redazione di TheBlackCoffee
Dopo 20 mesi di restauri, ha riaperto in occasione delle feste natalizie, la biblioteca ex-Magliabechiana degli Uffizi.
La Biblioteca Magliabechiana venne aperta al pubblico nel 1747 per volere di dei Granduchi medicei e accolse la straordinaria raccolta di Antonio Magliabechi – bibliotecario di corte – costituita da circa 30.000 volumi (manoscritti e a stampa), lasciati in eredità alla città di Firenze; quello fu il nucleo originario di quella che sarebbe diventata la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Per sistemare i volumi, gli esecutori testamentari Marmi e Comparini, che furono i primi bibliotecari della raccolta, provvidero a prendere in affitto presso gli Uffizi l’antico teatro degli Istrioni-proprietà della Dogana di Firenze-conosciuto nel Cinquecento come il Teatrino della “Baldracca” dal nome dal malfamato quartiere di osterie e bordelli dove si esibivano gli attori della Commedia dell’Arte, istrioni degli spettacoli popolari. Poteva ospitare circa trecento spettatori, generalmente un pubblico popolare mediamente abbiente, che poteva permettersi di pagare un biglietto d’ingresso. Vi si esibivano gli attori della Commedia dell’Arte.
Nel 1743 Pietro Leopoldo chiese all’architetto Giovan Battista Foggini di progettare la trasformazione del teatrino affinché potesse ospitare degnamente la biblioteca. Foggini progettò anche le scaffalature e le librerie tuttora presenti.
Per circa duecento anni fu frequentata da accademici fiorentini e da illustri studiosi italiani e stranieri che vi si riunivano a pensare, leggere, trascrivere e copiare, fino al 1935, quando venne trasferita nella sede attuale in Piazza dei Cavalleggeri.
Il costo dell’operazione di miglioramento è stato di circa 250 mila euro. Dal 5 febbraio dello scorso anno i suoi ambienti sono stati sottoposti ad un’operazione di consolidamento strutturale per rimediare ai guasti del tempo, necessari anche per introdurre più moderne ed efficienti tecnologie, al servizio sia della collezione di libri che degli utenti. Totalmente rinnovato il sistema di illuminazione, all’insegna del risparmio energetico e del comfort per la vista: le vecchie lampade sono state sostituite con moderni led a consumo ridotto, posizionati strategicamente su palchetti, scaffali e tavoli.
Sabato, 31 dicembre 2022 – n° 53/2022