Da Strapaese alle opere del Secondo Dopoguerra
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
La visita al Lucca Center – pregevole istituzione culturale lucchese, ospitata in un Palazzo storico del centro – può principiare dal secondo piano, dove si riscopre Mino Maccari, esponente toscano di Strapaese – movimento che si afferma intorno alla metà degli anni 20 del Novecento, e che Curzio Malaparte faceva strettamente aderire al regime con espressioni del tipo: “Il Fascismo tornerà così a essere schiettamente e profondamente ‘provinciale’”. Di Maccari, però, in mostra in questi giorni le opere posteriori, dagli anni 50 ai 70 e oltre, dove la pennellata piatta e i colori di matrice espressionista tedesca rivelano un artista né bucolico né italico, bensì sensibile alle correnti più interessanti, sebbene ormai passé, del primo Novecento europeo.
A seguire un’intera sala dedicata a Ottone Rosai, sicuramente tra i più noti esponenti del movimento che, in Incantabilità del tempo (olio su tela, 1952) o Strada con le case (olio su tavola, 1953) si avvicina, per geometrie, stilizzazione e scelta cromatica al Morandi paesaggista, mentre in Figure (olio su tela, 1938) esprime più compiutamente quegli ideali nazionalisti, popolari e, come citava Malaparte, fascisti di Strapaese.
Interessanti le due salette attigue, sempre al secondo piano, dove sono in mostra alcune sculture di Venturino Venturi, che si ispira al romanico di un Arturo Martini innestato, però, di alte dosi di espressività (à la Giacometti) e che trova compiutezza nel volto di Mario Luzi, scolpito nel 1953 in cemento e polvere di pietra. Molto meno interessanti i tentativi arcaicizzanti in legno dipinto.
Al primo piano vale la pena soffermarsi nella Sala dedicata ad Ardengo Soffici che, prima dell’adesione al Fascismo e ai suoi valori plastici, aveva espresso più compiutamente il proprio genio artistico nel confronto con le istanze precubiste di un Cézanne, o successive, di un Braque (in particolare vedasi i disequilibri tutti soggettivi di Natura morta con fruttiera, 1911, olio su tela) e nell’adesione al maggiore movimento artistico italiano del Novecento, il Futurismo di Marinetti e Boccioni (qui con Natura morta/Composizione Césa, 1914, olio, tempera e collage su cartone). Del periodo Strapaese, si notano Paesaggio toscano (1925, olio su cartone applicato su tela) e il più libero e suggestivo I pini (1924, olio su tela), entrambi vicini per tematiche, pennellata, cromatismi e trattazione della luce all’Ottone Rosai coevo. In mostra anche un affresco riportato su pannello, del 1933, Figure (Popolana e Fanciulla) II, dove è ancora l’arcaismo à la Arturo Martini a prendere il sopravvento.
Le uniche altre opere degne di nota, al piano, sono i tentativi post-impressionisti (sebbene fuori tempo massimo) di Mario Marcucci, tra i quali spicca I moli di Viareggio (fine anni 70, olio su tavola).
Una mostra su un universo/mondo racchiuso nei sogni villici del Batrave Stivaluto di gaddiana memoria, quando: “Di colassù di balcone i versi, i grugniti, i rutti, i sussulti priapeschi, le manate in poggiolo, e’l farnetico e lo strabuzzar d’occhi e le levate d’una tracotanza villana” erano i mezzi che il Gran Correggione del Nulla utilizzava per arringare le folle (ove è da notare la doppia connotazione propria del termine ‘villana’, ossia abitante della villa, ovvero della campagna, ma altresì rozza, primitiva).
La mostra continua:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
fino a domenica 30 agosto 2020
orari: da martedì a venerdì, dalle ore 14.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle ore 11.00 alle 18.00
Storie del Novecento in Toscana
Soffici, Viani, Rosai, Maccari, Marcucci, Venturi: dal ritorno all’ordine alla conquista del ‘disordine’
Una rilettura della Toscana figurativa del Novecento che unisce tradizione e avanguardia, classicità e modernismo, accademismo ed evoluzione attraverso 81 opere
a cura di Maurizio Vanni e Piero Pananti
organizzazione Lu.C.C.A. e Omina
con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord e Confartigianato Imprese Lucca
con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
sponsor tecnici 90 Servizi, Firenze; Broker ufficiale P.L. Ferrari – A Member of the Lockton Group of Companies
In copertina: Mario Marcucci, I Moli di Viareggio (fine anni 70), foto gentilmente fornita dall’ufficio stampa (riproduzione vietata).