redazione TheBlackCoffee
Risalgono agli anni ’60 le ricerche più accreditate sull’origine dell’Homo Sapiens, in base ai reperti fossili scoperti nella Valle dell’Omo al sud dell’Etiopia.
I ritrovamenti sono classificati come Omo-Kibish I e ominidi Herto. Le datazioni attribuite all’età di questi fossili umani ritenuti i più antichi sono relativamente di 197 mila anni per Omo I, e compresi tra 150-165 mila per Herto.
La datazione avviene attraverso le analisi geochimiche delle stratificazioni del terreno mentre e le date finora considerate per ‘ufficiali’ non erano condivise omogeneamente tra gli studiosi.
Nuove ricerche di una collaborazione internazionale – a cui ha presieduto anche la vulcanologa britannica Céline Vidal dell’Università di Cambridge – al contrario hanno evidenziato che datando con maggior precisione i depositi di una grande eruzione esplosiva del Vulcano Shala nel principale Rift etiope, prossimali alla zona di ritrovamento dei fossili umani, è stato possibile ottenere una nuova età minima per Omo I, ricollocandolo approssimativamente a 36 mila anni prima, quindi intorno a 233 mila anni fa.
Lo stesso principio di ricerca non è stato applicabile per quanto riguarda gli ominidi Herto.
Il pool di scienziati ha decretato che il risultato ottenuto è compatibile anche con i dati di altri studi indipendenti.
Sabato, 22 gennaio 2022 – n° 4/2022