venerdì, Agosto 23, 2024

Teatro & Spettacolo

Tostacarusa

Narrazione e canto

di Laura Sestini

Aura Ghezzi e Tolja Djokovic (nome d’arte?) compongono “tostacarusa”, tuttoattaccato e tuttominuscolo, come tengono a precisare, un laboratorio che le unisce per condividere similari percorsi artistici individuali che durano almeno da un decennio.

Le due giovanni donne portano sulla scena di Inequilibrio Festival di Castiglioncello – alla sua XXVII edizione – due lavori teatrali dal titolo Senza Vivere Senza – Il racconto della mortella e Discorso per le Dorotke – Reading per due sorelle, entrambi strutturati con un reading ed intermezzi di canto vocale di estrazione popolare.

Aura Ghezzi – one-woman-show – appare come un miraggio dalla vegetazione del parco del Castello Pasquini, a piedi nudi e con una corona di fiori in testa – una primavera botticelliana contemporanea – per mettere in atto Senza Vivere Senza – Il racconto della mortella (lettura per un’attrice e un giardino) una lettura scenica della Fiaba della Mortella, nome popolare del bosso, performata con più personaggi, in cui l’attrice dimostra di avere proprietà vocali per il canto e abilità di modulazione della voce che necessitano i protagonisti del suo racconto. La trama della fiaba prende spunto da “Lo Cunto de li Cunti” – Il racconto dei racconti – o Pentamerone, una raccolta di Giambattista Basile, scrittore campano del XVII secolo, e dal filosofo tedesco Franz Brentato, che nel XIX secolo ne rivede alcuni tratti.

Ancora una volta la Fiaba della Mortella sarà rivisitata anche dalla coppia tostacarusa e trasferita in un luogo più surreale di quello originario, più desolato, arido, dove nulla la terra riesce a generare, un ambiente potenzialmente futuribile, grazie al cambiamento climatico in atto.

Tra le nuove righe di interpretazione della fiaba, la cui drammaturgia è stilata in maniera originale e raffinata, compare anche l’antico gioco romagnolo Fuori il verde! di cui si sono perse le tracce, che durava anche due-tre settimane durante la Quaresima.

Aura Ghezzi in “Senza Vivere Senza – Il racconto della mortella”
Foto:Dorin Mihai

Durante lo stesso pomeriggio, le due tostacarusa, porteranno in scena insieme Discorso per le Dorotke – Reading per due sorelle, presentato nello stesso format della fiaba, attraverso un reading a due voci e musicalità vocale di tradizione popolare, alternati.

Nella Sala del Ricamo del Castello Pasquini di Castiglioncello, la rappresentazione – con la sola scenografia intrinseca dell’architettura ottocentesca del palazzo – si svolgerà fluida, convincente nei testi e nelle performance singole, nel narrare la difficoltà di essere sorelle, per le differenti personalità e visioni dellla vita, ma contemporaneamente la stretta simbiosi legata dallo stesso sangue.

La drammaturgia delle Dorotke – di Tolja Djokovic – fa riferimento a Maria e Marta di Betania, citate nel Vangelo secondo Luca. Due sorelle legate al culto cristiano ma diverse nel metterlo in pratica.

In entrambi i testi drammaturgici si possono intercettare le opposizioni, le dicotomie dei sentimenti umani, per esempio la bontà di animo o l’indifferenza che può sfociare, attivamente, in vera cattiveria.

Le tostacarusa – sconosciute in ambito teatrale della Costa Etrusca – sono state una piacevole apparizione.

Si percepisce facilmente la loro preparazione professionale, sia nel canto vocale, armonioso, di foggia tradizionale e atemporale, e la perfezione nella scelta delle parole dei testi, che è sempre molto apprezzata per chi ha un oreccio attento e le sa riconoscere.

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Sabato, 6 luglio 2024 – Anno IV – n°27/2024

In copertina: a sx Aura Ghezzi – a dx Tolja Djokovic – Foto: Dorin Mihai

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