giovedì, Dicembre 12, 2024

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SPECIALE SIRIA – Chi è Abu Muhammad al-Jawlani

La guida carismatica della coalizione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS)

di Nancy Drew

Hayat Tahrir al-Sham (HTS) è stata fondata nel 2012 come Jabhat al-Nusra, una propaggine dello Stato Islamico, da Muhammad al-Jawlani, che ancora oggi ne è alla guida.

Nel 2013, l’ISlS di Abu Bakr al- Baghdadi e al-Nusra si sono separati, ma al-Nusra ha mantenuto i suoi legami con al-Qaeda.

Nel 2017, al-Nusra e una fazione del gruppo islamista siriano di Ahrar al-Sham si sono uniti per formare Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), riorganizzazione che ha causato una divisione tra HTS e al-Qaeda, come hanno dimostrano gli scontri con l’altro suo affiliato siriano, Hurras al-Din (citato anche come al-Qaeda siriana). Ciò non ha generato una deradicalizzazione nell’ideologia islamista dei gruppi salafiti.

Gli Stati Uniti hanno, quindi, designato HTS come gruppo terrorista nel 2018; l’Unione Europea ha seguito gli stessi passi nel 2020.

I rivoluzionari (mercenari) di Hayat Tahrir al-Sham, in opposizione al governo del presidente siriano, Bashar al-Assad, sembrano combattere per una Siria democratica, ma ciò è falso., una immensa illusione. La loro ideologia rimane jihadista, salafita, radicale; radicale ha il significato specifico di combattere con armi, quindi uccidere, il nemico che si oppone all’Islam. Il rifiuto della democrazia è uno dei principi chiave di HTS, che afferma esplicitamente che la democrazia contraddice l’Islam.

Le strutture di governo che ha costruito HTS tengono in piedi una teocrazia autoritaria con i capiscuola in posizioni di comando. Ci sono tecnocrati della burocrazia che cooptano le élite locali, e non c’è dubbio su chi abbia l’ultima parola. Il suo fondatore, al-Jawlani, mantiene la sua leadership.

Il Consiglio della Shura – organo parlamentare delle teocrazie – viene eletto, ma sia le liste che gli elettori sono preselezionati – come succede anche in Iran. Strategicamente, HTS ha fatto un passo indietro dall’imporre immediatamente le sue interpretazioni salafite della Legge coranica alla società siriana. Le ragioni possono essere individuate nelle capacità limitate, ma necessarie in prima linea, e nella pressione popolare. Inoltre, è funzionale a presentare un’immagine politico-sociale più moderata verso la comunità internazionale.

Strategie simili sono state utilizzate dai Talebani, prima di salire il potere, ma l’esempio può svelare cosa potrebbe accadere dopo una presa di potere. I talebani, infatti, inizialmente hanno tentato di presentare un volto moderato e riformato per ottenere consenso dall’opinione pubblica per la loro presa del governo afghano nel 2021, per poi tornare alle loro normali pratiche di segregazione della popolazione.

HTS combatte anche con foreign fighters, principalmente uzbeki, ceceni, algerini, tunisini e uiguri, battaglioni iternazionalisti. Un suo forte alleato è il Partito Islamico del Turkestan, che fornisce migliaia di combattenti islamisti uiguri, dalla Cina. A sua volta, HTS ha anche un’influenza esterna sugli islamisti radicali nel mondo: l’attentatore di Monaco di Baviera del 5 settembre 2024 era stato radicalizzato attraverso i canali di adescamento HTS.

Inoltre, ci sono frequenti video di jihadisti HTS che indossano i simboli dello Stato Islamico, anche se non sono membri ISIS; è solo per rimarcare le linee più radicali dell’ideologia islamista.

Alla conquista di Aleppo, HTS ha sottolineato che le minoranze religiose non avrebbero dovuto temere nessuna repressione, ma uno sguardo al passato sulla città di Idlib, roccaforte degli islamisti dal 2011, dimostra una storia diversa. Nei fatti, i Drusi dei molti villaggi nella regione di Idlib sono stati costretti a convertirsi, i loro santuari sono stati distrutti, e coloro che se ne sono andati sono stati espropriati. Nel giugno 2015, al-Nusra ha massacrato una ventina di drusi, a Qalb Lawzah, che protestavano contro la confisca delle loro proprietà. Il nuovo approccio di Al-Jawlani con la comunità drusa al momento è in standby, poiché dei 32mila drusi che originariamente vivevano lì ne sono rimasti solo intorno a 12mila. Alcune delle loro case sono ora occupate dalle famiglie dei jihadisti stranieri di HTS. Dal 2022, HTS avrebbe confiscato oltre 5.500 ettari di terreno e 700 immobili.

I cosiddetti “bottini di guerra” vengono sottratti anche alla popolazione cristiana. Mentre al-Jawlani ha ripetutamente incontrato i membri della comunità, incoraggiandoli a dire ai loro parenti di tornare, la restituzione delle proprietà raramente si verifica.

Dei 10mila cristiani di Idlib, ne rimangono solo circa 300. Alcuni erano intenzionati a rientrare in città, ma HTS non ha concesso loro il permesso. Inoltre, ai cristiani di Idlib è vietato mostrare i loro simboli religiosi, pregare in pubblico o suonare le campane delle chiese. Alcune chiese sono state anche confiscate e utilizzate come quartier generale della milizia.

In quanto cittadini di seconda classe, non hanno diritto alla rappresentanza politica e c’è una legge che richiede ai contadini cristiani di lasciare il 60% del raccolto al governo di HTS, rendendo impossibile il sostentamento delle famiglie. Intorno a Jisr al-Shughur, almeno 750 case cristiane sono state confiscate da HTS e jihadisti uiguri, oltre ad altre 550 nella città di Idlib. Nel 2014, al-Nusra aveva attaccato anche la città armena di Kassab distruggendo chiese, profanando tombe ed espellendo gli abitanti cristiani.

Un fatto inconsueto, è che HTS attualmente tiene prigionieri civili musulmani sciiti, fuggiti dalle loro città natali a sud-est di Aleppo. Online girano video prodotti dai membri HTS che li interrogano sulla loro identità religiosa, minacciando di decapitarli e alludendo all’imminente pericolo di un massacro. HTS non accetta il dissenso: i giornalisti che criticano vengono arrestati e corrono voci di prigioni segrete e torture sui detenuti.

Nei primi anni di governo di HTS/al-Nusrah, la polizia morale pattugliava le strade. Il governo ha cercato di rendere obbligatorio per le donne di essere accompagnate in pubblico da un parente maschio. Poi, nel tentativo di ripulire la sua immagine internazionale, alcuni divieti sono stati revocati.

Al-Jawlani, come altri suoi predecessori islamisti – Obama bin Laden o il sedicente califfo ISIS Abu Bakr al-Baghdadi – non sono personaggi venuti dal nulla, bensì individui istruiti nelle numerose accademie universitarie del mondo arabo, spesso sostenuti dai paesi occidentali o occidentalizzati, tale la Turchia con i miliziani di Hayat Tahrir al-Shame, e dal cui ambito di mediazione non possono essere esclusi gli Stati Uniti.

Oltre la superficie, con uno sguardo più attento, il futuro delle popolazioni siriane, benché molti cittadini sembrino sul momento soddisfatti delle attuali conquiste di Hayat Tahrir al-Sham e della potenziale caduta della presidenza siriana di al-Assad, non palesa di evolversi in una esperienza di migliore qualità di quanto sia stato finora.

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Sabato, 7 dicembre 2024 – Anno IV – n°49/2024

In copertina: Abu Muhammad al-Jawlani, leader di HTS – Foto: HTS Media

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