Al-Nakba – “La catastrofe” palestinese negli occhi dei bambini
di Laura Sestini
The Tower è un film a pupazzi animati, ma a differenza degli innumerevoli film di animazione e narrazione fantastica dedicati ai bambini, non poggia su una storia di immaginazione inventata dal suo autore.
The Tower, del regista norvegese Mats Grorud, narra la Nakba – dall’arabo “catastrofe” – la guerra civile avviatasi il 15 maggio del 1948 tra gli ebrei, provenienti dall’Europa Est e Ovest e dalla Russia insediatisi nelle terre palestinesi fin dal 1920, con cinque diverse ondate migratorie e con l’avvallo iniziale della Gran Bretagna che aveva un Mandato (colonialista) per la Palestina, e la popolazione arabo-palestinese che viveva in loco. Il conflitto, portò alla fuga, o all’espulsione verso il Libano, la Giordania e la Siria, ed altri paesi limitrofi, di circa 700mila persone; un vero e tragico esodo di tantissimi esseri umani, di cui molti perirono nel viaggio, che ancora oggi si ritrovano nei campi profughi delle nazioni mediorientali, senza possibilità economica e giuridica di tornare a casa. Tra le cause, lo Stato di Israele – fondato proprio nel 1948, il giorno prima dello scoppio della guerra civile – che non lo ha mai permesso finora il loro rientro.
I ghetti palestinesi intorno a Beirut – tra cui Sabra e Chatila sono tra i più noti rimasti in territorio libanese a causa dell’attacco stragistico che subirono i profughi dalle IDF – il costituito l’esercito iraeliano che si era alleato con falangi libanesi nel 1982, durante l’invasione israeliana del Libano – sono ancora là dal 1948, diventati grandi come città e dove la popolazione langue per i propri diritti umani basilari.
The Tower, ripercorre in maniera gentile e delicata la storia di quella lontana, ma tutt’ora attualissima, “catastrofe” in cui si ritrovano decine di migliaia di palestinesi – ieri come oggi – sostenuti solo dalla speranza di poter tornare un giorno nella propria terra natia, o che l’ennesima guerra con gli israeliani si concluda.
La protagonista del film è Wardi, una bambina palestinese con grandi e ingenui occhi marroni e tanti riccioli scuri. Una bambina nata in uno dei tanti campi profughi palestinesi del 1948.
Tutti i giorni, tornando da scuola Wardi si preoccupa per la salute dell’anziano nonno Sidi e va in visita alla sua abitazione. L’appartamento dell’uomo è molto semplice, ma abbellito dai tanti fiori che coltiva per passione. Dal tragico esodo del 1948, per tutta la vita, nonno Sidi ha sperato di tornare a casa, nella sua amata Galilea. Wardi lo incoraggia cercando di non fargli perdere la speranza.
The Tower è un film di animazione per adulti, che possono attingere anche dalle cronache storiche realmente accadute agli arabo-palestinesi nel 1948 e dalla loro memoria personale, ampliando così la fruizione del film con ulteriori dettagli socioculturali e politici sulla questione israelo-palestinese.
The Tower è un film dove non appaiono scene di guerra o di violenza – nonostante la realtà della Palestina attuale – quindi anche adatto, per il suo linguaggio visivo per immagini animate – ai bambini.
La scenografia è ambientata nei campi-ghetto popolari palestinesi, che crescono verso l’alto per mancanza di spazio, con abitazioni costruite una sopra all’altra in maniera precaria ed estemporanea.
La Storia palestinese vista con gli occhi di una bambina poggia su semplici eventi quotidiani, la scuola, i buoni voti, le taniche di acqua da portare a casa per uso domestico, ché l’acqua corrente rimane un miraggio nel desertico contesto sociale in cui vivono i profughi; le piante che nonno Sidi cura amorosamente.
In effetti, la vita per andare avanti anche in situazioni disastrose ha bisogno proprio dei piccoli gesti quotidiani, e delle relazioni famigliari o amicali, per piangere sì i propri dolori, ma anche riporre tutte le proprie speranze.
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The Tower è disponibile online su OpenDDB , e più recentemente anche sul grande schermo delle principali città italiane.
Mats Grorud è un regista e animatore norvegese, ha diretto due cortometraggi e ha lavorato come animatore in diversi lungometraggi, documentari e video musicali. Durante la sua infanzia, sua madre ha lavorato come infermiera nei campi profughi in Libano. Negli anni ’90, Mats ha studiato all’Università americana di Beirut, in Libano, mentre lavorava come insegnante di inglese e di animazione nel campo profughi di Burj el Barjaneh. Sulla base delle testimonianze dei rifugiati e della sua esperienza, ha scritto la sceneggiatura del suo primo lungometraggio, The Tower, uscito nel 2018.
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Sabato, 20 luglio 2024 – Anno IV – n°29/2024
In copertina: una scena di The Tower