì, Novembre 22, 2024

Notizie in breve

Premio globale dei Difensori dei Diritti Umani

redazione di TheBlackCoffee

Il primo di febbraio, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato la lista dei vincitori dell’annuale Premio Global Human Rights Defender.
Nel comunicato si riporta che “proteggere e sostenere i difensori dei diritti umani rimane una priorità fondamentale della politica estera degli Stati Uniti, come parte integrante della democrazia, dell’accesso alla giustizia, di una vivace società civile, della prosperità economica e sostenibilità ambientale.

Mentre nel 2023 si celebra sia il 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che il 25° Anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani, si onora la coorte dei vincitori: dieci persone provenienti da tutto il mondo che hanno dimostrato leadership e coraggio promuovendo e difendendo nel contempo i diritti umani e le libertà fondamentali; contrastato ed esposto violazioni dei diritti umani da parte di governi e imprese; e azione di mobilitazione per proteggere l’ambiente, migliorare la governance, garantire la responsabilità e porre fine all’impunità.

La coorte di quest’anno rappresenta difensori con background diversi e potenziale di vasta portata. A partire da chi lavora per combattere il negazionismo della schiavitù, per promuovere le elezioni e i diritti del lavoro, tutti i premiati incarnano i valori sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Questi premi sono determinati dal Bureau of Democracy, Human Rights, and Labor.

Tra le premiate troviamo l’iraniana Nasrin Sotoudeh.

La signora Sotoudeh è un importante avvocatessa iraniana per i diritti umani e attivista di primo piano. Ha rappresentato attivisti e politici dell’opposizione iraniana incarcerati a seguito delle contestate proteste a favore della democrazia del giugno 2009, minoranze religiose ed etniche che hanno subito persecuzioni, nonché prigionieri condannati a morte per crimini commessi quando erano minorenni. È stata spesso incarcerata dal 2010, anche in isolamento, e nel marzo 2019 è stata condannata a un totale di 38 anni di carcere e 148 frustate per aver prestato servizi di difesa legale a donne accusate di reati per non aver indossato l’hijab.

Nasrin Sotoudeh
Foto: Hosseinronaghi – CC BY-SA 4.0

Sabato, 4 febbraio 2023 – n° 5/2023

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